SiX

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Oltre lo stupore per la situazione, si aggiunse anche quello per il fatto che il biondo pensò che l'amore di quel ragazzo petulante e fastidioso, fosse proprio Song.
Osservò tutta la scena, si abbracciarono come fratelli salutandosi calorosamente, ma nulla più.
Evidentemente mi sono sbagliato, anche perché la descrizione non combacia per niente.
Pensò il biondo mentre lentamente faceva scorrere le iridi sulle due figure davanti a lui.

Stette immobile, forse un po' troppo rigido, quando i due si avvicinarono di nuovo a lui. Era incredibile quanto fosse piccolo il mondo,mai più si aspettava di ritrovarsi davanti un frammento del suo passato.
Fu pervaso da un groviglio di emozioni. Era da solo? Chan era con lui? Stavano ancora insieme? Lo avrebbe additato come uno stronzo o forse gli avrebbe tirato un pugno in faccia? Ma soprattutto...c'era anche lui  lì intorno?

Mantenne lo sguardo imperturbabile lo stesso, ormai, anche se l'emozioni erano forti, riusciva comunque a mantenere la sua poker face. D'altronde aveva fatto azioni disdicevoli in passato, proprio per allontanare tutti in modo da proteggerli, ma loro non lo sapevano e non avrebbero dovuto saperlo fino a quando non lo avrebbe voluto lui.

<< Ai'Song, ti presento Joss, eravamo seduti vicini ed abbiamo fatto amicizia!>>

Alla parola "amicizia" Joss alzò in sopracciglio. Come poteva dire ciò? Quello era davvero pazzo, pensare che per quelle quattro parole loro fossero diventati amici, incredibile.  Lo sguardo era puntato su Song. Non era cambiato, era sempre il solito adone, figo, ben messo, con quel sorriso spontaneo che però in quell'istante si trasformò in uno di circostanza.
Il più grande gli allungò la mano e disse,

<< Piacere di conoscerti, chiamami pure Song.>>

Jos si stupì e si sentì obbligato a ricambiare il saluto stringendo la mano a sua volta esordendo con un

<< Io sono Jos, il piacere è tutto mio. >>

I loro sguardi erano freddi, si squadrarono a vicenda quando Wat intervenne,

<< Song, amico, vado in bagno un secondo,sto per farmela sotto. Arrivo! Tienimi la borsa!>>

<< HEY WAT,aspet->>

Ma non fece in tempo a protestare che l'amico andò via. Song non ci credeva. Era allibito dalla sfortuna dell'amico e di conseguenza della sua.
Lui e Jos non avevano iniziato bene il loro rapporto ed ovviamente non fu contento di sapere che aveva tradito Thale, come non fu per nulla contento di vedere Chan arrabbiato e nervoso per il fatto che quel biondo ossigenato scomparve senza lasciare una spiegazione ne altro. Anche solo una scusa sarebbe stata già qualcosa, invece seppero  che poco dopo  la rottura con il bruno, partí per l'Inghilterra senza lasciare traccia.

Però, vuoi un po' per la sua maturità, vuoi per il fatto che Song era sempre stata una persona molto diffidente, vuoi anche, che tramite il fratello di Chan, Yang, ebbe qualche informazione in più, aveva sempre creduto  che ci fosse qualcos'altro sotto. Per lui era impossibile che il rosso lasciasse così il bruno, aveva provato sulla sua pelle quanto lo volesse. Quella ridicola scusa poi, secondo lui era solo un teatrino messo su,uno specchietto per le allodole, ma, poteva sempre sbagliare ovviamente.

<< Piccolo il mondo eh?>>

Disse il più grande puntando quelle iridi color miele contro quelle cioccolato di Jos.
Il biondo si lasciò sfuggire un ghigno,

<< Fin troppo devo dire. Dovrei dirti grazie?>>

<< Come ti pare, a me basta che non fai casini >>

Esordì Song portando le braccia conserte verso il petto.Lultima cosa che voleva era sicuramente che l'armonia faticosamente guadagnata, soprattutto da Thale nei confronti di sé stesso, fosse andata perduta.  Per fortuna quella sera aveva fatto tardi al lavoro, di questo Song, ringraziò nella sua mente il signor O'Riolan.

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