Capitolo-23

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Eren's pov
Rimasi fermo. Pensavo che si sarebbe presentato, vero, ma speravo non lo facesse, anche perché fra dieci minuti me ne sarei dovuto andare. E ora sono qui fermo, pietrificato, senza riuscire a muovere un muscolo.

<<Salve..>> disse con un sorrisetto.
<<Che c'è Eren.. non si salutano più i vecchi amici? È molto scortese, soprattutto quelli con cui hai donato tutto te stesso, letteralmente..>>

Iniziai a tremare e sudare freddo. Tremavo come non mai. Avevo paura. Paura di rivivere tutto. Paura di tutto. Paura della realtà in quel momento. Paura di lui.

<<I-io de-devo andare-e.>>
Finalmente mi mossi e presi le mie cose facendo cenno a Levi di seguirmi.
Ero davanti alla porta, avevo la mano sulla maniglia, stavo per andarmene, ma Kirschtein mi afferrò.

Brividi lungo la schiena e tremolio alle gambe. Ecco come reagì il mio corpo al contatto con lui. Di solito quelle sensazioni le sento quando Levi mi tocca maliziosamente, ma del corvino non ho paura e in aggiunta al tremolio e ai brividi ho le farfalle nello stomaco.
Con il mio vecchio psicologo no.

<<Oh dai rimani! Facciamo quattro chiacchiere, infondo non ci vediamo da diversi anni..>>
<N-non m-mi to-toccare.>>

Mi aveva solo afferrato per un braccio, ma io stavo riproiettando nella mia mente tutti gli istanti, di quel giorno, vissuti in quella stanza.

<<Come mai? Ti da fastidio per caso?>>.

Non si toglieva quel fottuto sorrisino dalla faccia.
Levi ancora non aveva detto ne fatto nulla ma stava incominciando a perdere la pazienza.
Ymir e Historia, dato che avevo fatto vedere loro una foto di Kirschtein, lo riconobbero subito ma non dissero nulla.

<<Non mi toccare. Vattene via.>>
Affermai con voce più ferma.
<<Uh stai tremando che cucciolino, sei così sensibile al mio tocco? Beh buono a sapersi..>>.

Ghignò ancora.
Mi liberai dalla sua presa per poi guardarlo negli occhi.

<<non. mi. toccare.Ultima volta che te lo dico..>>
<<Sennò? Che fai? Sei debole, fai schifo sei scheletrico->>

Non fini la frase che intervenne Levi ormai avendo perso la pazienza.

<<Cosa non ti è chiaro dell'affermazione "vattene via"?>>
<<Tu saresti?>>
<<Non ti è necessaria questa informazione.>>
<<Mh va bene nanerottolo, quindi non ti dovrebbe importare se io me lo portassi un attimo in bagno per parlare, no?>>
<<Potete parlare anche qui.>>
<<Vorrei avere un po' di privacy..>>
<<Beh Eren non vuole quindi no. Anzi dovremmo andare via.>>
<<Beh Eren non ha detto nulla.>>
<<Voglio andare a casa.>>
Dissi guardando Kirschtein.

<<Che peccato, Vabbeh vorrà dire che ci vedremo un'altra volta>> Fece l'occhiolino.
Io uscii seguito da Levi.

Raggiungemmo la macchina, il viaggio fu silenzioso finché non presi parola.

<<Devo passare dalla farmacia.>>
<<Perché? Cosa ti serve? Posso passare io>>
<<No, passo io.>>
<<Ok ma cosa devi prendere?>>
<<Delle cose.>>

Capì che tanto non glielo avrei detto perciò non fece più domande e mi accompagnò.

<<Hai i soldi?>>
<<Si.>>
<<Ok.>>

Scesi dall'auto ed entrai in farmacia presi delle garze, delle lamette e della valeriana.

Pagai per poi dirigermi di nuovo in macchina.
Il corvino ripartì senza fare domande.
Raggiungemmo il cortiletto davanti casa e prima di scendere dalla macchina Levi mi fece voltare verso di lui.

<<Cosa hai preso in farmacia?>>
<<Cose che mi servono.>>
Risposi freddamente.
Non ero arrabbiato con lui. Ma volevo rintanarmi in camera mia e distrarmi. Non volevo parlare con nessuno.

<<Fammi vedere il sacchetto.>>
<<No.>>
<<Perché?>>
<<Perché non sono affari tuoi di ciò che compro io.>>
<<Invece si.>>
<<Vabbeh convinto tu convinti tutti.>>
Affermai per poi scendere dall'auto e dirigermi in casa.
Suonai e mi venne ad aprire Hanji.

<<Come mai sei qui? Levi?>>
<<Sta arrivando. Vado un attimo in camera mia.>>
<<O-ok>>

Feci per entrare in casa ma mi cadde la busta facendo uscire il contenuto.

<<Eren perché cazzo ci sono delle lamette in quella busta?>>
<<Mi devo fare la barba.>>
<<Non dire cazzate.>>
<<Non è una cazzata.>>
<<Si che lo è.>>

Nel mentre arrivò pure Levi che vide anche lui ciò che avevo comprato.

<<Perché delle lamette?>>
<<Fatevi i cazzi vostri.>>
<<EREN PERCHÉ HAI PRESO DELLE LAMETTE?>>
Iniziò ad urlare il corvino.
<<non. sono. cazzi. tuoi.>>
<<INVECE SI EREN!>>

Mi girai per andarmene in camera ma Levi mi afferrò per il bacino facendomi voltare.

<<L-lasciami.>>
<<Si ovvio ti lascio andarti a tagliare, certo perché a me non frega un cazzo di te no? Perché mi starebbe indifferente se ti sentissi male, no?! CAZZO EREN LO VUOI CAPIRE CHE MI PREOCCUPO PER TE?>>
<<ECCO DOVE SBAGLI! PERCHÉ TI DEVI PREOCCUPARE DI ME?! CHE CAZZO HO CHE VI PREOCCUPATE PER ME?!>>
<<PERCHÈ TI AMO. HAI DI SPECIALE...NON SO CHE CAZZO HAI DI SPECIALE MA MI SONO INNAMORATO DI TE E MI PREOCCUPO LO VUOI CAPIRE?!>>

Abbassai lo sguardo.

<<Scusa...scusate..scusa Levi..>>

Mi buttai sul petto del corvino e iniziai a piangere dalla rabbia e dalla disperazione.
Lui iniziò ad accarezzarmi i capelli lasciandoci sopra baci.

<<Dai andiamo in camera>> mi sussurrò.

Andammo in camera e Levi mi abbracciò.
<<Oi..va tutto bene, ci sono io, non ti lascerò mai. Non ti permetterò mai di fare cazzate pure a costo di urlarti addosso.>>
<<Ti amo Levi.>>
<<Anche io Eren. Ora riposa.>>
<<Ti prego dormi con me.>>
<<Va bene ma dormi.>>
<<Mh mh>>

Mi addormentai fra le sue braccia e nonostante le cose successe quel giorno, mi addormentai col sorriso.


Levi's pov
Si addormentò fra le mie braccia col sorriso. Io lo raggiunsi nel mondo dei sogni poco dopo con fisso in mente il suo viso rilassato e col sorriso.

first time- //ereri-riren//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora