Parigi dolce Parigi

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Che bello tornare a Parigi! È meraviglioso sentire il profumo di baguette calda e dei croissant appena sfornati, vedere la gente passeggiare per i parchi e osservare le vetrine dei negozi nascosti nei vicoli.
Mi è mancata tantissimo la mia Parigi durante questi sei mesi.
Mosca era molto bella, ho imparato tantissimo durante la mia permanenza lì, ma quando Parigi entra nel tuo cuore non ne esce più.
Oltre ad essa ho pensato molto anche ad Antoine...non ci siamo più sentiti dal giorno della mia partenza e la cosa mi rattrista un po'.
Mi avrà pensata durante la mia assenza? Oppure si è letteralmente scordato di me?
Sono stata via così tanto tempo...saranno cambiate un bel po' di cose e il pensiero che possa esserlo anche lui mi inquieta.
Però nonostante questo cerco di essere positiva.
È strano rientrare nel mio appartamento. Aprire le finestre e far entrare l'aria fresca è un toccasana.
Do un annaffiata alle piantine sulla finestra, cercando di farle riprendere un po'.
Esco per fare un po' di spesa. Faccio un salto da Gustave, il panettiere, compro due pagnotte e una baguette e metto tutto nel cestino della bicicletta.
Passo dal fruttivendolo e ne approfitto per prendere le arance per fare la spremuta.
Torno a casa con il cestino della bici pieno.
Salgo le buste a casa e sistemo tutto nei vari scomparti.
Squilla il cellulare, lo prendo e rispondo: "Pronto?" Chiedo.
"Elisa, sono Antoine, ho saputo che sei tornata." Antoine? Mi aveva chiamata? Era lui? Non riuscivo a realizzare...allora non mi aveva dimenticata!
"Si sono tornata...mi sei mancato così tanto!"
"Anche tu...possiamo incontrarci?"
"Certo! Abbiamo un sacco di cose da dirci." Riattacco il telefono ed esco di fretta e furia, ero così emozionata all'idea di rivederlo, chissà cosa dovrà dirmi!

Una ragazza a Parigi 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora