-DNA-

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-"Comunque mi spiace molto aver sparso quelle voci su di te Alex.."- disse Lia prendendomi in disparte.

Non ebbe nemmeno il coraggio di guardarmi negli occhi mentre mi parlava.

-"Probabilmente non riuscirò mai a comprendere il perché tu lo abbia fatto, sappi solo che tutta la fiducia che avevo riposto in te non esiste più"- risposi freddamente -"...ah non chiamarmi Alex, non siamo più amiche, siamo solo conoscenti, ricordatelo"- conclusi per poi dirigermi verso Ashton.

-"Ben arrivata bellezza!"- urló Ashton piazzandomi in mano una birra e ammiccando un sorrisetto.

-"Quante volte t'ho detto di non chiamarmi bellezza?!"- sbraitai -"..e cos'è questa?.."- chiesi retoricamente fissando la birra -"mi serve qualcosa di più forte per affrontare la serata"- lamentai.

Questo era il ciclo.
Di sicuro.

Ashton roteò gli occhi -"maledetta quella volta che ti ho invitato"- sussurró trattenendosi -"la vedi quella stanza laggiù? è la cucina, la ci sono tutti gli alcolici che vuoi, fa pure come se fossi a casa tua"- concluse cercando di essere il più gentile possibile.

-"Questa allora la prendo io se non ti dispiace"- si intromise Sam sfilandomi la birra dalla mano e dirigendosi verso la console.

Di Nate non vi era nemmeno l'ombra, forse aveva cambiato idea; Nash invece non appena arrivati si fiondò in pista a ballare per poi raggiungere Sam dopo una ventina di minuti.

Dopo un'oretta buona Lia, sentendosi -probabilmente- a disagio e in soggezione decise di andarsene senza avvertire nessuno; dalla cucina la vidi alzarsi dal divano e uscire dalla casa.
Non la raggiunsi nemmeno per andarla a salutare, la sua presenza ormai non mi faceva più né caldo né freddo.
Indifferenza totale.

Me ne stavo tutta buona e tranquilla a bere il mio whisky, appoggiata allo stipite della porta della cucina, quando d'un tratto vidi un ragazzo biondo solcare la porta d'entrata; jeans bianchi, Nike e giacca in jeans senza alcuna maglietta sotto: era Matt.

Non appena entrò salutò Ashton e molti altri ragazzi con moltissima nonchalance.

-doveva conoscere molte persone qui, scontato- pensai.

Notai anche che un gruppo di ragazze che stavano ballando cominciarono a fissarlo e a ballare ancora più "oscenamente" per farsi notare e tentare un approccio.

Sbuffai e rendendomi conto che il mio bicchiere era vuoto mi voltai per riempirlo nuovamente.

-"Da quando bevi quello schifo?"- chiese Sam prendendo un tovagliolo per asciugarsi il sudore.
-"Da quando non sta più con me"- si intromise Matt entrando in cucina e poggiando i gomiti sopra il tavolo.
-"Dio ragazzi sto morendo di caldo - voi non avete caldo??"- si lamentò Sam togliendosi la maglietta e tornando in salotto stavolta per ballare.

-"Vacci piano con quella roba"- disse Matt vedendo il bicchiere pieno.
-"Bla bla bla, ecco cosa sento"- risposi infastidita, l'alcol stava già cominciando a fare il suo dovere.
Senza proferire parola Matt sorrise, si "alzò" togliendo i gomiti dal tavolo, si avvicinò e prendendomi per il mento sussurrò un "Sei sempre la solita Alexis" per poi prendersi una birra e uscire dalla stanza.

Inutile dire che in quel momento il mio cervello andò letteralmente a puttane.
Bastò quella frase per far riaffiorare tutti i momenti belli e le nottate passate con lui.

-"Ohh Alexis"
-"Oohhhh ci sei??"- mi urlò contro Ashton schioccando le dita un paio di volte
-"S-sì scusami mi ero un attimo persa fra i miei pensieri"- balbettai.
-"Ah tranquilla se vuoi puoi ritornarci, sono qui solo per avvertirti che il tuo amico è parecchio andato"- mi informò puntando il dito contro Sam.
-"Oh Gesù"- sbuffai mettendomi una mano in fronte dopo aver visto Sam disteso in mezzo al salotto -quasi- svenuto

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 03, 2017 ⏰

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Ashtrays and Heartbreaks - Matthew EspinosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora