-Cry-

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-"Ehy tutto ok?" mi fermò Sam una volta uscita dal bagno.

Notò subito che avevo pianto.

-"Tranquilla, tua madre non c'è, è entrata da Armani" mi rassicuró.

-"Perché Matt mi tratta come se fossi una nullità per lui?" singhiozzai arrivando subito al punto.

Senza proferire parola Sam si avvicinó abbracciandomi e stringendomi forte.

-"Sai come la penso, per me rimane uno stronzo" bisbiglió accarezzandomi i capelli.

E forse lo era davvero, era davvero uno stronzo menefreghista.

-"Non pensarci, goditi la giornata, a proposito ti va un gelato?" propose.

Mi asciugai l'ultima lacrima che mi rigó il viso e accettai 'l'invito'.

Ci fermammo nella prima gelateria che trovammo all'interno del centro commerciale.

***
-"Fossi in te lo mollerei" disse Sam cominciando a mordere il cono.

Lo guardai stranita, perché mai avrei dovuto mollarlo? Per una stronzata del genere?

-"Perché dovrei mollarlo? È un semplice litigio, non è il primo e certamente non sarà l'ultimo"  replicai innervosita.

-"Non è il litigio in sé il problema, ma è come ti tratta" affermò, "fossi in te non mi farei mettere i piedi in testa da quel biondino stronzetto" disse.

L'atmosfera si stava scaldando, ero pronta a litigare, stavo solo aspettando la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso.

Notando che ero palesemente innervosita Sam cercò di calmare le acque:
-"Comunque...dove andremo quest'estate in vacanza?"

-"Miami molto probabilmente, mia madre ed io andiamo sempre lì per 3 settimane circa" risposi con la calma più assoluta.

Continuammo a parlare per molto tempo.

Andavo d'accordo con Sam, anche se il più delle volte finivo col litigarci.
-"Guarda chi c'è" disse il moro ad un certo punto indicando qualcuno alle mie spalle.

Non appena mi voltai vidi Nate, l'amico di Sam, cominciare a sbracciarsi per salutarci.

-"Sì l'ho incontrato anche prima da H&M...." iniziai, "....carino come ragazzo" conclusi

Sam si bloccò, lanciandomi uno sguardo ambiguo, aveva qualcosa in mente.

-"Nate!" urlò facendo segno a Nate di raggiungerci al tavolo della gelateria.
-"Dio quanto ti odio" bisbigliai fulminandolo con lo sguardo.

Perché cavolo voleva peggiorare la situazione tra me e Matt?

-"Hai bisogno di conoscere gente nuova....ehi Nate! Come va fratello?" disse Sam cambiando discorso.

-"Ehi Sam...ah, ciao Alexis" rispose sorridendomi.

Una volta allontanati dalla gelateria andammo tutti e tre per negozi per un bel po' di tempo.

Dopodiché, dopo aver salutato Nate ed essere ritornati da mia madre, tornammo a casa, ordinando delle pizze per cena.

***
-"Di questo passo mi scompariranno gli addominali" si lamentó Sam toccandosi la pancia e sbuffando.

-"Beh gente, io vado un po' in camera, devo finire di studiare biologia, ci si vede domani!" dissi alzandomi dalla tavola.

Salutai Sam e mia madre con un bacio sulla fronte e mi precipitai in camera.

In realtà non avevo nulla da studiare, avevo solamente voglia di stare un po' da sola, a pensare ai fatti miei.

Stavo navigando un po' su Facebook, sbirciando i vari profili dei ragazzi che venivano a scuola con me, quando Lia mi scrisse in chat:

Lia- Oh vai a letto disgraziata, che è tardi

Io- Torna da Cam, non disturbarmi

Lia- Ci andrei, se solo non fosse già con un'altra ragazza

Io- Corna? - scrissi ironicamente facendomi scappare una risata.

Lia non rispose più, e andó offline.

Cosa le era preso?

D'altronde stavo solo scherzando. Cristo.

***
Tra Facebook, Twitter, Tumblr e Instagram, si erano fatte le 2 di notte.

Per quanto avessi sonno non riuscivo a staccarmi da quei social network maledetti.
Erano come droga.

-"Non dovresti stare così attaccata allo schermo, ti rovini solo la vista" - una voce maschile ruppe il silenzio che fino a pochi secondi fa regnava in camera mia.

Mi staccai dal computer alzando lo sguardo e sbattendo le palpebre un paio di volte per mettere a fuoco.

Una figura scura sostava di fronte al mio letto.

Lo osservai per qualche secondo,e
solo quando guardai le scarpe lo riconobbi.

Matt.

-"I tuoi genitori non ti hanno insegnato a bussare? O a entrare dalla porta come le persone normali?" chiesi spegnendo il pc.

-"Sì ma..entrare dalla finestra mi piace di più" rispose, per poi buttarsi sul letto e stendersi di fianco a me.

-"Cosa ci fai qui?" chiesi perplessa.

Insomma, fino a poche ore fa non mi calcolava nemmeno.

-"Mi mancavi, e così ho pensato di venire a fare un giro"

-"Ti manco solo quando ti fa comodo però" risposi scazzata.

-"Cos'hai?" chiese facendo il finto tonto e accarezzandomi la coscia.

-"Sei serio? Oggi non mi hai cagata nemmeno per due minuti, e adesso invece vieni qui, a fare il carino, come se non fosse successo niente, mi prendi in giro?" risposi, scostando la sua mano.

-"Scusami, non era giornata"

-"Sì, bravo" bisbigliai "ora te ne puoi andare? Domani c'è scuola, e voglio dormire" conclusi, infilandomi sotto le coperte e voltandomi dal lato opposto rispetto a Matt.

Dopo un po' sentii le lenzuola alzarsi e riabbassarsi nuovamente.

Una mano mi avvolse il fianco,
-"Posso dormire qui?" disse a bassa voce.

-"Matt..." cominciai.

-"Dai Alexis, non occupo tanto spazio" mi interruppe, "mi faccio piccolo, se vuoi".

Non risposi e mi voltai verso di lui, concedendogli un piccolo bacio sulla bocca.

Lui sorrise, appoggiando la sua testa sull'incavo del mio collo, solleticandomi quest'ultimo col suo ciuffo biondo.

***

Scusate tantissimo per il ritardo ma ho avuto un imprevisto col Wi-Fi,
detto questo, buona lettura!
Non dimenticate di votare il capitolo e commentarlo c:

Ashtrays and Heartbreaks - Matthew EspinosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora