Capitolo 30

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                                              Capitolo 30

Laura

Sono a Champex Lac da due giorni, appena atterrata a Ginevra ho trovato una macchina dell’Hotel a prendermi, sono stati molto gentili.

E’ sabato mattina e decido di fare il giro del lago a piedi con la mia macchina fotografica al collo e il mio zaino in spalle.
Mi inoltro nella vegetazione, scatto foto ad alcune farfalle, a degli alberi secolari.
Ritorno sul sentiero che costeggia una parte del lago e mi soffermo su una panchina ad ammirare il panorama.

Intorno a me c’è solo il rumore della natura e mi rilasso completamente.

Riprendo poi il mio cammino verso il sentiero che poi mi porterà in paese.

Mi soffermo a guardare una lucertola che si scalda al sole., un uccellino spicca il volo disturbato da qualcosa.

Mi accorgo di un movimento in fondo al sentiero, ma sono poi distratta da un pescatore in riva al lago.

Scatto altre foto e decido poi di avviarmi in paese.
Non c’è altro da dire la natura è la mia vita.

Arrivo infondo al sentiero faccio per voltare a destra per prendere la strada, quando mi accorgo che c’è un ragazzo con un cavalletto che stà dipingendo, è una cosa insolita da vedere soprattutto in questi luoghi e incuriosita mi avvicino lentamente.

Sono a pochi passi da lui, mi dà le spalle, è alto, ha delle spalle possenti è moro, il mio cuore inizia a battere forte.

Ma che mi stà succedendo?

Il mio stomaco si contorce in maniera strana.

Oddio che mi succede?

Più mi avvicino, più faccio fatica a respirare il ragazzo si volta leggermente per prendere un pennello e riconosco perfettamente quei lineamenti, e... quel ciuffo.

Sgrano gli occhi esterrefatto.

E’ lui…

Sergio è qui…

Rimango un attimo ferma.

Oddio e ora che faccio?

Che fai Laura vuoi scappare di nuovo?

E in un frangente di secondi decido di ascoltare il mio… cuore.

Non me ne vado, ma mi avvicino lentamente e silenziosamente.

E’ talmente concentrato su quello che stà facendo che non si è accorto che dietro di lui, c’è qualcuno.

E rimango ad osservarlo mentre continua a dipingere…

Dio quanto è bello…

Sergio

Stamattina ho deciso di scendere in paese e andare a dipingere il lago, ho notato che ci sono due posti molto interessanti.

Dopo fatto la doccia e la colazione preparo la mia attrezzatura e la metto nel Pick up, decido di prendermi un paio di panini perché se ho voglia rimango a dipingere tutto il giorno.

Parcheggio vicino al lago, prendo tutta la mia roba e decido di rimanere sulla destra della strada principale, lì c’è un posto tra il verde molto suggestivo da lì la vista del lago è favolosa.
Sistemo tutto e appena sono pronto inizio a mettere i primi colori sulla tela.
Quando dipingo mi estraneo da tutto e da tutti è una sensazione meravigliosa.

Continuo a mettere su tela tutti i colori che vedo, le sfumature che ci sono attorno agli alberi, le piccole nuvole che sovrastano il cielo, il lago è una tavola blu e in alcuni punti più celeste.
Dall’altra parte del lago ci sono alcune case bianche con i loro tetti rosso scuro.
La mano che tiene il pennello lavora leggera senza sbagliare una traccia, i colori si asciugano velocemente impregnando la tela marcandola per sempre.

Mi soffermo un attimo per controllare che tutto sia perfetto, colori e luci.

Faccio per riprendere a dipingere quando mi accorgo di una presenza alle mie spalle, ma non faccio in tempo a voltarmi che la “sua” voce mi blocca dicendomi semplicemente:

“Ciao Sergio”

Per un attimo tutto attorno a me si ferma, la brezza leggera, il cinguettio degli uccellini, il rumore fievole dell’acqua e appena mi volto tutto torna a farsi sentire, il mio sguardo aggancia il suo e riprendo a respirare, il mio cuore batte forte.

Rimango ad osservarla come si osserva un angelo e poi le dico:
“Ciao Laura”

Lei si avvicina cauta, io appoggio i pennelli senza mai smettere di guardarla.

Non vorrei che fosse solo un sogno…

Lei solleva una mano per accarezzarmi una guancia e io chiudo per un attimo gli occhi per assaporare meglio la sua carezza.

Li riapro e lentamente faccio lo stesso e lei mi sorride.

Dio quanto è bella!

Poi è lei che togliendo la mano mi dice ridendo:
“Scusa volevo essere certa che fossi tu”

“Bhè anch’io volevo essere certo che fossi tu” le rispondo ridendo.

Continuiamo a guardarci e poi le domando:
“Che ci fai qui?”

“Volevo farti la stessa domanda” mi risponde di getto per poi proseguire:
“Sono venuta per staccare la testa da tutto… mi ha consigliato il posto Ely e l’ho presa in parola” finisce di dirmi

Mi scappa da ridere e lei mi guarda perplessa.

“Scusa se rido, non rido di te è che sono venuto qui anch’io per staccare la testa, ho combinato un macello a lavoro e Luca mi ha consigliato di andarmene per un po' e mi ha gentilmente offerto il suo Chalet” le spiego guardandola

Laura scuote la testa ridendo e mi dice con la sua spontaneità:
“Questa volta non hanno combinato niente loro, è stato il destino…”

Ma si blocca all’istante guardandomi e arrossendo leggermente accorgendosi di quello che ha detto.

Io mi avvicino un po' di più e le dico maliziosamente:
“Forse può significare qualcosa, non credi?”

I nostri occhi continuano a guardarsi intensamente e mi risponde fievole:
“Sì, forse sì”

E faccio una cosa che non ci aspettavamo nessuno dei due, mi abbasso e le do un piccolo bacio sulle labbra.

Mi stacco e torno a guardarla mentre lei, senza dire niente, mi sorride dolcemente.

E il mio cuore batte sempre più forte…

E ripenso alle parole di Luca:
“Tutto può succedere nella vita, mai perdere la speranza nei sogni e nell’amore”

E le sorrido dolcemente…

P.s.

No, Elisabetta non ha colpe questa volta.

Non sapeva che Luca aveva mandato Sergio lì.

Il destino è colpevole.

Riusciranno a trovare il giusto equilibrio e vivere la loro storia d'amore?

⭐⭐⭐

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