Ed ha un po' che Alex ed io stiamo insieme. Oggi festeggiamo tre mesi insieme, infatti sto proprio uscendo dal negozio dove ho comprato il suo regalo.
È una chitarra elettrica.
La scorsa volta, mentre passeggiavamo a guardare le vetrine, è rimasto folgorato da questa chitarra, ma appena ha visto il prezzo ha subito girato l'angolo.
Per fortuna avevo un po' di soldi da parte.
Non vedo l'ora di vedere la faccia che farà quando lo aprirà!"Taxi!!!" Urlò cinque minuti dopo essere uscita dal negozio.
Il taxi si ferma e mi fa salire. Gli dico la destinazione e in men che non si dica sono già arrivata difronte al ristorante.
Pago il tassista e scendo. Egli mi aiuta a prendere il regalo di Alex dal cofano e in seguito entro nel ristorante.
Alex non era ancora arrivato. Sarà rimasto incastrato a lavoro. Per ora il pomeriggio lavora in un bar come cantante. Ovviamente ci sono sempre ragazze che gli stanno intorno.
La scorsa volta sono andata a sentirlo e una ragazza gli si avvicina e inizia a parlargli, ad un certo punto inizia a giocherellare con una ciocca di capelli e gli chiede il numero di telefono, quindi decido di alzarmi e di andare da lei. Mi ignorò letteralmente, pensando che fossi una fan che come lei voleva il suo numero, ma quando Alex si avvicinò a me e mi baciò, decise che era meglio ritirarsi.Dopo ancora qualche minuto di attesa finalmente Alex comparve sulla porta. "Amore! Scusa il ritardo, è da molto che aspetti?" Disse sedendosi difronte a me.
"No no tranquillo."
"Sei pronta per vedere il regalo che ti ho fatto?"
"Non prima che tu veda il mio. Chiudi gli occhi." Mi alzai e glieli coprii con le mani. Feci segno al cameriere di portare la chitarra e di metterla sulla sedia in cui ero seduta prima di alzarmi.
Appena se ne andò spostai le mani, in modo che Alex potesse vedere.
"Oh mamma mia!" Esclamò, "ma come hai fatto? Costava tantissimo." Disse.
"Avevo messo qualcosa da parte e visto che ti era piaciuta così tanto ho deciso dì regalartela."
Mi diede un bacio e andai a sedermi di nuovo al mio posto.
"Ora tocca a me." Disse.
"Sono curiosa! Non potrai mai battere il mio." Gli dissi con aria di sfida.
"Vuoi scommettere?" Uscì una scatola più o meno grande, la quale era adornata con un nastro blu scintillante, la mise sul tavolo e con un dito la spinse verso di me.
"Aprilo." Mi disse.
Tolsi delicatamente il nastro e aprii la scatola.
Dentro c'erano due biglietti aerei per Oxford! Oh mamma mia!!!!
"N-n-n-non ci posso credere! Andremo a Oxford!?"
"Si amore mio. Una vacanze solo per noi due, senza problemi intorno." Ci prendemmo le mani e le stringemmo.
Aveva ragione. Una vacanza ci serviva proprio per eliminare lo stress.a
STAI LEGGENDO
Una ragazza a Parigi 2
RomanceSe avete amato il libro "Una ragazza a Parigi", sicuramente andrete pazzi per il seguito. Elisa torna a Parigi dalla sua grandissima esperienza in Russia. Ha conosciuto persone nuove, ma ora è il momento di tornare alla vita di tutti i giorni nella...