-High-

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Non degnandolo di una risposta, Matt si alzò dal letto mettendo la sua figura imponente di fronte a me e alzandomi il mento con due dita,

-"Quando vorrai chiarire questa situazione avvertimi, notte" disse, per poi rimettersi la maglietta e uscire dalla stanza.

Non era mai stato più serio di così prima d'ora.

Solo dopo un po' realizzai come mi ero comportata con Matt, ma ormai era troppo tardi, se ne era già andato.

Tirai un lungo sospiro strofinandomi gli occhi e andando in bagno per struccarmi.

Misi il mio adorato pigiama e mi infilai sotto le coperte, senza nemmeno controllare un'ultima volta il telefono.

***
-"Alexis alzati! Farai tardi a scuola!"
La voce di mia madre rimbombó per tutta la casa.

Mugugnai qualcosa e andai a prepararmi.

-"Mmhh che buon odorino" dissi chiudendomi la felpa bordeaux che decisi di indossare quella mattina.

-"Ho fatto il bacon grazie all'aiuto di Sam!" disse entusiasta mia madre.

Mi girai verso Sam che mimó con la bocca un "Fanno schifo", risi per poi sedermi al tavolo e fare colazione.

-"Oggi Sam ed io andiamo al centro commerciale a fare un po' di shopping, gli servono delle felpe nuove, vuoi venire con noi?" propose mia madre.

Ci pensai su un attimo per poi fare spallucce seguite da un cenno con la testa e un sorriso alquanto forzato.

D'altronde Lia era con Cameron, Nash non mi rispondeva da ieri sera, e Matt era arrabbiato con me, cos'altro avevo da fare?

Presi lo zaino e il cellulare e andai a scuola.

Terminate le cinque estenuanti ore di scuola, uscii, ritrovandomi mia madre fuori, ad aspettarmi, appoggiata alla sua macchina.

-"Andiamo subito, mangeremo qualcosa al centro commerciale" disse salutandomi con un bacio sulla fronte,
quanto la odiavo quando faceva così davanti a tutti.
-"Aspettiamo Sam e poi si va" concluse.

Finalmente, dopo una decina di minuti, il moro uscì.
Salimmo tutti e tre in macchina e partimmo.

****
-"Ommioddio Ma'! Guarda la!" sbraitai indicando il negozio di Burberry con il dito.

Anche se non mi piaceva vestirmi di marca, adoravo sbirciare i negozi delle grandi firme, mi sembrava di entrare in paradiso.

-"Tranquilla tesoro, dopo ci andiamo! Prima peró andiamo da H&M per Sam" finì.

***
-"Come mi sta?" chiese Sam uscendo dal camerino, e 'sfoggiando' la sua nuova felpa color verde militare.
-"Malissimo" sputai fuori con molta nonchalance.

Mia madre mi lanciò un'occhiataccia per poi dire:
-"Non ascoltarla! Ti sta benissimo tesoro! Provati anche quella blu!"

-"Mentre voi siete qua io vado a fare un giro nel reparto delle ragazze" avvisai alzando la voce.

Ovviamente mia madre non mi calcoló nemmeno mezzo secondo, e così decisi di staccarmi da loro, andando per i fatti miei.

Girovagavo per le corsie del negozio, quando una gonna in pizzo bianca attiró la mia attenzione.
Mi avvicinai di più per poterla osservare meglio e sentirne il tessuto.

-"Ti starebbe bene" - disse una voce maschile.

Alzai lo sguardo staccandolo dalla gonna e posandolo su di un ragazzo,
ma non era un ragazzo qualsiasi, era Nate.

-"E-ehm, oh b-beh grazie" balbettai.

-"Provala" mi esortó prendendola in mano e consegnandomela.

Fummo interrotti da uno stridio di una ragazza dai capelli color biondo platino che corse in contro a Nate;
-"Guarda!! Quanto carina sono?" urlò la ragazza mostrando una maglietta praticamente trasparente.

Dopodiché si aggrappó al braccio di Nate,
doveva essere la sua ragazza, immagino.

-"E questa chi è?" disse con voce stridula.

Mi stava già antipatica.

-"È una mia amica, si chiama Alexis" rispose Nate.

Un momento, si ricordava il mio nome?
E da quando ero sua amica?

La bionda mi squadró dalla testa ai piedi, cosa aveva da guardare?

-"Beh io ti aspetto in cassa, raggiungimi presto, ciao Alexis" disse la bionda salutandomi con aria di superiorità.

Stronza.

-"Devi scusarla, non lo fa apposta ad essere così" disse Nate accennando un sorriso.

-"È la tua ragazza?" chiesi curiosa.

-"Chi? Lei? No no, Karin ed io siamo solo amici" rispose un tantino imbarazzato.

Il mio iPhone cominciò a squillare insistentemente,
-"Rispondi pure, nessun problema" disse

Sfilai dalla borsa il dispositivo:
"4 Chiamate Perse da: Matthew"

Cosa voleva?
Non dovevo essere io a farmi viva per prima?
Magari è successo qualcosa di grave - pensai

-"Ehm scusa ma..devo chiamare una persona, è urgente" dissi con un po' di timore nella voce.

-"Certo fa pure, io vado, ci si vede Alexis... salutami Sam" concluse tornando dalla bionda.

Per evitare che mia madre sentisse la chiamata mi rinchiusi in un camerino, fingendo di provare qualche indumento.

Digitai il numero di Matt, che ormai conoscevo a memoria, e lo chiamai:

M-"Pronto?"
A-"Cosa è successo? Perché mi hai chiamato così tante volte? È successo qualcosa? Hai fatto un incidente? Rispondi cristo santo!"
M-"Calmati ragazzina, mi serviva un'informazione, ma ho già risolto tutto grazie a Nash, tranquilla non ti agitare"

Feci un lungo e profondo respiro, cercando di tranquillizzarmi.

M-"Comunque la gonna di prima potevi provartela"

A quelle parole riemersi dal camerino inziandomi a guardare intorno alla ricerca del biondo.

Non ci impiegai molto tempo visto che era esattamente di fianco a me, appoggiato alla parete accanto al camerino in cui mi trovavo.

-"Dio, Matt!" ringhiai andandogli in contro e abbracciandolo.

Il mio gesto fece rimanere perplesso Matt, che nemmeno ricambió l'abbraccio.

-"Wo, mantieni le distanze, non montarti la testa, ero solamente di passaggio e ti ho vista, tutto qui" si chiarí sistemandosi il ciuffo.

-"Ah.." replicai con un tono deluso e allontanandomi dal suo petto.

Ho capito che era arrabbiato con me, ma perché doveva per forza trattarmi così?

-"Beh..allora ciao.." conclusi per poi girarmi e tornare da mia madre e Sam.

-"Aspetta Alexis" - Matt richiamò la mia attenzione facendomi rigirare, "l'altra sera ho lasciato il caricabatterie da te, ricordati di portarmelo domani a scuola, grazie" finì, per poi uscire dal negozio come se niente fosse.

Ci rimasi talmente di merda che mi fiondai nel primo bagno che trovai e crollai in lacrime.
Ero molto sensibile, e tendevo a piangere per qualsiasi sciocchezza.

Se il vero scopo di Matt era quello di trattarmi come l'avevo trattato io e di farmi soffrire come un cane, ci stava riuscendo, alla grande anche.

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Ta daaa, non dimenticate di votare il capitolo e di seguirmi *se vi va* c:
Buona lettura!

Ashtrays and Heartbreaks - Matthew EspinosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora