Capitolo 21

234 14 0
                                    

La mattina mi svegliai. Alex stava disinfettando ancora la ferita di George e lui soffocava degli urli con le mani per evitare di svegliare gli altri. Dopo gli sostituí le bende.
-Ehy Annie! Sei sveglia- disse George appena ci vide.
Io annuii e sorrisi. Era piú in forma di ieri, non era al massimo, ma stava meglio. E questo mi rassicuró un sacco.
-Si sta festeggiando senza di noi?- chiese Andrew, unendosi a noi con Cristopher.
-Mi sa di si- rispose Alex facendo un sorrisetto.
-Raga ma come fate ad essere giá svegli?- chiese Cle.
Alla fine anche lei e Bel si erano svegliate. Eravamo al completo.
-Annie il tuo braccio?- mi chiese Alex.
La benda aveva una piccola macchia di sangue.
-Penso vada solo cambiata la garza- dissi.
-Va bene. Vieni qui- mi rispose.
Mi disinfettó e mi cambio le bende. Si stava giá formando un po' di crosta.
-Che si mangia?- chiese George.
Ci guardammo intorno e c'era solo qualche lattina mezzavuota.
-Mi sa che dobbiamo fare provviste- dissi.
-Va bene. Qualcuno deve rimanere qui. Chi?- chiese Andrew.
-Io e Cle potremmo rimanere- disse Bel.
Io annuii e poi uscimmo.
-Ok dove andiamo?- chiese Cristopher.
Non riuscii a rispondere, che arrivó Kim.
-Ehy ciao!- disse la bambina. Sembrava troppo Lisa, ma aveva anche gli occhi azzurri del padre. Di Ronnie. Quindi probabilmente era la loro figlia.
-Ciao- dissi io sorridendole.
-Che cosa fate?- chiese.
-Cerchiamo da mangiare- le risposi.
-Ahhh...- disse:
-...venite, conosco un posto che ha abbastanza viveri per voi- sussurró.
Lei ci indicó la strada e la seguimmo in un vicolo. C'erano due cassonetti con un po' di cibo all'interno.
-É una piccola scorta segreta! L'abbiamo accumulata io e Harry durante l'estate- disse Kim.
Da dietro l'angolo spuntó un ragazzino. Aveva i capelli castani e ricci e gli occhi marroni. Ci sorrideva e si avvicinó alla bambina con occhi curiosi.
-Chi sono?- chiese. Aveva una vocina allegra.
-Sono amici, amichetti!- disse allegra Kim.
-Ahhh capisco...bene prendete quello che volete- disse lui.
Harry mi stava giá simpatico. Era veramente gentile e allegro.
Noi prendemmo un po' di cose e poi tornammo a casa. Prima di entrare, Kim e Harry mi chiesero:
-Vieni con noi al parco. Se vuoi puoi portarti un amico!-
-Un maschio peró, perché non posso stare tra le femmine- aggiunse il bambino.
Io annuii e sorrisi. Sapevo giá chi portare: una persona allegra e che con Harry sarebbe andata d'accordo:
-Ehy Andrew- dissi.
-Ehy che c'é?- chiese lui.
-Harry e Kim mi hanno chiesto se vado con loro a fare un giro e mi hanno chiesto di portare qualcuno: vieni?-
Andrew era sempre allegro ed espansivo, quindi era perfetto.
-Certo! Quel piccolo ometto mi sta simpatico!- rispose allegro.
Bene non vedevo l'ora!
-SI MANGIA!- disse Cle.
E tutti ci misimo a gustare il cibo.

Alle tre circa io e Andrew uscimmo di casa.
-Allora dove sono i piccoli?- chiese lui.
-Siamo qui!- urló Kim.
Lei indossava un vestitino rosa: Harry invece aveva un nuovo paio di jeans. C'é, non nuovo di pacca, solo piú puliti e con meno strappi. Gli stavano bene.
-Ehy campione! Fighi i jeans!- disse Andrew.
Poi riferito a Kim disse:
-Principessa! Quel vestito é un'incanto!- lei sorrise.
-Dove ci portate di bello?- chiesi.
-Vi portiamo al parco. Ci vuole un po', ma ne vale la pena!- ci rispose Harry.
Iniziammo a camminare.
-Mi chiedevo. Come mai riesci sempre a farli sorridere?- chiesi a Andrew riferita ai ragazzi.
-Harry mi ricorda molto Kay, il mio fratellino. E lei...bhe lei mi ricorda te- disse sorridendo.
-Mi assomiglia?- chiesi.
-Ha i tuoi stessi occhi e il tuo stesso sorriso. Siete uguali- disse.
Camminammo ancora un po' e poi arrivamo al parco. Era su una piccola collinetta ai confini delle mura.
-Venite!- disse Harry e si avvicinó ad una fessurra.
-Guardate- disse e indicó il buco, abbastanza grande da far passare un bricco di fogli.
-Wow!- esclamai: si vedeva una vasta prateria con di sfondo delle montagne innevate. Era bellissimo! Che strano peró dirlo. Mi devo ancora abituare.
-Ehy non rovinarmi il fascino del momento!- disse Andrew e io mi spostai.
-Che figataa- disse.
-Bello n'é? Ci abbiamo messo un po' per traformare una crepa in una fessurra ma ce l'abbiamo fatta- disse fiera Kim.
Harry fece cenno con il capo per dare approvazione alla sua amica.
Io sorrisi.
-Avete delle sorelle o dei fratelli?- chiesi.
-No- rispose Harry.
-Papá mi ha detto che avevo una sorella che poi é morta- disse Kim.
Oh povera piccola.
-Mi dispiace- dissi nel modo piú dolce che potei.
-Non ti preoccupare. In fondo in fondo, sono sicura che non é morta. Forse se n'é solo andata, ma so che é viva e un giorno tornerá- disse sicura.
Che tenerezza. Mi dispiace solo che questo sogno non si avvererá.
-Andiamo?- chiese Andrew.
Annuimmo e iniziammo a camminare.
Kim era una bambina fantastica, mi sarebbe piaciuto essere un po' come una sorella per lei, ci assomigliavamo tanto.
Sentimmo all'improvviso dei rumori e dei passi.
-Oh no sono qui!- disse Harry sottovoce.
-Qui chi?- chiesi io con lo stesso tono.
-Gli uccisori...cioé i soldati!- disse.
Uccisori. Mi veniva da ridere. Ma mi trattenni.
-Scappiamo per di qua!- disse Andrew. Camminammo velocemente verso la casupola.
-Guarda che qui non c'é proprio niente!- disse uno soldato.
-E invece di dico che gli esperimenti sono qui, o nel parco lassú. Non c'é altro luogo.- rispose un'altro.
E proprio adesso Andrew doveva pestare un rametto.
-Chi é lá?!- urló il soldato.
-Siamo dei bambini- disse Kim e trascinó fuori Harry.
-Ma cosa fate?!- dissi io sottovoce.
-Ah solo dei bambini. Bhe non dovreste stare in giro da soli. Forza tutti a casa!- ordinó lui.
Loro annuirono e andarono. Ma dalla parte opposta alla casa di Kim. Ma cosa stavano tramando?
-Mocciosi. E io che pensavo di aver scovato i criminali. Forza andiamo Bill- disse il secondo soldato e se ne andarono.
-Presto raggiungiamo Kim e Harry- dissi e Andrew annuí, prima che ci incamminassimo nella loro stessa direzione.

The experimentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora