Capitolo 25

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                                                    Capitolo 25

Laura

Lui è veramente qui…

Rimaniamo a guardarci per attimi infiniti.

Poi il mio cervello reagisce in maniera completamente diversa da quello che penso.

Lui è qui con chi?

E la prima persona che mi viene in mente è la mia amica

Elisabetta!

Ma non doveva arrivare domani?

E il mio sguardo si sposta da lui e va in cerca per il locale, la vedo insieme a Luca.

C’è pure lui?

Che CAZZO ha combinato Elisabetta?

E senza più pensare a Julian e a Sergio, mi avvio a passo deciso verso di lei che anche se stranita, sicuramente dal mio gesto, mi sorride e appena le sono davanti non la saluto neanche e le dico diretta:
“Che cazzo combini? Perché è qui? Non dovevi arrivare domani?”

“Sorpresa!!” esclama lei tranquillamente

“Sorpresa un cazzo, Ely” le urlo arrabbiata

“Laura ma che ti prende?” mi chiede esterrefatta

“Cosa mi prende? E me lo chiedi pure?” le domando infastidita

“Ascolta Laura” interviene a quel punto Luca

Ma io lo fulmino con lo sguardo e lui si allontana e va verso Sergio.

Rivolgo il mio sguardo di nuovo verso la mia amica, sono così talmente arrabbiata con lei che non riesco neanche ad esprimermi.

Aria!

Ho bisogno d’aria!

Quello che succede all’interno non mi interessa più, non penso più a nessuno di loro.

Ed esco fuori dal locale

Ho bisogno d’aria…

Respiro con affanno e cerco di controllarmi e alle mie spalle sento rumore di tacchi.
Mi volto ed Ely è lì che mi guarda in maniera anomala, per poi dirmi con la sua calma apparente:
“Tu devi essere impazzita!”

"Io sono impazzita? Ma tu chi credi di essere per portarlo qui?” le domando risentita

“Io non l’ho “portato” qui. Non ho costretto nessuno Laura. Siete due teste calde, voi due dovete parlare e chiarirvi” mi dice guardandomi

“Chiarire cosa, se non ci siamo più sentiti? Ma come hai potuto farmi questo Ely” le dico alterata

“Come ho potuto?” sbraita ad un tratto

“Laura! Tu ami quel ragazzo come lui ama te, volete cominciare a ragionare e a parlarvi?” finisce di dirmi arrabbiata

“Stai sparando un sacco di cavolate Elisabetta, tu non sai niente, né dei miei sentimenti, né dei suoi. Lui non mi ha mai detto di amarmi, di non partire, lo capisci? Mi ha lasciato andare senza una parola” le urlo arrabbiata

Sono talmente arrabbiata con Sergio che si presenta qui dopo due mesi che non si fa sentire e con lei che, pretende di impersonare Cupido, avrei voglia solo di urlare e prenderli a schiaffi.

Ma smettila Laura!
La tua è solo paura di ammettere a lui quello che provi.

“Sei la mia amica ma questo non dovevi farlo” le dico guardandola in modo rude, acido.

“Laura stai solo nascondendo la verità e la tua è solo paura” mi dice calmandosi

Ma io non sono calma anzi, ho il sangue che mi ribolle nelle vene, lo stomaco in subbuglio e il cuore che batte all'impazzata.

Non batte perché sei arrabbiata!

Batte per lui!

Smettila!

“Cazzo Elisabetta devi smetterla d’intrometterti nella mia vita. Non voglio più parlare, vattene! Anzi no, me ne vado io” le dico arrabbiata

E mi avvio…

Ma dove vai Laura!

Non so dove vado, ma mi devo allontanare da lì, da lei, da lui.

Cazzo! Cazzo!

Impazzirò, sento che impazzirò…

Dopo qualche metro mi sento agguantare per un braccio facendomi voltare.
E come tutte le volte i nostri sguardi si allacciano all’istante.
I suoi occhi marroni hanno una luce diversa, più viva, più brillante come se quei demoni che lo assillavano fossero del tutto scomparsi.

Cosa è cambiato nella tua vita?

Avrei tante domande da fargli, avrei tanta voglia di abbracciarlo, baciarlo e fare…

Basta Laura!

Ma la mia rabbia mi assale e con forza strattono il braccio e mi libero della sua presa.

Lo guardo in malo modo e lui mi dice:
“Laura io…”

“Oh smettila! Non cominciare con Laura io… dimmi quello che devi dirmi e poi lasciami in pace!” sbraito

“Mi manchi… mi manchi da morire” mi dice con la sua voce sexy

Cristo Santo impazzirò sul serio

“E sei venuto dall’Italia per dirmi questo?” domando stizzita provocandolo

Ma non lo lascio rispondere, che gli dico a brutto muso:
“Non ti fai sentire da due mesi Sergio, due mesi! E ti presenti qui tranquillo e beato e mi dici che ti manco. E io dovrei anche crederti?”

“Ti amo Laura” mi dice diretto guardandomi dritto negli occhi.

Rimango un attimo in silenzio col cuore che va a mille.

E lui mi ripete:
“Ti amo e mi manchi da impazzire”

E la mia testa fa tutto l’opposto di quello che il cuore stà urlando.

Ma allora sei proprio scema, Laura!

No, sono arrabbiata, stravolta e confusa.

“Puoi anche tornartene da dove sei venuto!” gli dico muovendo dei passi indietro

Sergio tenta di allungare una mano per prendermi.

“Non toccarmi non ne hai il diritto”

Lui si blocca

“Laura lo so che adesso sei solo…”

Ma non lo faccio finire di parlare e gli urlo:
“Sì sono arrabbiata e…”

Ma mi blocco, non gli dico quello che penso e quello che provo, nel mentre passa un taxi e il mio istinto è quello di alzare una mano per fermarlo.

“Laura!” mi chiama, capendo quello che stò per fare.

Il taxi si ferma io apro lo sportello, guardo Sergio senza dire una parola, salgo sull’auto che parte immediatamente mentre gli do l’indirizzo di casa, senza voltarmi indietro.

P.s.

È riuscito a dirglielo ma non è andata come speravamo

Adesso aspetto i vostri commenti e scleri

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