18- Rotture e Contrasti

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L'allenamento continua normalmente, anche se si sente il disagio fra i due considerate le circostanze. Harry ha continuamente la guardia alzata, e il cuore di Louis fa male per tutto ciò che ha causato.

Harry fa del suo meglio per fare correttamente tutti gli esercizi che gli dice Louis, solo in caso i suoi pensieri fossero veri e lui non fosse abbastanza per Louis. Ogni volta che Louis gli chiedeva di fare qualcosa, iniziava immediatamente e ne faceva ancora di più di quanti doveva farne.

Appena Harry inizia a fare dei piegamenti senza che gli venga chiesto, Louis lo ferma.

"Harry, non ti ho chiesto di farli tesoro." Dice Louis dolcemente ma con un tono severo.

Harry scuote la testa alla sua affermazione e continua.

"Harry." Tenta di nuovo Louis.

Harry si ferma per un momento e borbotta un "cosa?".

"Fermati per favore, non ti ho dato istruzioni specifiche per fare i piegamenti."

"Però voglio migliorare." Harry fa il broncio a sé stesso prima di continuare i suoi piegamenti non necessari.

"Harry." Si agita Louis. "In piedi. Ora."

Harry abbandona le braccia lungo i fianchi e si alza in piedi più velocemente di quanto avrebbe mai immaginato di poter fare. E aveva ragione sul non essere in grado di farlo perché cade immediatamente in avanti, atterrando non proprio morbidamente per terra.

"Ah, cazzo." Geme di dolore.

"Woah, tutto bene?" Chiede Louis, tirandolo su per le braccia per aiutarlo a rialzarsi.

"Sto bene." Scatta Harry, scrollandosi via il suo braccio prima di rialzarsi con attenzione.

Louis indietreggia leggermente al gesto. "Stavo solo provando ad aiutarti." Gli dice.

"Non mi serviva aiuto." Dice Harry, lo sguardo rivolto verso il pavimento, finalmente stanco di impegnarsi nell'essere felice quando il suo umore era lontano dall'essere nei suoi limiti di stabilità.

"Come vuoi." Borbotta Louis. "Iniziamo a fare lo slalom fra i coni. Vado a prenderli, tu resta qui."

Harry decide di non disobbedire a questo ordine, e si siede per terra. Fa il broncio e sbuffa fra sé e sé. Dopo che Louis se n'è andato da pochi secondi, in qualche modo si sente come se stesse scivolando di nuovo nel littlespace. L'ultima cosa che vuole è avere lì Louis per la seconda volta quando regredisce di età, quindi senza pensarci molto, si alza in piedi e attraversa il campo per riprendere le sue cose.

Senza guardarsi indietro, lascia il campo e guida verso casa. Non era per disobbedire direttamente a Louis, o per ottenere una sua reazione. Ad Harry serviva solamente una pausa.

Durante il viaggio di ritorno a casa, la campanella delle notifiche suona più volte, e persino la sua suoneria indica che ha due chiamate perse. Le ignora per concentrarsi sulla guida, e alla fine il telefono smette. Chiunque fosse, nonostante Harry abbia una buona idea su chi possa essere, deve aver rinunciato all'idea di contattarlo.

Quando parcheggia nella via di casa sua, manda immediatamente un messaggio a Louis, e questa volta non si stressa per dieci minuti prima di mandarlo. I suoi pensieri su chi stesse facendo esplodere il telefono sono confermati quando vede il nome di Louis si illumina sullo schermo con diverse notifiche.


[A Louis]:

Mi dispiace di essermene andato, mi serviva una pausa prima di avere un altro crollo. Ti prego di capire.

Football L.S.  {traduzione italiana}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora