Capitolo 15

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                                                  Capitolo 15

Sergio

Sapevo già cosa dovevo fare.
Avevo pianificato tutto mentalmente senza indugiare aspettavo solo il momento e il giorno giusto.
Avrei potuto ammazzarlo…
E’ stato un pensiero sempre presente, una volta fatto fuori mia madre sarebbe stata salva.
Una volta fatto fuori io avrei potuto vivere.
Ma ripensandoci sì, avrei salvato mia madre ma non l’avrei resa felice, fiera di me, era sempre suo fratello e lei anche se le faceva del male gli voleva bene.
E allora il mio piano cambiò e il giorno e il momento giusto arrivò.
Quella sera tornai a casa tardi e appena misi piede dentro, trovai mia madre rannicchiata sulle scale che piangeva a dirotto corsi da lei e mi accorsi che questa volta l’aveva picchiata facendole uscire il sangue da un lato della bocca.
La feci alzare, la portai in bagno l’aiutai a ripulirsi e poi l’accompagnai nella sua stanza.
“Mamma stasera finirà tutto, te lo prometto” le disse guardandola
“No Sergio non rovinarti la vita” mi disse preoccupata
“Stai tranquilla io ti salverò” le disse abbracciandola
Uscii dalla sua stanza, sapevo dove nascondeva la droga che vendeva, la presi tutta sistemandola in due sacche.
Mi girava la testa da quanta adrenalina mi scorreva nelle vene.
Ero talmente convinto di fare la cosa giusta, che tutto mi sembrava irreale.
Entrai nella sua stanza, c’era odore di alcool, di sudore c’erano bottiglie sparse in terra, una siringa appoggiata sul comodino controllai che fosse vivo, respirava.
Si era fatto parecchio tra alcool e droga e dormiva beatamente.
Misi una sacca dentro l’armadio nascondendola, l’altra l’avevo sistemata in un ripostiglio in cucina, non si accorse di me.
Sgattaiolai fuori, scesi in salotto alzai il telefono composi il numero e parlai per poi riattaccare.
Ero soddisfatto, mia madre si affacciò in salotto
“Vieni mamma siediti” le dissi con fermezza
“Adesso dobbiamo solo aspettare”
E lei senza dire una parola si sedette
Dopo poco udii le sirene avvicinarsi e io cominciai a tirare un sospiro di sollievo.
E quello che successe dopo fu come viverlo a rallentatore.
La polizia entrò, perquisirono la casa trovando tutta la droga, interrogarono mia madre che aveva dei lividi sul volto.
Lui che lo trascinavano fuori, lui che mi guardava con il suo sguardo mezzo drogato.
Io fermo immobile, mia madre che piangeva.
La volante che partiva a sirene spiegate
Era finita…
Era tutto finito…
Mia madre era salva ed io ero libero…

E’ un’ora che stò discutendo con Angela e sinceramente ne ho piene le palle.
Non so come cazzo ha fatto a sapere che sono andato in Toscana a trovare Laura, mi ha fatto mille domande a cui ho risposto vagamente.
Non ho voglia di darle spiegazioni.
Non le deve interessare cosa faccio o non faccio, dove vado o dove non vado.
Quando lei se ne va a giro io non le chiedo mai dove va.
Non glielo chiedo perché non me ne frega un cazzo.

Perché non me ne frega?
Perché ho capito che le voglio bene e basta!
Non sono innamorato di lei!

“Allora mi spieghi perché sei andato da lei? Cosa c’è tra voi?” mi chiede arrabbiata

“Angela per l’ennesima volta vuoi smetterla? Non c’è niente fra me e Laura” rispondo estenuato

“Avevo bisogno di allontanarmi da qui” le dico guardandola

“Ho diritto di saperlo noi viviamo insieme, siamo una coppia” mi dice avvicinandosi a me

In questi anni l’ho protetta dalla sua famiglia, dalle sue insicurezze, ma non sono riuscito a farle smettere di prendere quella stramaledetta polvere bianca.

Mi odio per questo.

Ma non posso continuare a proteggerla, non spetta a me decidere della sua vita.
Ho capito che se continuo a stare con lei, Angela non riuscirà ad essere sé stessa.

“Angela noi non siamo una coppia” le faccio presente

Lei sgrana gli occhi

“Ma cosa dici? Noi ci amiamo, io ti amo” mi dice accarezzandomi i capelli

E’ la prima volta che me lo dice e conosco il suo timbro di voce quando vuole dire una bugia pensando che sia la verità.
Lei non mi ama, non ci crede neanche lei.

“No! Questo non è amore Angela e tu lo sai benissimo. Noi andiamo a letto insieme, ci scopiamo a vicenda per comodità e tutto finisce lì” le dico diretto

Lei stringe i suoi occhi azzurri per osservarmi pensierosa.

“Te la sei scopata?” mi domanda con un tono gelido

“Oddio Angela basta! Te lo ripeto un’ultima volta io e Laura siamo solo amici” le dico leggermente infastidito

“Tu non hai amici Sergio, non li hai mai avuti” ribatte piccata

“Senti, finiamola qui ok? Io torno a vivere nel mio appartamento” le dico serio

“Fai come credi ma sappi che io so cose che tu non immagini” mi risponde con una punta di cattiveria

“Sì Angela Sì!” le dico non prestando attenzione alle sue parole.

Sono abituato alle sue frasi buttate lì tanto per farmi desistere, ma questa volta non l’ascolto.

Le volto le spalle ed esco dall’appartamento senza indugio.

P.s

Ecco un pezzo importante del passato di Sergio.

Pensavate una cosa del genere? Lo zio...

Ma ancora le rivelazioni non sono finite!!!

E adesso ha lasciato Angela...

Lascio a voi i commenti e la ⭐

Bacio

Scatti Stellati (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora