"Sveglia dormigliona." Disse Antoine sussurrandomi dolcemente all'orecchio.
Ero distesa sul divano di casa sua con la coperta addosso. Non ricordavo bene come ero finita là...rammentavo soltanto la voce di Sonia, la quale litigava con Antoine per il fatto che rimanessi a dormire a casa loro e in seguito il rumore della porta che sbatteva.
"Sonia?" Chiesi ad Antoine.
"Non è qui..."
"È successo qualcosa? Ieri vi ho sentito litigare."
"Bhè...lei non voleva che tu rimanessi qui, riteneva che provavo ancora qualcosa per te e presa dalla rabbia se n'è andata sbattendo la porta."
"Mi dispiace...è colpa mia, non avrei dovuto chiamarti."
"Non dirlo neanche per scherzo! Tranquilla, Sonia è fatta così, forse le sarà già passata. Invece non mi hai ancora detto il motivo per cui piangevi."
"Ho litigato con Alex..."
"E come mai?"
"Gli avevo chiesto se mi avrebbe mai tradito e lui si è limitato a sbuffare. Poi abbiamo litigato e me ne sono andata."
"Allora siamo più o meno sulla stessa barca..."
"Già. Comunque è meglio che vada, non vorrei fare tardi a lezione."
"Aspetta vengo con te." Prendemmo i cappotti e uscimmo.
La casa di Antoine non era molto distante, quindi arrivammo perfettamente in orario.
In un angolo c'era Sonia che mi fulminava con lo sguardo. Antoine mi salutò e la raggiunse, mentre io andai dalle mie amiche.
La lezione fu molto interessante e ci aveva anche dato i risultati dei test dell'ultima volta.
Julie aveva preso ventisei, mentre Yoko ed io ventotto. Ci mettemmo ad esultare in silenzio, riesaminando gli errori segnati in rosso dal professore.
Gettai il mio sguardo su Antoine: era pensieroso e teneva la testa bassa, forse era a causa di Sonia.
Un po' mi sentivo in colpa...insomma, se non mi fossi addormentata non avrei dormito da Antoine e Sonia non si sarebbe arrabbiata.
Poi non penso che Antoine sia ancora innamorato di me...ha compiuto un atto gentile verso un'amica, tutto qua, è una cosa normale.
"Eli forza andiamo a festeggiare!!!" Disse Yoko portandomi di nuovo alla realtà cancellando quel pensiero dalla mia testa.
"Certo! Ho una gran fame." Uscimmo dalla classe e ci indirizzammo verso l'uscita. Il locale era dalle parti del pantheon, quindi non ci volle molto per arrivare.
Scegliemmo un tavolo difronte al vetro. Ci sedemmo e ordinammo.
"Eli tutto bene con Alex? Avete risolto?" Mi chiese Yoko.
"No...non ancora...quando penso al fatto che potrebbe mentirmi mi viene da piangere...molto probabilmente non so se andrò in Gran Bretagna con lui..."
"Mi dispiace Eli." Disse Julie.
"Grazie, ma non pensiamo a questo ora, dobbiamo festeggiare." Presi in mano il mio bicchiere e le mie amiche anche.
"Cin cin!" Dicemmo in coro.
Il cameriere ci portò ciò che avevamo ordinato e iniziammo a mangiare.
Guardai fuori dal vetro la gente che camminava...ad un certo punto la campanella appesa alla porta del locale suonò e da lì entrò Alex, il quale mi vide osservarlo. Tolsi subito lo sguardo da lui e sussurai alle mie amiche di coprirmi.
Alex venne al nostro tavolo e mi disse: "posso parlarti un secondo?"
"Sono con le mie amiche..."
"Ragazze posso parlare con Elisa?"
"Ehm...bhè...ecco..." balbettarono Julie e Yoko.
"Alex non voglio parlare con te."
"Julie mi accompagni in bagno?" Disse Yoko a Julie.
"Certo." Rispose Julie.
"Okay ora posso parlarti, dato che non sei più con le tue amiche."
Sbuffai un po', ma alla fine decisi di ascoltarlo.
"Scusa...non avrei dovuto trattarti in quel modo, ne tanto meno lasciarti andare da sola...mi dispiace Eli! Mi dispiace! Ero arrabbiato, me ne sono andato e poi quando avevo deciso di tornare indietro per prenderti e chiederti scusa tu non c'eri e ho pensato le cose peggiori.
Avevo provato a chiamarti, ma non mi rispondevi e il mio cervello era letteralmente entrato nel pallone."
"Alex...il solo fatto che tu non mi abbia risposto ieri mi fa pensare che tu non mi dici tutto e non sei sincero.
Adesso guardami negli occhi e dimmi se hai qualcun'altra."
Si avvicinò a me e mi accarezzò il viso.
"Non ho nessun'altra. Ti amo Eli...sappilo okay? Segnati questa frase nella tua memoria. Te lo ripeterò tutte le volte che vorrai se ti potrà rendere felice.
Ti amo!"
Lo abbracciai e in seguito mi baciò.
"Eli noi andiamo." Dissero le mie amiche facendomi l'occhiolino.
"Okay, ci sentiamo."
"Forza andiamo a fare le valigie, domani si parte." Disse Alex.
"Siii! Non vedo l'ora!"
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Una ragazza a Parigi 2
RomanceSe avete amato il libro "Una ragazza a Parigi", sicuramente andrete pazzi per il seguito. Elisa torna a Parigi dalla sua grandissima esperienza in Russia. Ha conosciuto persone nuove, ma ora è il momento di tornare alla vita di tutti i giorni nella...