Scatti Stellati (Completa)

Capitolo 2

                                                      Capitolo 2       
                                           

Laura

Sono nel mio ufficio già da qualche ora e la mia datrice di lavoro è mezz'ora che sbraita a telefono vai a sapere con chi.

Che palle!

Con tutto questo urlare non riesco a concentrarmi, devo sistemare delle foto al computer per un servizio fatto l'altra settimana.

Mi chiamo Laura Ferrari ho ventisei anni sono una fotografa freelance, lavoro autonomamente ma ho un contratto saltuario con l'agenzia fotografica Photo Agency Ely di Barone Elisabetta.

Elisabetta è un capo veramente con le palle, non ha proprio nessun problema ad urlare e a confrontarsi con i suoi colleghi di agenzie anche più grandi e importanti.
L'ammiro e la stimo davvero tanto e quando mi chiama per un lavoro corro subito senza indugio.

Siamo anche diventate parecchio amiche e in confidenza.

Ma non la sopporto quando devo lavorare con lei che urla...

Appena riattacca sbattendo la cornetta del telefono talmente forte da spaccarla in due, viene subito nel mio ufficio.
Non è proprio mio perché non lavoro sempre qui, ma Elisabetta lascia questa stanza sempre per me.

"DIOOOO che idiota è Stefanelli!" sbraita mentre entra e si siede davanti a me puntandomi i suoi occhi scuri addosso.

"Che succede questa volta Ely?" domando smettendo di guardare il computer

Tanto non stavo concludendo niente con le sue urla...

"Mi doveva mandare Stefano per quel servizio fotografico importante e invece l'ha spedito non so in quale paese sperduto della Spagna per un cazzo di servizio su delle ballerine di flamenco" spiega velocemente per poi riprendere fiato innervosita

"Bè se ci pensi bene chi uomo si farebbe perdere l'occasione di fotografare delle bellissime ballerine di flamenco?" ribatto divertita

"Sì tu ci ridi" mi dice sempre guardandomi

"Bè forse hai ragione..." risponde riflettendoci

"Ma adesso chi ci mando? Questo è un servizio importante ci sono un sacco di soldi in ballo. Non posso mandarci un cazzo di fotografo qualunque. Lui è un personaggio importante e cazzuto, non vorrebbe mai un incompetente tra i piedi" mi spiega pensierosa

Poi il suo sguardo s'illumina e scatta dalla sedia facendomi sobbalzare

"Ma che stupida!!! Ho la soluzione davanti a me, come ho fatto ha non pensarci prima?" dice sorridendomi

La guardo perplessa e intimorito, quando fa così ho le palpitazioni perché salterà fuori con una delle sue idee del cazzo.

"Che vorresti dire?" chiedo titubante

"Ma che domanda mi fai Laura!? Ti affido il servizio" mi risponde allegramente

Ecco appunto...idee del cazzo!!!

"Che cosa?! Le dico alzando leggermente la voce

"Ma tu sei fuori di testa Ely. Lo sai benissimo che sono una fotografa naturalista"

"Dai Laura che ti costa per una volta. Che sarà mai fotografare un essere umano?" mi dice guardandomi dolcemente.

Elisabetta con lo sguardo dolce?
Oh Santa Pupa sono rovinata!

"Assolutamente NO! L'essere umano si muove e io non ho la pazienza di dirgli di stare fermo e lo sai!" le dico puntandole un dito

"Ti prego, ti prego Laura" continua supplichevole

Io chiudo per un momento gli occhi sospirando.

"C'è un mucchio di soldi in ballo Laura. Paga bene. Scatti veloci, limpidi, mentre lavora niente che tu non possa fare. Sei bravissima nel tuo lavoro" mi spiega lodandomi

"IO fotografo la natura lo capisci?" le domando nuovamente

"E lui fa parte della natura..." mi risponde maliziosamente

"Sì ma si muove, la mia natura stà ferma agli occhi umani" le dico

"Bè qual è il problema tu risvegli quella natura Laura, le tue foto sono vive, si muovono e parlano nelle tue immagini. Questa volta sarà il contrario le tue foto su di lui imprigioneranno la sua fermezza, la sua naturalezza e la sua bellezza"

Mi chiedo come faccia a rigirare così bene le cose da farle vedere in modo diverso.

Sospiro, abbasso le spalle la guardo e mi arrendo.

"Ok Elisabetta Barone farò questo servizio, scatti veloci e via"

Lei esulta felice e corre ad abbracciarmi

"Non te ne pentirai vedrai" mi dice felice

"Quando dici così mi sento già male" rispondo ridendo

"Prendi tutto quello che ti serve d'attrezzatura" mi dice allontanandosi da me per poi rimettersi seduta

"Ho la mia lo sai che uso solo quella" le faccio presente ma ringraziandola della sua gentilezza

Poi cambiando posizione cambia anche discorso curiosa com'è non avevo dubbi che me lo chiedesse, prima o poi.

"Allora tesoro raccontami un po' quello che è successo con quel bel fusto che avevi tra le mani"

La guardo e le rispondo ironicamente:

"Il bel fusto si è dimostrato uno stronzo idiota, ecco tutto"

"Gli uomini sono tutti idioti mia cara, nessuno escluso fattelo dire da una che ha avuto due mariti" mi dice ridendo allegramente

"Non puoi paragonarti a me, il tuo primo marito era molto più grande di te ed è morto lasciandoti tutto questo e il secondo... bè quello sì era idiota" le rispondo ripensandoci bene

Elisabetta ride di gusto

"Conosco il bellissimo Maurizio Russo e lo sai benissimo Laura. E' un giornalista affermato ero contenta che stavate insieme, eravate una bellissima coppia" mi dice guardandomi

"Sì lo pensavo anch'io fino a quando non l'ho trovato io a letto con una che ritenevo mia amica" sputo tutta d'un fiato.

Elisabetta mi guarda perplessa facendomi rimanere sbalordita

"Che c'è?" domando

"Non credevo una cosa del genere, Laura!" esclama esterrefatta

"Brutto pezzo di merda!" esordisce alzandosi dalla sedia

Nel mentre mi squilla il telefono che ho sulla scrivania, guardo il display

Maurizio

"Volevi l'idiota, eccolo" esclamo esaustiva

"Se vuoi ci penso io a dirgli due paroline, giusto due" esordisce

"No, ti ringrazio gli ho già detto le mie" rispondo rifiutando la chiamata

Elisabetta mi sorride, fa per uscire dall'ufficio quando le domando tranquillamente:

"Ely non mi hai detto a chi devo fare il servizio fotografico"

Lei si volta e mi risponde diretta:

"Ad uno stronzo stellato, lo Chef Sergio Mantovani"

E io sgrano gli occhi sconvolta.

P.s.

E qui conosciamo Laura

Tutta diversa da Sergio 😁

Ma con un bel caratterino, vedrete.