Cap 18

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Erano già passati 4 giorni dall'accaduto e la cosa sembrava migliorare ma niente di che. Eravamo a casa tutti e due. Lui a leggere le sue cartelle e io che messaggiavo con il gruppo famiglia comunicando che fra qualche giorno mi avrebbero vista in tv ahahaha
" hai tutto pronto per domani?"
" si"
" spalla apposto ?"
" si ma fa ancora un po' male"
" dai  abbiamo altri 7 giorni forza "
" se lo dici tu. A che ora è la partenza domani?"
" andiamo via alle 10, il volo è alle 12 per poi arrivare a Roma alle 13:30 . Poi si va in albergo che sta vicino la struttura e poi niente si fa quel che si può "
" beh si dai ahahha "

La sera siamo andati a dormire presto in vista della partenza. Giunti all'aeroporto lasciammo i bagagli e ci imbarcammo. Noi avevamo la tuta con il logo della piscina ed c'erano pure i ragazzi insieme a noi, insomma tutta la squadra che doveva partecipare ecco.
Saliti in aereo il mio posto era accanto a quello di Roberto. Allacciammo le cinture e via, 10 minuti dopo eravamo già in volo. Il tempo era dei migliori. Niente pioggia solo sole e tante nuvole bianche. Volavamo sopra un tetto bianco che sembrava invitarti a buttarti e saltarci di sopra. L aereo era pieno e fortunatamente non c'era nessun bambino che gridava.

Dopo un ora e mezza di volo il comandate comunico che stavamo per atterrare a Roma con una temperatura di 22 gradi e cielo sereno.
" agitata ?"
" un po' ."
" è normale dai. Adesso quando arriviamo ci andiamo a riposare un attimo, andiamo a mangiare e pomeriggio allenamento. Ti va ?"
" certo "
" brava ragazza così mi piaci "

Dopo essere scesi dall aereo siamo andati a prendere i bagagli, all'uscita dell'aeroporto c'era già il pullman che ci aspettava per portarci in albergho. Non avevo mai visto roma. E per quel breve tratto me ne innamorai subito. Non sono una che viaggia molto ed è per questo che all'infuori della Sicilia non sono Mai andata.
L'albergo era 4 stelle, tutto pagato dall'associazione ed era meraviglioso, entrata in vetrata, tappeti lussuosi, la reception da urlo, da veri ricconi insomma.

"Ok ragazzi  abbiamo un problema. I ragazzi hanno una stanza con tre letti e le ragazze invece due dormiranno insieme  e una no"
" vado io a dormire da sola "
" Anna sicura ?"
" Sisi mi va bene così "
" perfetto. Io e matteo avremo stanze separate. Adesso i ragazzi vanno al bancone per dare i propri i documenti così vi daranno la chiave. Successivamente andranno le ragazze "

Presa la mia chiave mi diressi subito in camera per fiondarmi a letto. Era uno spettacolo. Una camera enorme. Balcone, letto matrimoniale, un bagno da urlo con una vasca idromassaggio  pure.
" ma ci sarà stato un errore mi sa"
Stavo per andare da Roberto ma quando aprii la porta me lo ritrovai davanti, mi prese in braccio con un sorriso da furbetto chiuse la porta e mi butto a letto.
" ma che faiiiii ahahhha. Ti stavo per chiamare per dirti che forse c'è un errore nella camera. È troppo per essere per una persona "
" io scelgo sempre il meglio per la mia piccola principessa "
" ah sei-sei stato tu allora "
" e certo "

Mi bacio lentamente tutto il collo iniziando a portare la sua mando dentro la mia maglia. Dal collo passo al petto. Dal patto ripasso al collo, le mie mani affondarono sempre  di più Sulla sua schiena.
" toc toc "
Cazzo! Non ora?
" shhh fa silenzio e fidati di me. Togliti la maglia."
" eh?"
" fidati di me! "
" sono Matteo Anna."
" si arrivo "
Andò Roberto ad aprire la porta
" ma tu che ci fai qui "
Vidi la testa di Matteo spuntare fuori dal corpo di rob
" ehm. Stavo vedendo come stava "
" ah. E che mi dici "
Disse lui chiudendo la porta
" sempre al solito. Dolorante ma meno gonfia "
"Posso ?"
Si avvicinò a me e guardai Roberto
" tranquilla, non voglio farti male.."
Mi mise una mano sulla spalla e con l'altra mi faceva fare movimento rotatori. Sussultavo un po' e così smise
" non va bene Anna. " fece un enorme sospiro
" ascoltate nella palestra delle Olimpiadi ci sono attrezzature mediche e terapeutiche. Possiamo andare lì per la spalla.. inutile mettere sempre ghiaccio"
" si per me va bene, possiamo anche andare subito"
" brava ragazza "
" voglio vincere e ci riuscirò "
Matteo ridendo mi tirò un cuscino  uscito dalla stanza
" dai scema che fra 10 minuti andiamo lì. Datti na rinfrescata che poi andiamo "

Eravamo al padiglione di allenamento. Appena entrai restai allibita. Era tutto così enorme. Spalti, docce, piscine, attrezzature quasi non credevo fosse reale.
Ci siamo diretti verso la palestra dove feci un po' di terapia insieme a Matteo mentre Roberto allenava i ragazzi. Fra 4 giorni c'era la mia gara. Cioè capisci ? Io alle Olimpiadi. Un sogno che aspettavo sin da bambina e che ora è realtà.
Le urla di Roberto rimbombavano come sempre. Io e Matteo con la scusa della mia terapia invece ci rilassavamo e scherzavamo come due buoni anzi ottimi amici.

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