Capitolo 39

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                                             Capitolo 39

Sergio

Sono già dieci giorni che sono tornato in Italia, non ho più visto né sentito Laura dalla nostra discussione.

Quel giorno ho preso lo stretto necessario, compreso la mia valigia da disegno e sono uscito da quella casa senza voltarmi indietro, la roba che ho lasciato lì lei me l’ha spedita qualche giorno dopo.

Ho deciso di non tornare a lavorare da Luca e lui ha incaricato Alessandro di prendere il mio posto.
Mi sono diretto senza un attimo di esitazione al mio ristorante e di Kyros, appena mi ha visto lui ha capito subito ha scosso la testa ed è andato subito a fare la lista degli ingredienti mancanti.

Mi sono buttato a capofitto nel lavoro, soprattutto per non pensare… per non pensarla.

Stò studiando nuove ricette fatte con ingredienti greci e nostrali, voglio una cucina che si differenzi da tutti, voglio conquistare la terza Stella Michelin prima dei miei trent’anni.

“Devo riconoscere che ne hai di fantasia, i piatti che hai revisionato e quelli che hai creato sono ottimi per adesso, ma non puoi sempre stare chiuso in questa cucina, ragazzo”

Kyros è davanti a me da almeno venti minuti e ancora non aveva emesso una parola ma controllava fin nei minimi particolari quello che stò facendo, da almeno quattro ore.

“La cucina è mia e ci stò quanto mi pare, non hai fiatato finora e appena hai aperto bocca spari subito cazzate” rispondo in tono burbero

“Le vecchie abitudini è proprio vero non si perdono mai” mi dice mentre si mette a sistemare il timo nei vasetti e a tagliare l’aneto.

“Quali vecchie abitudini?” chiedo mentre frullo la menta per farne una salsa liquida.

“Quella di chiuderti in tè stesso” mi fa presente diretto.

Sbuffo alla sua insinuazione, so perfettamente a cosa si riferisce ma faccio finta di niente e non gli rispondo, non ho proprio voglia di parlare dell’argomento.

Ma lui non è dello stesso mio parere e continua a dirmi:
“Dovresti mettere da parte il tuo burbero orgoglio maschile e telefonarle. Dovete riuscire a parlare per risolvere la situazione”

“A parte che non sono cazzi tuoi, cosa dovrei mettere da parte? L’orgoglio maschile? Ascolta bene e te lo dico solo una volta è stata lei a non volermi, io non torno sulle mie decisioni. L’amo? Sì! Lei a scelto? Cazzi suoi!” rispondo con il mio solito torno risentito.

“Ecco appunto l’orgoglioso Mantovani ha parlato” mi dice sfottendomi

“Smettila Kyros ovvero iddio me ne vado e ti lascio nella merda” gli dico sempre continuando a tritare delle verdure.

“Non puoi più farlo ragazzo, il locale è anche tuo” mi fa presente ironico

Sorrido tra me e me scuotendo la testa.

Sono stati giorni di fuoco per me, sono stato chiuso qui dentro immerso tra padelle, pentole, mestoli ed ingredienti, ma ho tirato fuori un menù a gusto mio, fantastico.
Tre primi speziati
Tre secondi aromatizzati
Tre contorni agrodolci
Tre dolci accattivanti

E insieme a Kyros decidiamo di organizzare una cena, nel fine settimana, a prova di bomba.

Mi prodigo per pubblicizzare le due serate sui social e tramite radio.

Kyros insieme alla ragazza di sala fa un giro di telefonate con dei numeri che gli ho dato tramite l’aiuto di Luca.

Ci sarà anche lui ed Elisabetta naturalmente.

Scatti Stellati (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora