-L'inizio della fine-

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Il rumore della sveglia mi penetrò fino al cervello, dio che fastidio.

Mi svegliai bruscamente e con mala voglia; perché diavolo avevo ancora la sveglia puntata alle 5.45 del mattino anche il 1° Gennaio del 2015?

Ah già, ora ricordo, con tutta la confusione e la frenesia dell'ultimo dell'anno mi sono scordata di disattivarla.

Come si fa ad essere così stupidi?

Beh ma aspettate, lasciatemi presentare:

Mi chiamo Alexis, ho 16 anni, originaria della Virginia mi sono trasferita in California una settimana fa circa, sapete com'è, mamma non era contenta del lavoro e bla bla bla

I miei genitori sono divorziati da quasi 3 anni ormai.

Niente fratelli, niente sorelle. Figlia unica.

Ah tra 1 settimana inizierò la scuola qui, in California, spero di conoscere persone simpatiche tanto quanto quelle della Virginia. Ah santo cielo, cosa darei per tornare dai miei vecchi amici, mi mancano così tanto.

Non riuscendo a riprendere sonno mi alzai definitivamente dal letto e strisciando i piedi andai in bagno per fare pipì.

Mi sedetti sul water con i gomiti appoggiati alle ginocchia e le mani in testa. Mi sentivo come se nella mia mente si stesse scatenando la 3° Guerra Mondiale.

sapevo che avrei dovuto prendere una (o forse due) aspirine per il mal di testa, ma indovinate un po'? In casa non ne avevo nemmeno mezza, mia madre se le era portate via tutte -che brava mamma, eh?-

Ah, lei sarebbe tornata tra due settimane, era andata via per lavoro.

Da brava mamma premurosa mi ha lasciato a casa da sola senza cibo,con una decina di pizze surgelate e senza aspirine, wow, complimenti, davvero.

Una volta uscita dal bagno il mio cellulare cominció a squillare

Tastai ogni angolo della mia stanza in cerca di quest'ultimo

Alla fine scoprii che era sotto il letto, lo presi tirando via la polvere che vi era sopra e guardai il display: Numero sconosciuto.

Solitamente non rispondevo ai numeri sconosciuti, avevo paura che fosse qualche maniaco o peggio.

Decisi di rispondere perché...Perché niente, c'est la vie.

-"Pronto?" dissi decisa

-"Alexis?" rispose una voce maschile

-"Si sono io, chi parla?" chiesi incuriosita

-"Sono il ragazzo di ieri sera-"

lo fermai subito

-"Come prego? Il ragazzo di ieri sera?"

-"Ah non ti ricordi di me?" disse ridendo

-"Strano, perché io di te mi ricordo benissimo hahah" proseguì sghignazzando
-"Scusa ma chi sei? Non ho ancora afferrato il tuo nome" risposi innervosita

-"Tranquilla, non è importante il mio nome, ci rivedremo presto, comunque volevo solo avvertirti che il tuo portafoglio era rimasto a casa mia; l'ho dato alla tua amica con i capelli rossi, non ringraziarmi" disse chiudendo la chiamata

-"Il mio portafoglio? Pronto? Pronto???" sbraitai contro il telefono

Corsi subito in salotto, verso la mia borsa.

Effettivamente il mio portafoglio non c'era.

Bah che strano

Ripensai a quello che mi aveva detto

Ashtrays and Heartbreaks - Matthew EspinosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora