La cena

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SECONDA PARTE

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SECONDA PARTE

I want to hide the truth
(𝑉𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑜𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑣𝑒𝑟𝑖𝑡𝑎̀)
I want to shelter you
(𝑉𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑡𝑒𝑔𝑔𝑒𝑟𝑡𝑖)
But with the beast inside
(𝑀𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑎 𝑏𝑒𝑠𝑡𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑚𝑒)
There's nowhere we can hide
(𝑁𝑜𝑛 𝑐'𝑒̀ 𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑜𝑛𝑑𝑒𝑟𝑠𝑖)

No matter what we breed
(𝐼𝑛𝑑𝑖𝑝𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑠𝑡𝑖𝑟𝑝𝑒)
We still are made of greed
(𝑆𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑎𝑣𝑖𝑑𝑖𝑡𝑎́)
This is my kingdom come
(𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑒́ 𝑙𝑎 𝑣𝑒𝑛𝑢𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑟𝑒𝑔𝑛𝑜)
This is my kingdom come
(𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑒́ 𝑙𝑎 𝑣𝑒𝑛𝑢𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑟𝑒𝑔𝑛𝑜)

Dᴇᴍᴏɴs- Iᴍᴀɢɪɴᴇ Dʀᴀɢᴏɴs

INEJQuando quella mattina si era svegliata ed era scesa in cucina per fare colazione con i suoi amici, aveva scoperto che, durante la notte, era arrivata una lettera per lei

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INEJ
Quando quella mattina si era svegliata ed era scesa in cucina per fare colazione con i suoi amici, aveva scoperto che, durante la notte, era arrivata una lettera per lei. Aprì velocemente la busta per trovare un semplice bigliettino di carta con su scritto "alle 7 campane" con la calligrafia rapida e frettolosa di Kaz.
Così, per tutto il giorno, aveva aspettato impazientemente l'orario indicato per recarsi allo Slat.
Arrivate le sette, salutò Jesper e Wylan ed uscì di casa dirigendosi al club.
Una volta arrivata lì salì abilmente sul tetto e scassinò la finestra della camera di Kaz.
<<Benvenuta Spettro>> gracchiò lui.
Inej salutò il ragazzo a sua volta e notò, dietro di lui, una tavola apparecchiata per due, una candela accesa al centro di essa.
<< e questo?>> chiese lei mentre un grande sorriso faceva breccia sul suo volto.
<< se non ricordo male ti dovevo una cena. E delle scuse>> mormorò con un filo di voce a malapena udibile. Inej sapeva quanto fosse difficile per Kaz tutto quello e si ritrovò ad essere stupita da quando lui si stesse dando da fare per far si che ciò che c'era tra loro funzionasse, qualsiasi cosa fosse. Cos'erano adesso loro due? Fidanzati? Non ne avevano ancora parlato. Semplicemente erano Kaz e Inej, e questo bastava, almeno per adesso.
<<Sai, noi Suli non abbiamo una parola per dire "scusa". Diciamo mati en sheva yelu. In kerch: quest'azione non avrà eco. È meglio delle scuse, è una promessa che l'azione in questione non si ripeterà>>
<< Adesso si che ti riconosco. Mi sembrava strano che ancora non recitassi nessuna delle tue stupidaggini in Suli>>
Inej sospirò. << a me sembrava strano che fossi talmente gentile con me>>
<<tch>> sbuffò lui <<allora, mangiamo>>
<<certo>> rispose Inej raggiungendo il tavolo.

KAZ
Kaz Brekker.
Uno dei bastardi del barile della peggior spese. Le leggende sul suo conto sono molte ma tutte dicono le stesse cose su di lui: è un ragazzo spietato, sadico, assetato di vendetta.
Leader del barile e del clan degli scarti.
E del tutto terorizzato alla sola idea di poter mandare all'aria ogni cosa.
Ma, quando Inej guardò i piatti posati sul tavolo e sul suo volto si fece largo un sorriso, tutte le preoccupazioni che  fin'ora si erano annidate spietatamente dentro di lui sembrarono futili agli occhi del ragazzo.
<< cucina Suli>> esclamò.
<< già. Sai, in un ristorante qui vicino dove c'è una cuoca Suli... Ho pensato di farmi insegnare qualcosa >>
Inej sgranò gli occhi.
<<Lo hai fatto tu questo? >> disse per poi sedersi a tavola e assaggiare rapidamente il cibo che aveva del piatto.
L'espressione che seguì avrebbe voluto far sprofondare Kaz in qualche remoto abisso.
<< È pessimo, vero? >> chiese soffocando una risata.
<< Kaz, tu ci hai messo lo zucchero o il sale? >> domandò lei.
<< ecco, sono così simili. Potrei averli confusi>>
Inej scoppiò a ridere.
<< non devi mangiarlo se non ti piace>>
<< invece lo mangerò tutto. Perché sei stato tu a farlo. >>
<< chiaro. Ed io prometto che domani ti porterò a mangiare in quel ristorante Suli >> disse sorprendendosi di se stesso.
<< ci sto>> esclamò lei.
Kaz prese un boccone di ciò che aveva cucinato << hai ragione, è immangiabile>> mormorò.
Eppure lei finì il piatto e, l'espressione che nasceva sul suo volto ad ogni boccone, il modo in cui tentava invano di nascondere la smorfia di disgusto, era finito per strappare a Kaz l'ennesima risata della giornata. Chissà cosa avrebbero detto i membri degli Scarti se lo avessero visto così. Probabilmente non lo avrebbero riconosciuto. O avrebbero pensato che fosse stato impossessato da qualche fantasma.
Eppure non gli importava. Nulla gli importava oltre la giovane Suli seduta sorridente dinanzi a lui.

INEJ
Kaz Brekker che la invitava a cena per scusarsi e le preparava cibo Suli.
Per un attimo Inej si chiese se fosse del tutto sveglia o sé per caso stesse sognando. Si era pizzicata con forza l'avambraccio. Era sveglia. E quello dinanzi a lei era senza ombra di dubbio Kaz Brekker. Non qualcuno che aveva preso il suo posto.
Il suo cuore quasi perse un battito.
Quella fu una delle serate più insolite e divertenti della sua vita. I due chiacchierarono allegramente tra loro e la ragazza si ritrovò più di una volta a perdersi negli occhi color nocciola di lui che, al lume di candela, assumevano strane sfumature dorate.
E forse, fu proprio allora, che Inej capì di essere fregata, di non avere più scampo: era finita per innamorarsi di Kaz Brekker.

Demons ~Kanej~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora