Ten

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<<Chan.>>

In due ragazzi si voltarono in direzione di quella voce abbastanza alta e vicina.
Song era in piedi con un espressione fredda ed infastidita sul volto che causò subito in Erik l'istinto di lasciare andare di fretta la mano di Chan.

Ciocche colorate non capì subito, ma ci arrivò subito dopo quando la stessa mano lasciata da Erik, venne presa da Song che ormai li aveva raggiunti con falcate veloci.
L'alta figura del più grande si mise in mezzo e fulminò il biondino.

Chan, che non sopportava molto quegli atteggiamenti da uomo primitivo geloso, gli lasciò andare la mano, e si rivolse per l'ultima volta ad Erik,

<< Non devi ringraziarmi. Ora va, ci vediamo.>>

Detto ciò, lanciò un'occhiataccia al più grande superandolo sul lato sinistro cominciando a scendere le gradinate.
Song guardò un ultima volta il biondino levarsi da lì, sorridendo. Gli salí un nervoso tremendo.
Scosse la testa e lasciò perdere ,andando da colui che aveva lasciato con così  tanta facilità la sua mano.
Alle volte Chan lo esasperava, o meglio, la sua insensibilità lo faceva.

Il minore prese dalla tasca il cellulare e vide le due chiamate di Song ed il messaggio dell'amica che con tanto dispiacere gli dava buca. Era riuscita ad uscire con Johnson e la sua compagnia.
Sbuffò e continuò a camminare mentre Song lo raggiungeva portandosi vicino al suo lato.

<< Non hai nulla da dirmi?>>

<< del tipo?>>

<<Chan>>

Il minore chiuse gli occhi per un secondo riaprendoli subito dopo. Cos'avrebbe dovuto dire dato che non aveva fatto nulla di male?
Chan non sopportava la gelosia. Era un sentimento che non capiva molto, o meglio, anche lui era geloso, ma se lo si poteva tradurre in percentuale, lo era per il 5%.
Era convinto che se in un rapporto entrasse troppo di quel sentimento, allora era meglio non cominciare affatto.

Song era così, molto più geloso di lui, e benché a tratti potesse fare piacere, in altri momenti era solo un comportamento fastidioso che faceva sentire Chan come se lui non si fidasse.
Il più grande gli prese la mano, di nuovo

<< Cos'è successo?>>

Il minore sospirò, stavolta lasciando la mano stretta ed avvolta nella sua.

<< L'ho solo aiutato, tutto qui.>>

<< E ti ha dovuto prendere la mano a quel modo?>>

Chan cambiò espressione e sentì la rabbia salirgli su.

<< Penso che tu ormai mi conosca abbastanza per capire che odio giustificarmi. In ciò che hai visto non c'era nulla di strano. Mi ha stretto la mano per ringraziarmi d'averlo aiutato in un momento delicato. Se ti fidi bene, se non ti fidi, allora vai a scocciare da un'altra parte.>>

E con un gesto stizzito tolse di nuovo la sua mano dalla stretta del più grande.
Era già abbastanza turbato emotivamente per ciò che aveva visto ed a sua volta rivissuto, temendo che il fratello potesse portargli notizie spiacevoli da oltre oceano, quella scena non aveva fatto altro che smuovere quella sabbia d'emozioni che lui difficilmente esternava.
Ed il suo compagno, ora, l'incolpava di qualcosa che non esisteva? Era geloso perché pensava che lui lo potesse in qualche modo tradire?
Si voltò procedendo a passo spedito per andare via verso casa.

Ma Song non si diede per vinto. Sospirò con una certa esasperazione sentendosi un po' uno stupido.
Il suo micetto aveva ragione, ma purtroppo era più forte di lui a volte, soprattutto con quel biondino in giro.
Stava cominciando ad odiarli quelli con i capelli biondi...

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