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3 anni dopo

<< Che diavolo hai messo in valigia?>>

Lo sguardo incredulo e la mano che volava dentro la borsa da viaggio estraendo uno tra i centomila pacchetti di snack, patatine e caramelle.
Una zazzera nera di avvicinò in fretta e furia,mentre finiva di infilarsi dentro la maglietta, facendo uscire la testa tutta spettinata. Prese di mano il pacchetto incriminato,

<< Prima che tu dica qualsiasi cosa, sono necessari! Indispensabili! Sto andando in America, lí non hanno i miei snack preferiti! Vado in viaggio di studio, ho bisogno di forze e quelli sono la mia batteria! Vuoi che fallisca e torni qui per il diploma avendo buttato tutto alle ortiche?! Eh?!>>

Disse tutto d'un fiato, portandosi il pacchetto tra le braccia gonfiando leggermente le guance rosse. Era adorabile da morire e come al solito, P'Wat , sorrise dandogliela vinta in parte

<< Thale, non puoi portarli tutti, non ti fanno neanche partire.>>

Il bruno mise il broncio. Era sempre uguale, lui ed il cibo, anzi, le sue schifezze, una cosa sola.
Il maggiore, si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla guardandolo negli occhi.

<< Facciamo così, preparo un mega pacco e te lo spedisco ok? Corriere espresso così , quando arrivi, il pacco è già lì! >>

L'espressione del bruno cambiò improvvisamente ed un sorriso a trentadue denti comparve sul suo viso

<< OKAY!>>

Rispose togliendo alcuni degli snack  finendo seriamente di preparare la valigia, aiutato dal suo ormai, angelo custode.
Thale era sempre lo stesso, rispetto a qualche anno fa, anche più forte grazie alla presenza costante del suo amico Wat.
Ormai aveva 23 anni, era al quinto anno di università, quindi pronto per prendere la laurea in giurisprudenza.
Mancava solo un piccolo ostacolo da superare.

Grazie a Song ed alle conoscenze della sua famiglia, era riuscito a chiedere  un anno all'estero  da fare sul campo, proprio com'era successo a Song quando si erano conosciuti.
Sunee era già partita l'anno prima tornando estasiata da quell'esperienza.
Ormai il maggiore era in America in pianta stabile da quasi quattro anni, viveva assieme a Chan ed aveva trovato lavoro in uno studio legale.
Inutile dire che l'esperienza sul campo l'avrebbe fatta nella sua stessa azienda e sempre per merito suo.

Era stato molto fortunato. Nonostante tutti i problemi che aveva dovuto affrontare , tra cui anche quelli economici improvvisi per la sua famiglia, dove aveva dovuto cercare lavoro per poter dare una mano, lo stress degli esami , passati per fortuna con voti eccellenti e poi i suoi problemi personali...beh, ancora grazia che non era stato ricoverato per esaurimento.
Che poi, i suoi problemi personali d' affrontare, alla fine era solo uno. L'unico in tutta la sua vita. Joss.

Da quel pomeriggio passato a piangere tra le braccia di Wat, quest'ultimo, piano piano ,diede una mano a Thale rimettendo assieme i cocci del suo cuore ormai in frantumi.
Si concentrò sullo studio e sul suo lavoro come istruttore di nuoto e seppur con difficoltà, tornò finalmente a sorridere. Gli anni passarono, i problemi si risolsero ed ora, iniziava una nuova avventura.

Diede un ultima occhiata alla sua stanza.
Vado, l'ammazzo e tornerò vittorioso! Su su na!
Disse a sé stesso, tirando il trolley con la destra seguendo Wat, lasciando che la porta si chiudesse con un leggero tonfo.

Salirono in macchina del maggiore, l'atmosfera non era pesante e Thale canticchiava allegro assieme alla radio, mentre Wat, concentrato alla guida, permetteva ai pensieri d'invadergli la mente.
Quella piccola zazzera nera lo aveva ormai conquistato, gli era entrato dentro il cuore in maniera prepotente, quasi soffocante.
Dopo la confessione di 4 anni prima non si era più azzardato a fare nulla. Non voleva forzarlo o ferirlo da quel giorno al centro commerciale, aveva capito che davvero, anche solo rimanergli amico ed aiutarlo sarebbe bastato. Ma il suo cuore non era d'accordo.

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