DeepLove

TwO

Le luci intermittenti del locale  facevano da contorno in quella notte all'insegna dell'eccesso e della deviazione.
Il corpo di una giovane donna dal vestito nero trasparente era intrecciato sopra un divanetto del privè, addosso ad una figura maschile.

Le loro mani si esploravano vogliose, guidate solo dall'istinto, dai fumi dell'alcool e dal desiderio. Nessuna traccia di sentimento, solo pura lussuria.
Le dita lunghe ed affusolate del giovane uomo,scorrevano sua coscia liscia,soda e bianca della ragazza, andando ad esplorare in modo disinibito quello che per lui era solo un gioco, mentre la ragazza baciava senza sosta ogni lembo di pelle del bianco collo, assaggiandolo con le labbra calde,lasciando anche dei segni più o meno evidenti.
Sospiri e ansimi si sarebbero potuti sentire se la musica del locale non fosse stata così forte.

Le bocce attaccate, le lingue calde e umide, s'intrecciavano in modo lascivo. La mano del giovane uomo, prese per i capelli la testa della ragazza staccandola da se con uno schiocco pronunciato.
Gli occhi scuri come cioccolato fondente, erano freddi, vuoti, senza emozioni, eppure alla sconosciuta ragazza in cerca di un avventura di una notte con un affascinante ragazzo, non importava. Non lo notò neppure, troppo presa dalla libido che provava.

Portò il viso in avanti con le labbra leggermente dischiuse in cerca dello stesso brivido di prima, in cerca di quell'emozione così lasciva, piano piano , sentiva nascere nella parte centrale del corpo un calore irrefrenabile di piacere. Il tocco delle labbra e delle mani di quel giovane ed occasionale amante  la stavano facendo impazzire , ma lui allontanò il viso ghignando leggermente al lamento della ragazza,

<<P'Joss...>>

Supplicò la giovane toccando e sfiorando impazzita la pelle scoperta all'altezza del petto di Joss, a causa della camicia quasi del tutto aperta. La mano del biondo strinse ancora un po' di più la ciocca di capelli della ragazza che rispose stringendo di più le gambe intrappolando meglio il bacino del ragazzo verso di se, sfregandosi un pò per creare più frizione. Si morse le labbra, ormai non poteva più accontentarsi di carezze mano a mano più profonde, lei voleva di più.

Il più grande la guardò curioso. Nessuna traccia di sentimento nei suoi occhi, per lui era un vano passatempo, ma un idea gli balenò in mente.
Fece scorrere per bene lo sguardo sopra quello che lui poteva considerare un oggetto in quel momento. Quella ragazza aveva tutte le caratteristiche adatte al suo scopo. Piegando le labbra in un leggero ghigno, proferì con voce profonda e atona,

<< Terminiamo la serata a casa mia?>>

La mano che la teneva per i capelli, li lasciò andare mente si spostava con la gemella andando sfacciatamente sotto la gonna. Entrambe le mani si poggiarono sui glutei della ragazza tirando meglio il bacino di essa verso si se, facendola aderire meglio con il suo. Incatenò lo sguardo della giovane al suo, guardandola con espressione maliziosa e misteriosa.
Non aspettava altro, incrociando le braccia dietro al collo del biondo, avvicinò il suo viso e gli diede un bacio umido, avido, risucchiando il labbro inferiore mordendolo un po'.
Mosse il capo in segno di assenso e Joss la fece scendere da sé, si alzarono ed uscirono da lì.

Salirono in macchina e Joss guidò veloce verso la meta con un sorriso perverso stampato in viso.
Giunsero davanti all'entrata del garage di una casa enorme. Si affacciò dalla macchina decapottabile  e passò la carta magnetica che gli permise di fare alzare le sbarre ed entrare a tutta velocità nel grande parcheggio dello stabile.
Macchine lussuose di ogni tipo e misura fecero eccitare ancora di più la fanciulla affianco a lui che credeva di aver finalmente avuto la fortuna di trovare un bel pollo da spennare.
Forse una notte di passione fatta come si doveva avrebbe potuto sistemarla per tutta la vita.

Parcheggiò, girò il capo verso la ragazza, ma non fece in tempo a dirle nulla che già aveva le sue labbra appiccicate e le mani avide, lo stavano spogliando di ogni vestito. Ricambiò sforzandosi di partecipare mentre la ragazza aveva preso ad andare con la bocca sempre più giù finché, abilmente, probabilmente avvezza a questo tipo di effusioni, gli sganciò la cintura dei pantaloni andando ad avvolgere con le labbra la calda intimità del biondo.