Cap 17

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Avevo fatta la nottata per via dolore, mi ero alzata più volte per prendere il ghiaccio e prendere dell'oki che allieva un po' la cosa. Ma già ieri rob mi aveva detto che avrei iniziato un all'allenamento più duro.

" dai Anna alzati da quel letto che dobbiamo andare in palestra "

Mi alzai a fatica
" we buongiorno, se si può dire buongiorno.dormito male ? C'hai na faccia "
" beh vedi un po' tu. Le Olimpiadi ti dicono qualcosa "
" ma su che sarà mai, basta che ti diverti"
" ci devo arrivare prima " dissi allontanandomi
" che hai detto?"
" no niente "

" allora muoviti "

Eravamo arrivati. C'erano pure le altre che si dovevano allenare
"Bene tutti a cambiarvi che poi vi voglio in acqua "
"Si coach"

In spogliatoio c'era solo silenzio. Si sentiva solo il rumore delle cerniere dei borsoni. Misi il costume intero e mi avviai

" Anna vieni un po' qua "
" dimmi rob "
" girati un po'. E questo?"
" ah. Non toccare" mi spostai subito
" c'è un ematoma che non finisce mai. Cazzo hai fatto "
" è stato ieri quando ti ho detto che ho sbattuto "
" ma ce la fai a nuotare ?"
" credo di sì"
" allora fammi vedere di che pasta è fatta la mia ragazza "

Ragazza? Mi ha chiamato ragazza qua che rimbomba tutto. O mamma mia ahhaahha adoro

" ah aspetta. Metti questi pesi alle caviglie così ti allenerai di fiato anche "

" e spingi con quelle dannate spalle"

Chissà perché mi ricorda il girono in cui ci siamo incontrati
" non ce la faccio ho troppo male "
Dissi tra le lacrime 
" perché piangi. Dai scusa sono stato io "
" no, non sei stato tu. Ho male di nuovo alla spalla. In quel senso "
" cosa.. non. È vero. C-come ?"
Mi nascosi il viso tra le braccia appoggiata al bordo.
" Anna cosa cazzo hai fatto alla spalla. Esci subito dall'acqua. Voi continuate. Matteo seguile tu"
" tranquillo "

" fammi vedere vieni qua "
" fa piano rob fa davvero tanto male "
" ci provo."
Era serio. Troppo serio. Mi mise una mano sulla spalla e con l'altra mi teneva il braccio dicendomi di fare forza in avanti e poi indietro e poi circolare ma ogni volta che muovevo saltavo in aria dal dolore
" rob " dissi tra le lacrime
" mi dispiace"
". E di cosa piccola. Avendo avuto già una lesione se prendi altre botte li è normale che ti si infiamma ma nulla di irreparabile. Vedrai che ce la farai per la gara. Adesso iniziamo subito la terapia va bene ? " mi diede un bacio in fronte a cui mi sciolsi. Appoggiamo la mia testa sul suo petto
" è stata Francesca "
" eh ?"
" è stata Francesca. Mi ha fatto tenere ferma e mi ha dato un calcio ecco il perché del livido"
Lo vidi sbarrare gli occhi. Mi guardò e se ne andò di corsa nella piscina e decisi di seguirlo

" FRANCESCA! esci dall 'acqua e va fuori da questa palestra. Tu non andrai alle Olimpiadi! "

" Roberto ma cosa dici che succede "
" Matteo per favore! "
Matteo mi guardò confuso
" caro Matteo. La nostra Francesca ha deciso di lesionare nuovamente la spalla di qualcuno e chiunque faccia un gesto del genere nella mia palestra deve sbattere la testa fuori e subito "
Lei se ne uscì sempre con quel sorriso da vittoriosa avvicinandosi a me dandomi una spallata. Vidi Matteo venire verso di me e voleva controllare anche lui le mie condizioni ma non glielo permisi. Ero troppo abbattuta. Mi andai a cambiare velocemente dirigendomi poi ai macchinari. Li c'era Matteo che mi aspettava.
" Roberto è andato fuori da Francesca ci penso io qua "
" ok "
" togli la giacca e stenditi "

Tolta quella mi misi sul lettino, e Matteo stava già impostando i minuti fino a quando emise uno sbuffo
" ne combini sempre una eh "
" ehm si?! Ahaahah "
" posso ?"
" mhmh "
Le sue dita si infilzavano nella mia carne per tastare ma mi creava troppo dolore
" va bene non ti tocco più basta. Faccio partire il laser e poi rivengo "

Mi accarezzó i capelli e andò via

Lui, noi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora