-Orange-

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-"Wow" disse con gli occhi ancora chiusi, per poi socchiuderli lentamente.

-"Oh andiamo Matt, volevo dimostrarti un po' d'affetto" - misi un finto broncio voltandogli le spalle.

Subito si avvicinò avvolgendomi il bacino con le sue braccia,

-"Ci sei riuscita" mugugnó strofinado il suo naso sulla mia guancia, riuscivo a sentire il suo caldo respiro sopra la mia pelle.

D'un tratto spuntó Cameron,

-"Ragazzi, mi dovete aiutare, vi prego" - sembrava agitato.

Ma, da dove era spuntato fuori quel ragazzo?

Matt e io ci guardammo, non capendo cosa mai potesse volere da noi.

-"Vi spiego dopo, seguitemi" ci incitó con la mano a seguirlo.

Uscimmo da scuola e andammo a casa sua.

-"Che c'è Dallas?" chiese ansiosamente Matt togliendosi la giacca e appoggiandola sopra il divano.

-"Ecco vedete....se tipo qualche giorno fa mi fossi incontrato con Erin, la mia ex, e...si ecco, l'avessi invitata a casa mia e..ci fossi finito a letto?" sputó tutto d'un fiato "inconsciamente però" continuò, grattandosi la nuca.

Subito sbarrai gli occhi, sapevo benissimo come avrebbe reagito Lia se lo avesse saputo, la conoscevo troppo bene: avrebbe cominciato ad autocommiserarsi e a sussurrarsi che "non è abbastanza" e che "fa schifo" e bla bla bla;

-"Quanto coglione sei da uno a dieci?" disse Matt dandogli una pacca sulla spalla e ridendo.

-"100..." bisbigliai tenendomi la fronte con la mano, dio che casino.

-"Dai ragazzi, ho davvero bisogno del vostro aiuto...secondo voi dovrei dirlo a Lia?" chiese quasi disperato

-"Assolutamente no" rispondemmo all'unisono Matt e io.

-"Ah..quindi se dovessi tradirmi non me lo diresti, eh?....Ah no aspetta, l'hai già fatto" continuai ironicamente guardando il biondo.

Matt sbuffó e fece spallucce.

-"Non cominciate a litigare, aiutatemi piuttosto" si intromise Cameron

-"Non so cosa dirti Cam, se glielo dirai la perderai, di sicuro" suggerì Matt

-"Diglielo...fidati, non la prenderà bene, ma almeno avrai la coscienza pulita" continuai io.

Cameron continuava a girare per tutta la casa, mi stava mettendo ansia.

-"Ti vuoi calmare?!" ringhiai

Passai il pomeriggio ad aiutare Cam a calmarsi e a trovare una soluzione...da sola ovviamente, Matt se ne era andato per sbrigare delle faccende personali.

***

-"Ah..casa dolce casa.." dissi a bassa voce una volta varcata la porta d'entrata.

Mi diressi in cucina per un bicchiere d'acqua; mamma aveva lasciato un post-it attaccato al frigo:
"Ci vediamo domani mattina tesoro, sogni d'oro, xx"

Dopodiché mi rinchiusi in camera, passando prima per la stanza di Sam, tanto per vedere come stava.

Misi le cuffiette e mi abbandonai, distesa sul letto.

Nonostante fossero quasi le 20 di sera, fuori era ancora chiaro, così decisi di fare una delle mie solite stronzate: salire sul tetto per godermi fino alla fine il tramonto.

Con me portai solamente il mio fidato iPod e il mio diario, su cui ero solita scrivere tutto ciò che mi passava per la mente.

Dopo soli 10 minuti il sole cominciò a calare,

da lì in poi cominciai a fare pensieri su tutto e tutti, e a farmi i classici 'viaggioni' da adolescente, ero inarrestabile.

Stavo seriamente prendendo in considerazione l'idea di parlare con mia madre e convincerla a cambiare città; magari era quello di cui avevo bisogno, forse dovevo ricominciare tutto daccapo e abbandonarmi il passato alle spalle.

I miei pensieri furono bruscamente interrotti da una voce maschile, che ormai conoscevo fin troppo bene:

-"Non hai paura di cadere?"

-"Nash..cosa ci fai qui?" dissi cercando di essere il più seria possibile.

-"Volevo chiederti scusa per le minacce di stamattina...Non voglio fare nulla a Matt, e nemmeno a te" - si sedette di fianco a me.

-"Bravo" mi limitai a rispondergli

-"Alexis, sono serio, ti sto chiedendo scusa sinceramente, i pugni me li sono meritati tutti, fino all'ultimo" disse afferrandomi per l'avambraccio e guardandomi dritta negli occhi.

Con la poca luce rimasta i suoi occhi brillavano ancor di più.

-"Matt è un ragazzo fortunato" disse per poi allentare la presa e girarsi a guardare il tramonto.

Un sorriso si fece largo sul mio viso.

Passai tutta la serata a chiacchierare con Nash.

-"[...]e cosi le ho chiesto se voleva venire al ballo con me e...mi ha riso in faccia, è stato il momento più imbarazzante della mia vita, giuro" si confessò Nash accennando un sorriso e abbassando la testa per la vergogna.

I nostri discorsi sul Liceo vennero interrotti dal suono del campanello:

-"Torno subito, vado a vedere chi è" dissi alzandomi e scendendo dal tetto.

Passai per la mia camera, per scendere le scale e arrivare in salotto, spalancai la porta d'entrata.

Impallidii non appena vidi Kenny, il mio ex, con la mano appoggiata allo stipite della porta,

-"Ehy, chi si vede" disse facendomi l'occhiolino

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Buona seraaa e buona lettura!
*spero di aggiornare domani -sera-*
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Ashtrays and Heartbreaks - Matthew EspinosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora