L'aria che si respirava era finalmente distesa e meno problematica dei giorni passati ed anche Chan si sentiva meno pressato e soprattutto,meno preoccupato nei confronti di Jos e Thale.
La tempesta si era più o meno diradata.
Sapeva dal bruno che avevano definitivamente risolto, e ciò lo sollevava davvero.
Purtroppo però, rimaneva comunque incartato nei suoi pensieri, per tutto ciò che il fratello gli aveva raccontato.
Erano troppe rivelazioni, troppe informazioni e lui, non le aveva ancora digerite del tutto.
Yang si sposava, ed aveva intenzione di lasciargli tutto,eredità compresa e lui,non era minimamente d'accordo.
Per tutti quegl'anni, il maggiore s'era sacrificato per lui e per la sorella, e ciò l'innervosiva ancora di più, sentiva una stretta al cuore ogni volta che ci ripensava.
Quante volte ancora avrebbe dovuto rinunciare alla sua felicità per loro? Sentiva i sensi di colpa divorarlo per tutto il male che gli aveva fatto.
Avevano perso tantissimo tempo per poter stare insieme e lui non sapeva nemmeno in maniera esatta il motivo di tale protezione.
Voleva evitare la violenza del padre nei suoi confronti ma così facendo aveva sempre rinunciato a vivere la sua vita in maniera completa.
Involontariamente, sia che la sua famiglia, gli avevano fatto del male diventando il suo peggiore fardello.
Nemmeno si rese conto che, sovrappensiero, era arrivato fuori dall'università vicino ai campetti di football.
La realtà si fece chiara, solo quando sentì quelle quattro oche giulive che starnazzavano alla vista della squadra alle prese con i soliti allenamenti.
Sicuramente anche l'amica era là a sbavare in maniera esplicita al suo begnamino.
Si sistemò la borsa a tracolla meglio sulla spalla e prese dalla tasca il pacchetto di sigarette con l'accendino, quella era l'unica cura per i suoi nervi scoperti.
Voleva trovare una soluzione per permettere al fratello di poter ricominciare a vivere decentemente, ma avrebbe dovuto parlare con suo padre ed in cuor suo, non ne aveva davvero voglia, non era psicologicamente pronto.
Credeva che l'aver lasciato quella casa, gli avrebbe permesso di tagliare le radici da quell'albero geneogico che tanto odiava.
Invece ora si ritrovava di nuovo in una situazione pessima.
Sbuffò mentre buttava fuori il fumo, oltretutto, c'era una sensazione ancora peggiore che gli premeva il cuore, ovvero quella che Yang non gli avesse detto tutto.
Avrebbe dovuto parlare ancora con lui, ma sapeva bene che tra qualche giorno ci sarebbe stata l'udienza in tribunale.
Non voleva dare ulteriori pensieri al più grande.
Scosse la testa cercando di scacciare via quanti più pensieri negativi potesse, mentre passo dopo passo, continuava a camminare.
Non s'accorse però, di due cose fondamentali: la prima che il suo cellulare continuava a vibrare dentro lo zaino senza avere una risposta e la seconda, che invece d'andare a destra verso la biblioteca centrale del Campus, s'era infine , avvicinato ai campi da football.
Osservando bene gli spalti alla ricerca di Katy, che trovò intenta ad urlare come una ragazzina adolescente in preda agli ormoni, rise sotto i baffi e decise di raggiungerla, doveva farsi giusto raccontare qualcosina da lei.
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DeepLove
RomanceSequel della storia "Underlove" La storia è di purissima invenzione, i contenuti sono per adulti ed è una BoyLove.