Proposta inaspettata

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"Buongiorno amore." Mi disse Alex guardandomi sbadigliare appena entrata in cucina per fare colazione.
"Buongiorno, cosa c'è da mangiare?"
"Cereali e succo d'arancia."
Ci sedemmo al tavolo e mangiammo.
Finito di fare colazione andai a vestirmi.
"Pronta per un'altra giornata all'inglese?"
"Prontissima."
Aprimmo la porta e uscimmo. Affittammo due biciclette per fare un giro della città.
Ci fermammo in un caffè a prendere due gelati, vaniglia e cioccolato.
Dopo qualche minuto finimmo il gelato e salimmo di nuovo in sella alle biciclette.
"Senti ho una zia qua a Oxford che non vedo da tanto tempo...che ne dici di andare a trovarla?" Mi chiese Alex.
"Certo, mi farebbe molto piacere."

Casa della zia di Alex era un po' lontana, ma la zona era carina, il quartiere era pieno di prati immensi decorati da fiori di vari colori e tipi, alcuni bassi altri alti.
C'erano tante piccole villette, tutte molto graziose. Tra queste quella della zia di Alex si differenziava per le lampadine messe sui cespugli.
Suonammo il campanello e la zia di Alex venne ad aprirci invitandoci ad entrare. Era una donna solare e allegra, molto affettuosa e simpatica.
"Alex e chi è questa adorabile ragazza?" Chiese la signora.
"Lei è Elisa, la mia fidanzata." Le rispose Alex.
"Piacere signora." Le dissi stringendole la mano.
"Oh cara, il piacere è tutto mio! Sono felice che Alex abbia trovato finalmente una ragazza adorabile come te! Ma non chiamarmi signora, chiamami Sarah."
Alex divenne tutto rosso in faccia e devo confessare che anche se un po' in imbarazzo, ero lusingata dalle parole di Sarah.
"E dimmi mia cara che cosa studi?"
"Lingue, alla Sorbonne, voglio diventare un'interprete."
"Oh che fantastica professione! Ho la sensazione che tu sia una ragazza con molte aspettative per il futuro, spero che il mio Alex non ti faccia arrabbiare ahah."
"No, si comporta benissimo."
"Uh devo avere delle sue foto di quando era piccolo! Vado a prenderle!" Si alzò e si diresse verso un cassettone infondo alla stanza.
"No zia non c'è bisogno!" Disse Alex, ma lei aveva già un album pieno di foto in mano.
"Eccolo qui." Disse.
Iniziammo a sfogliare alcune foto, mi colpì una in particolare: c'era un bambino di sei anni, molto probabilmente Alex da piccolo, in braccio ad una donna molto bella, ma aveva il viso stanco...e l'aria sfatta, ma non ostante questo...sorrideva come se niente fosse.
"Chi è questa donna?" Chiesi a Sarah e ad Alex.
"È mia madre..." Mi rispose Alex.
"È bellissima."
"In quella foto Kate non era al meglio..." Mi disse Sarah.
"Come mai?" Chiesi.
"Vieni con me mia cara, voglio sapere cosa ne pensi di una mia ricetta." Disse portandomi in cucina.
"La mamma di Alex ha passato un brutto periodo quando lui era piccolo...praticamente...si drogava, per fortuna l'abbiamo portata in un centro di disintossicazione e ne è uscita giusto in tempo. Kate non riesce ancora a perdonarsi perché si pente di non essere stata per Alex la madre che ogni bambino meraviglioso dovrebbe avere." Mi disse sottovoce Sarah.
"Oh mamma mia, mi dispiace tantissimo, non immaginavo..."
"Tranquilla mia cara, adesso torniamo di là, non vorrei si insospettisca."
Tornammo in salone da Alex, chiudemmo l'album e cambiammo argomento.

"Ciao zia! Grazie di tutto." Disse Alex prendendo la bicicletta.
"Arrivederci ragazzi! E caro, tieniti stretta quella ragazza che è d'oro." Chiuse la porta e ce ne andammo.
Entrammo a casa e ci infilammo sotto le coperte.
"Amore...ti ha raccontato tutto su mia madre vero?" Mi chiese Alex.
"Si..."
"L'importante è che ora sta bene, non voglio più pensare al passato e a ciò che ha passato."
"Fai bene."
"Senti...stavo pensando una cosa."
"Che cosa?"
"È da un po' che ci penso...ma ora ne sono ancora più convinto. Vorresti venire a vivere da me?"
"Da te? A casa tua?"
"Si. Ma se non te la senti lasciamo perdere."
"No no, lo voglio."
"Quindi è un si?"
"Si ahaha."
Mi diede un bacio sulle labbra e ci addormentammo.
Era un grande passo da compiere...ma ero pronta a portarlo a termine.

Una ragazza a Parigi 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora