Capitolo 6

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Ero stata con Cle fino tardi -era quasi mezzanotte- e mi ero divertita moltissimo. Quando rientrai in casa, Alex era giá in camera sua; cosí varcai la porta di ingresso -tanto sua mamma aveva il servizio notturno- e salii le scale. Lui era sdraiato sul letto a fissare il soffitto. Sul mio cuscino c'era un vassoio con due mele e un coso marroncino.
-Cos'é?- chiesi
-É una bistecca. É squisita, assaggiala.- disse lui. Sembrava senza vita.
-Buona- risoposi e poi consumai la cena.
-Oggi ho provato una nuova sensazione- dissi, un po' per condividere quest'avvenimento con lui, un po' per rompere il silenzio.
-Quale?- chiese. Ora nella sua voce percepivo dell'interesse -ammesso che io sappia veramente cosa sia-.
-Il divertimento-
-Bhe é una bella sensazione- disse. Poi rimasimo in silenzio.
-Cosa c'é che non va?-

-Niente...sono solo stanco- guardó la sveglia, poi riprese:
-Forse dovremmo andare a dormire no?- Non era convintissimo.
-Giá- andai in bagno. Mi lavai le mani e mi misi una delle canottiere nuove.
-Carino il tatuaggio- disse Alex appena rientrai in camera.
-Grazie- dissi. Rimasimo un attimo ancora in silenzio. Lui si era giá messo il pigiama.
-Mi spieghi come mai hai scelto il drago come tatuaggio?- chiesi io.
-Mmmh-ci pensó su un attimo:
-Diciamo che volevo sentirmi forte. Il drago é un animale grande, forte e potente, e io volevo essere come lui: sicuro di me.-
Rimasi in silenzio.
-E come mai le margherite con il filo spinato?- chiese lui sorridendo.
-Diciamo che...- ci pensai:
-Volevo "rappresentare le sensazioni e la robotica: grazie a grandi difficoltá possono comunque stare insieme- conclusi.
-Come te- disse.
Io sorrisi, ma non risposi.
-Ti sei divertito alla festa?-
-Sí...tu con Cle?- chiese lui.
-Siamo amiche ora. Mi ha anche detto che se ho bisogno di qualcosa oppure solo di divertirmi, mi ha detto di passare da lei-
-Sai dove abita?-
-Sí. Vicino alla fine della Zip-line, a Paradize Road!-
Rimasimo in silenzio ad osservare la luna dal letto. Comunque secondo me gli era successo qualcosa: ma prima che potessi pensarci, il sonno prese il sopravvento.

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