Capitolo 3

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                                                 Capitolo 3

Sergio

Sono nel mio ristorante dove lavoro ormai da cinque anni, ed è qui che ho preso la seconda Stella Michelin.
Il proprietario è Luca Ristori ricco imprenditore nel campo della ristorazione, non capisce un cazzo di cucina e non riesco a capire come ha fatto a creare tutto questo.

Ma va bene lo stesso, la cucina è in mano mia e questo è quello che conta.

Lui non rompe a me, io non rompo a lui.

Mi paga profumatamente, sa quanto valgo e non dice una parola perché sa che ci metterei poco ad andarmene, ho la fila fuori che mi aspettano perché vada a lavorare nei loro ristoranti.

I ragazzi che lavorano per me si stanno preparando per la serata e io ammiro dalla terrazza panoramica il paesaggio, le luci si fanno più intense mentre cala la sera riflettendosi sulle acque calme del Lago di Garda.

E i mie pensieri si perdono nell’aria…

Ho quindici anni la mia passione e il mio svago mi portano a sognare una galleria d’arte con i miei disegni e la mia pittura.
Ma è un sogno, non ho un soldo per andarmene.
Se solo riuscissi a racimolare il necessario per fuggire da qui…
Nel frattempo la scuola mi impegna la mattina, ho imparato che esiste un altro svago, le ragazze.
Per l’età che ho sono già piazzato in tutti i sensi e faccio la mia sporca figura.
E mi diverto parecchio e nessuna si lamenta.
Ma ho bisogno di soldi…
Passando per il mercato un pomeriggio di settembre, Luigi il fruttivendolo mi saluta e mi ferma:
“Ehi… ragazzo!”
Lui conosce tutti e sa tutto di tutti
Lo guardo e aspetto che parli
“Come stà tua madre?” mi chiede sornione
Lui conosce mia madre… sa benissimo come stà
“Che vuoi” rispondo in malo modo
“Invece di vagabondare e fotterti qualche ragazza perché non vai a guadagnarti qualche soldo… aiuteresti tua madre” mi dice con strafottenza
“Kyros cerca un lavapiatti, vai a lavorare” mi dice frettolosamente allontanandomi
“Vai a farti fottere” gli urlo
“Quello lo faccio con tua madre” mi grida mentre mi allontano
“Stronzo” facendogli il dito medio
Trattoria Kyros…
Lavapiatti…
Ma che schifo…
Soldi…
Kyros…

Torno alla realtà sentendomi chiamare da Luca Ristori.

“Che fai Chef, prendi un po’ d’aria?” mi chiede avvicinandosi

“O guardi il tramonto? Ma non credo che tu sia così romantico” mi dice prendendomi in giro

“Io romantico? Scordatelo amico, non so neanche il significato di quella parola” rispondo voltandomi verso il ristorante.

“Ho saputo che ti sei rivolto ad Elisabetta Barone. Il burbero e arrogante Sergio Mantovani che si fa fotografare? Che cosa hai in mente?” mi domanda curioso e diretto come suo solito

“Le notizie corrono veloci, vedo”

“Allora cosa stai tramando?” domanda sempre più incuriosito

“Soldi amico mio! Fama! Terza Stella! Tanti soldi!” gli dico avviandomi verso la sala per rientrare nella MIA cucina.

Come tutte le sere il ristorante è pieno i ragazzi sono a ritmo serrato, i camerieri corrono fuori e dentro la cucina.
Pretendo attenzione e concentrazione perché un cazzo d’errore e andiamo tutti a casa.

Nessuno escluso!

Faccio alta cucina gourmet, i piatti escono in perfetta armonia di sapori e colori.
Non accetto sbagli e mi incazzo facilmente se non mi ascoltano.

La serata termina perfettamente e prima di andarsene i ragazzi puliscono e riordinano la cucina come pretendo che sia.

Lucida e splendente…

Mi siedo sulla terrazza a bermi il mio Whisky e Luca mi tiene compagnia soddisfatto della serata, tornando di nuovo all’attacco con le sue domande idiote.

“Adesso spiegami cosa cazzo hai in testa, Sergio”

Lo guardo sbuffando

“Cosa vuoi sapere di preciso?” chiedo con tale indifferenza che mi guarda perplesso

“Non ti basta la notorietà che hai alla tua età?” mi chiede prendendola alla lontana.

Continuo a guardarlo freddamente.

“Sai benissimo come sono fatto, voglio di più…”

“La terza Stella arriverà anche senza foto… ma tanto che te lo dico affare, ormai hai deciso di fare questa stupida cosa…” mi dice alzandosi.

“Conosco molto bene Elisabetta Barone, non solo è una bellissima donna, ma la sua agenzia è tra le migliori, ha fotografi bravissimi” mi dice ad un tratto.

“Lo so ho parlato personalmente con lei e ho chiesto il meglio” rispondo tranquillamente

“Mi ha mandato tra l’altro un messaggio oggi pomeriggio, dicendomi che ha già trovato quello giusto e domani mi manderà qui il fotografo” gli dico alzandomi

“Bene, ma ti farai fotografare anche nel privato?” mi chiede curioso

“ASSOLUTAMENTE NO! Ti ripeto voglio di più e il mio più è la cucina, i miei piatti la mia vita è questo” rispondo duro

“Non sia mai che qualcuno sappia da dove vieni…”

Ma non lo lascio finire la frase che lo fulmino con lo sguardo, sa quanto odio tutto ciò, e gli dico con cattiveria:
“Il mio passato è passato. Non esiste che il futuro per me! Sia ben chiaro… per tutti!”

Luca si arrende alzando le mani, finisce di bere il suo Scotch in piedi mi saluta e se ne va.

Guardo di nuovo il lago, rientro poi nella cucina che è stata tirata a lucido, spengo le luci e me ne vado.

Domani è un altro giorno, vedremo cosa mi porterà.

P.s.

Mi sembra che abbiate capito che bel caratterino abbia Sergio.

E non vi dico altro.

Vi aspetto al prossimo capitolo

Se vi piace ricordatevi la ⭐



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