Seven

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Song sbatté molto forte la portiera dell'auto, forse troppo, tanto che Wat, mentre era davanti al baule per prendere la valigia, chiese

<< Hey Song tutto bene? È da prima che sei un po' così...>>

Il castano puntò le sue iridi color miele contro l'amico che sussultò un po'.
Conosceva Song da molto tempo e capiva quando era infastidito o incazzato e sicuramente era buona la prima.
Lo sentí sospirare mentre spingendo il tasto delle chiavi, sbloccò il baule

<< Non capisco perché gli hai dato il numero. Sei forse pazzo? Lo conosci? Non mi pare diavolo.>>

<< Oddio davvero? Amico vorrai mica scherzare dai. Abbiamo fatto amicizia sull'aereo e mi era sembrato carino lasciargli il numero, magari si esce assiem->>

<< Cosa?!?>>

Wat rimase interdetto. Cos'aveva detto di male?
Non gli pareva di aver fatto nulla di male. Lui era una persona socievole per natura. Inoltre erano in un paese dalle abitudini e costumi molto diversi rispetto alla Thailandia, strano che l'amico, ormai abituato a quei modi di fare molto diretti si fosse in qualche modo risentito.

Il braccio del castano tirò su il baule e Wat semplicemente , tirò subito fuori la valigia senza distogliere lo sguardo da Song.
Questi, chiuse il baule dell'auto con un colpo secco e si poggiò contro la macchina con un braccio, mettendo in tasca le chiavi solo aver fatto fare il solito beep-beep di chiusura.

<< Com'è, il tuo amore per Thale è già scemato che vuoi uscire con un bel biondo dall'aspetto misterioso?>>

<< Cazzo dici!? Hey, ma perché sei così? Non ho fatto nulla di male sai?>>

<< Ascoltami... Ti conosco, molto probabilmente più di quanto tu non conosca te stesso. La "scusa" del "abbiamo fatto amicizia sull'aereo" non regge proprio. Conosco il tipo, soggetti del genere non diventano amici di qualcuno così facilmente come te. Lo conosci appena e già lo inviti ad uscire, questo è perché non hai perso il vizio di fare il cazzone in giro.>>

Song aveva appena iniziato quel cazziatone. Era arrabbiato per molti motivi.
Il primo era per l'espressione che Joss aveva in viso, quello sguardo non gli piaceva per niente, soprattutto quando con quel fare quasi angelico aveva dato il numero a Wat. Quel pirla era tutto in brodo di giuggiole e si vedeva.
Per lui quello non era si certo un buon segno.
Wat era sempre stato un ottimo amico ed un bravo ragazzo, ma purtroppo aveva sempre avuto il vizio d'interessarsi agli stronzi e di essere attratto dai bei Faccini.

Per questo, quando gli aveva detto di provare dei sentimenti per Thale, era felice, aveva pensato che quei due potessero curare le loro rispettive ferite e coltivare un amore sano.
Invece in quei tre anni, non successe nulla di che.
Per questo, come secondo motivo, c'era il fatto che,sfiga vuole, il destino aveva deciso di rimettere un Joss sul cammino di Thale e Wat.
Non ci vedeva nulla di buono in tutto ciò.
E purtroppo, il suo intuito non sbagliava mai.
Inoltre ...come problema finale...chi lo diceva a Chan?

Si portò una mano tra i capelli esasperato, prevedeva dei problemi e belli grossi anche, quindi continuò,

<< Vedi di rigare dritto e non fare cazzate. Evita di contattare quel coglione. Cancella quel numero>>

Detto ciò si staccò dalla macchina e disse solo un secco,<< andiamo.>>

Wat lo guardò male, anzi malissimo.
Certo non era mai stato l'emblema della serietà e della fedeltà con i suoi ex e con le sue storie passate, ma con Thale era una cosa diversa.
Il bruno lo aveva conquistato totalmente e quel ragazzo dal nome Joss, anche se lo aveva affascinato nel modo di fare, non significava nulla.
Voleva solo essere gentile e mantenere i contatti per aumentare la compagnia se fossero mai usciti qualche sera.
Tutto lì. Si morse il labbro e seguì l'amico avanzando verso il condominio dove vivevano tutti.
Finalmente avrebbe rivisto il suo amore.
Era arrivato il momento, avrebbe fatto tutto il possibile, presto Thale sarebbe stato suo.

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