Capitolo 9

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Camminammo per almeno una buona mezzora; Cle, Alex, Andrew e George erano fantastici: mi facevano ridere molto e mi facevano sentire bene.
-Ragazzi eccoci!- disse Alex.
Davanti a noi si innalzava un grande edificio fatto di metallo e vetro. Aveva molte piante all'interno, tutte verdi. Non sapevo descriverle bene, ma erano molto belle.
-Allora questa é la serra!-spiegó George.
-Da dove si entra?- chiesi io.
-Dal soffitto- mi rispose Andrew sorridendo. Feci una faccia strana, che li fece ridere.
-Tranquilla. É che servono i biglietti, ma noi non ne abbiamo e costano troppo. Quindi...cerchiamo una scorciatoia!-
-Ah okay- dissi io.
Girammo dietro l'edificio senza farci vedere dalle guardie e raggiungemmo il retro: c'era un'ampia scala di metallo che si mimetizzava, pronta per noi. Salimmo e ci trovammo sul tetto: nonostante dovessi stare bassa, per non farmi vedere dalle guardie, notai comunque il bellissimo paesaggio: essendo uno degli edifici piú a nord, da una parte si trovavano le mura e la prateria e dall'altra la cittá.
-Venite!- disse Cle e tiró fuori una forcina dalla chioma tinta di rosa e si mise a scassinare un lucernario per entrare.
-Come mai non chiediamo di farci entrare?- chiesi.
-Bhe i ragazzi trasgressivi come noi non li fanno entrare. Noi vestiamo di nero, ci tingiamo i capelli, abbiamo percing e tatuaggi, e un "cattivo" comportamento- disse.
-Bhe tutti tranne Alex- scherzó, tirandogli una gomitata ridendo.
-Giá, Alex ha solo un tatuaggio e non vuole avere nient'altro- disse George.
-Abbiamo provato di tutto per convincerlo-
Alex si limitó a sorridere.
-Fatto!- disse Cle.
-Bene vado io per primo!- disse Andrew e si buttó giú, atterrando su un grosso fiore, tutti bianco.
-Via libera!- disse piano, e a mano a mano ci buttammo giú tutti.
-Che bello!- dissi.
C'erano piante grandissime, e altre piccolissime, alcune con fiori gialli, rossi, blu, viola...altre completamente verdi. C'erano frutti che pendevano da tutte le parti e c'erano un sacco di profumi diversi.
-Giú!- disse George e tutti ci buttammo a terra. Alcuni uomini stavano sparando.
-Ci hanno scoperto!- disse Alex e alla fine nel panico, ci dividemmo in maschi e femmine. Io e Cle corsimo verso l'uscita principale, e riuscimmo a scampare le guardie per un pelo, e i ragazzi uscirono dal retro, attraverso una scala anti-incendio che portavano ai lucernari. Io e Cle corsimo verso casa sua. Arrivate, ci chiusimo dentro e sgattaiolammo in camera sua.
Accese la radio per un po' di musica.
-I ragazzi?- chiesi io.
Aveva un gran sorriso in volto.
-Se la caveranno, praticamente ci capita quasi tutti i giorni- disse.    
Dalla radio sentimmo:
"5 ragazzi sgattaiolano nella serra. Le guardie li scoprono e li inseguono. Inzialmente le due femmine riescono a fuggire, e poi i ragazzi rimasti riescono a svignarsela nella palude; le guardie concludono che bisogna rafforzare la sicurezza. Nona volta in un mese"
Poi riparte la musica.
-Andiamo a cercarli?- chiesi io.
-No, se sono scappati nella palude a momenti saranno qui- disse lei e mi passó una maglietta:
-Tieni sei sudata fradicia- e io sorrisi.
-Se vuoi puoi farti una doccia e ritruccarti meglio- e io annuii. Mentre lei va ad accendere l'acqua, io mi misi ad osservare la sua camera: era proprio una camera punk, con le pareti nere e i mobili rossi e neri, con aggeggi di ogni tipo, tanti poster e una postazione piena di trucchi, exention, parrucche e decine di scatole di lacca.
Appena mi girai peró c'era una C appesa al muro, di color rosa tenue: non si abbianava per niente, ma secondo me rappresentava il lato tenero di Cle. Non appena lei fu in camera qualcuno suonó il campanello: i ragazzi.

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