-La grande festa di Carter Reynolds-

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-"Pronta per stasera?" Mi chiese Lia lanciandomi addosso uno dei suoi vestiti stra corti color blu elettrico.

-"Scordatelo, non mi metterò mai una cosa del genere" dissi scuotendo la testa

-"E perché mai scusa?"
-"Lia, stiamo andando ad una festa, non in tangenziale"
-"Suvvia Alex, non essere così melodrammatica, lo sai benissimo anche te che il 97% delle ragazze che stasera verranno alla festa verranno vestite così" disse guardandomi.

-"O peggio" continuò.

Dopo aver svuotato mezzo armadio si rigiró verso di me, incrociò le braccia e mi disse:

-"Poi dai, dobbiamo fare colpo stasera, assolutamente"
-"Si ma..su chi?" chiesi

-"Come su chi? Tu su Matt, ed io su Carter Reynolds, mi sembra ovvio"
-"e chi sarebbe questo Carter?" Chiesi, mettendo via un po' di vestiti
-"Mah nessuno, solamente il proprietario della casa in cui fanno la festa" disse con estrema tranquillità
-"Punti in alto eh Lia? Comunque tranquilla, ti aiuterò, io non voglio fare colpo su nessuno stasera, niente Matt, niente ragazzi, voglio solo andare là e divertirmi, come una normale sedicenne"

-"Sì certo Alex, dici sempre così" disse Lia guardandomi con uno sguardo alquanto provocante

-"dai vaffanculo Lia" dissi lanciandole un cuscino addosso e ridendo.

Ore 16.40, intanto Lia se n'era andata, anche lei doveva prepararsi.

Tra meno di 5 ore sarei dovuta andare alla festa e non sapevo ancora come vestirmi, come truccarmi, e come comportarmi una volta arrivata.

Le solite paranoie da ragazza insomma.

-Ah che Dio mi aiuti- pensai mettendo le mani sui fianchi

Decisi di andare a lavarmi, tanto per cominciare.

Una bella doccia calda mi avrebbe sicuramente schiarito le idee.

Una volta terminato di farmi la doccia mi misi l'accappatoio e mi piazzai davanti l'armadio aprendolo:

-"E che cavolo, perché non ho mai nulla da mettermi? che fastidio" bisbigliai tra me e me.

La verità era che avevo l'armadio pieno e ricolmo di vestiti, tutti molto costosi

In fatto di abbigliamento con mia madre non si discuteva, voleva che mi vestissi sempre alla moda,non voleva che fossi "una stracciona" come era suo solito dirmi.

Iniziai con la prima anta:

Tirai fuori tutti i vestiti e Iniziai a "sfogliarli" uno ad uno, come se fossero pagine di un libro.

Ne trovai uno che mi colpì:

era abbastanza corto -livello metà coscia-, senza spalline, bianco con dei ricami in pizzo nero alla fine e con molti brillantini nella zona petto.

Dio se mi piaceva.

Assieme ci abbinai dei semplici tacchi neri. Sapevo già che a fine serata avrei avuto -per colpa di quest'ultimi- un male immondo alla schiena e ai piedi; odiavo portare i tacchi, ma per questa sera li avrei indossati lo stesso, non potevo andare la in vans o converse, no?

Ore 19.47.

Bene, la festa sarebbe cominciata alle 22 circa.

Bene, avevo esattamente 2 ore e 53 minuti per prepararmi.

Per me erano poche per vestirmi, truccarmi e tutto, senza contare poi che ancora dovevo mangiare.

Sfidai la sorte e iniziai a prepararmi

Ashtrays and Heartbreaks - Matthew EspinosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora