Nine

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Non se l'aspettava così il suo benvenuto.
Aveva aspettato quel ricongiungimento per una settimana intera, immaginandoselo in maniera totalmente diversa. Sperava che il bruno fosse felice e contento in trepida attesa nel poterlo vedere quasi quanto lui, ed invece non solo dormiva beatamente quand'era arrivato, ma aveva scambiato pochissime parole con lui la mattina dopo il suo risveglio.

La colazione fu molto frenetica, si salutarono molto velocemente ed essendo già in ritardo, come diceva ogni tre per due, sparì nel giro di una mezz'ora dietro la porta catapultandosi letteralmente al lavoro.
Era giusto riuscito a strappargli un appuntamento per cena quel giorno e, tutti assieme, avevano anche organizzato una serata in un locale così da divertirsi e rilassarsi tra di loro.

Forse, forse, avrebbero finalmente potuto passare del tempo assieme, e probabilmente, con l'aiuto dell'alcool, avrebbe finalmente trovato il coraggio di dichiararsi.
Nonostante tutto, il malumore e la noia, lo portarono a fare forse un atto sconsiderato, o per meglio dire, un atto che avrebbe trovato sconsiderato il suo caro amico Song.
Ma come si diceva, occhio non vede...

Aveva mandato un messaggio al biondo informandolo dei suoi spostamenti. Non c'era niente di male, aveva semplicemente invitato una persona ad unirsi a loro. Quel ragazzo sembrava simpatico, oltre che bellissimo, lui lo faceva solo ed esclusivamente per aumentare il divertimento di tutti. Fare amicizia non era un delitto no? Per lo meno lui, al contrario del bruno, aveva risposto subito al messaggio.
Era molto annoiato, piano piano anche Song andò al lavoro, mentre Chan era ancora con lui in casa, dovendo andare all'università nel pomeriggio.

Wat pensò che quel ragazzo fosse inquietante quanto affascinante.
Quando gli rivolgeva la parola era sempre molto sulle sue, controllato e con un sorriso freddo stampato in viso. Quasi di circostanza.
Quei occhi leggermente chiari, quando lo guardavano, sembrava sempre che lo stessero studiando e la cosa lo infastidiva parecchio.

Non avrebbe legato con quella persona se lo sentiva, per cui si sentí un po' a disagio dovendo rimanere con lui nella stessa stanza.
Chan stava leggendo un tomo più spesso della sua mano poggiato sul lavandino della cucina, mentre sorseggiava il suo caffè, rigorosamente in silenzio.

Quella mattina non l'aveva sentito ancora partecipare a nessuna conversazione, salvo salutare Song con un " ci sentiamo".
Ancora non capiva esattamente cosa ci avesse trovato il suo amico in un tipo come lui, carino certo, ma da viverci insieme? Bah.
Si schiarì la voce, sforzandosi d'intavolare una conversazione,

<< Allora... Come vi siete conosciuti tu e Song?dimmi qualche dettaglio in più! >>

Il minore puntò gli occhi su di lui. Wat sussultò, in pratica l'aveva appena fulminato con lo sguardo.
Purtroppo Chan non era tipo da parlare di sé con tanta facilità, soprattutto con gli estranei e specialmente, non prima di aver terminato il suo caffè.
Cercò dentro di sé un po' d'autocontrollo, era pur sempre un ospite ed amico di Song, un po' invadente ed ambiguo ovviamente, ma lui sapeva perfettamente come trattare con gente del genere.

<< domanda un po' troppo intima non credi?>>, Disse accompagnando quel dire al suo solito sorriso falsamente gentile.

<< Ah...ehm...beh...>>

Rispose imbarazzato Wat che preso in contro piede non seppe come riprendersi. Non era molto in sintonia con le persone troppo riservate. Lui che caratterialmente era un chiacchierone per natura,  venire freddato così,non lo aiutò nel suo intento di rendere l'atmosfera meno pesante.
Chan diede l'ultimo sorso di caffè bevendolo a goccia e chiuse il libro con una sola mano.

Osservò il maggiore che si stava grattando la testa imbarazzato ed alzò un sopracciglio. Gli venne in mente un'idea.
Con tono molto superficiale e leggero disse

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