Viaggio verso casa

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TERZA PARTE

When you feel my heat
(𝑄𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑖𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑐𝑎𝑙𝑜𝑟𝑒)
Look into my eyes
(𝐺𝑢𝑎𝑟𝑑𝑎𝑚𝑖 𝑛𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑐𝑐ℎ𝑖)
It's where my demons hide
(𝐸' 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑖 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑑𝑒𝑚𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜)
It's where my demons hide
(𝐸' 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑖 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑑𝑒𝑚𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜)
Don't get too close
(𝑁𝑜𝑛 𝑎𝑣𝑣𝑖𝑐𝑖𝑛𝑎𝑟𝑡𝑖 𝑡𝑟𝑜𝑝𝑝𝑜)
It's dark inside
(𝐸' 𝑠𝑐𝑢𝑟𝑜 𝑙𝑖' 𝑑𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜)
It's where my demons hide
(𝐸' 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑖 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑑𝑒𝑚𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜)
It's where my demons hide
(𝐸' 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑖 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑑𝑒𝑚𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜)
At the curtain's call
(𝐴𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑙𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑖𝑝𝑎𝑟𝑖𝑜)
It's the last of all
(𝑒́ 𝑙'𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑜 𝑑𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖)
When the lights fade out
(𝑙𝑒 𝑙𝑢𝑐𝑖 𝑠𝑖 𝑠𝑝𝑒𝑛𝑔𝑜𝑛𝑜)
All the sinners crawl
(𝐸 𝑖 𝑝𝑒𝑐𝑐𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑠𝑡𝑟𝑖𝑠𝑐𝑖𝑎𝑛𝑜)
So they dug your grave
(𝑄𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑡𝑖 𝑠𝑐𝑎𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎)
And the masquerade
(𝐸 𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑠𝑐ℎ𝑒𝑟𝑎𝑡𝑎)
Will come calling out
(𝐴𝑟𝑟𝑖𝑣𝑒𝑟𝑎́ 𝑐ℎ𝑖𝑎𝑚𝑎𝑛𝑑𝑜)
At the mess you've made
(𝑆𝑢𝑙 𝑐𝑎𝑠𝑖𝑛𝑜 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎𝑖 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜)


Kaz
Il ragazzo teneva le iridi castane, in cui i raggi del sole si divertivano a creare strani e caldi giochi color miele e caramello, fisse sulla strada dinanzi a lui.
Man mano che procedevano, ogni chilometro che il carro avanzava sul disastrato viale non asfaltato, i muscoli di Mani Sporche si irrigidivano gradualmente. Il ragazzo trovò quasi ironico come riuscisse a mantenere la più totale e spietata calma nelle situazioni più assurde e pericolose, ma andasse completamente in crisi all'idea di rimettere piede nella sua casa d'infanzia. Fece mentalmente un calcolo veloce: sarebbero serviti a malapena 7 secondi per voltare il carro e tornare a Ketterdam, cinque dato che si trattava di lui. Ma non poteva permettersi di farlo. Doveva essere forte. Doveva resistere per la bellissima quanto pericolosa ragazza Suli che, seduta accanto a lui, gli lanciava sguardi preoccupati.
<< Kazzle Dazzle, sei sempre stato noto per il tuo pallore quasi cadaverico ma attualmente il tuo viso sembra davvero quello di uno in punto di morte, sicuro di non voler tornare indietro? >>  chiese in tono dolce.
Kaz non rispose. Sapeva che se si fosse concesso anche solo un attimo di distrazione i suoi demoni ne avrebbero approfittato per rinchiudere Kaz Rietveld nella sua inespugnabile prigione e avrebbero ripreso le redini. E questo lui non poteva lasciarlo accadere. Non ora che era riuscito a giungere ad un punto tale da arrivare scorgere, seppur in lontananza, il tanto bramato traguardo, la vita che potrebbe avere con Inej, quella che aveva sempre silenziosamente desiderato. Ma, fra lui e quella vita, c'era un grosso e ingombrante ostacolo da superare e, il primo passo per poter finalmente liberarsi del suo passato e del peso che esercitava sul suo addome ogni qual volta gli tornava alla mente, era ritornare a Sij. Avere il coraggio di rimettere piede in quella casa.

In realtà, Kaz sapeva bene che non si sarebbe mai totalmente liberato dei suoi demoni, che avrebbero vissuto per sempre dentro di lui, in un angolino remoto della sua mente e del suo cuore, ma almeno poteva contare sulla possibilità di limitarli, di prendere il comando.
<<No, voglio farlo. Con te>> disse infine gracchiando le parole. Inej sorrise.

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