Capitolo Ventisette

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Mi voltai pensando a quanto fosse strano sentire ancora la voce di Yoongi ripetuta più volte, troppe volte, nelle mie orecchie ma soprattutto mi chiedevo come diamine avesse fatto a passare inosservato nonostante le visite fossero terminate da un po'.

"Jiminie, stavi dormendo?" sussurrò avvicinandosi

"Non proprio" sussurrai guardandolo

Si avvicinò a me sedendosi
"Non ci riesci, vero?"

"Già, ho davanti agli occhi ancora la sua scena e-" provai a parlare ma venni subito bloccato dalla sua mano che, delicatamente, si posò sulla mia dando vita di nuovo a quello strano danzare nel mio stomaco.

"Voglio chiederti una cosa" sussurrò annuendo

"Dimmi tutto, Yoon" sussurrai cercando di apparire poco agitato

"Tu...ce l'hai con me? Cioè non lo so, mi odi, non vuoi più vedermi? Perfavore dimmelo" si morse le labbra abbassando la testa

"Uh? Odiarti, e perché dovrei?"

"Perché faccio schifo, Jimin, nei tuoi confronti ho fatto così tanto schifo che mi pento anche di essere qui a dirti questo a quest'ora" sussurrò scuotendo la testa

"Yoongi, pensavo fossi ubriaco quando sei entrato ed hai iniziato a dire tutto questo" sussurrai ridendo leggermente

"Dimmi solo se lo farai, sd mi odierai o se lo fai ancora adesso, perché non riesco a mettere un punto su niente" si avvicinò appoggiando la testa contro il mio braccio per poi chiedere gli occhi.

"Te l'ho già detto Yoon" sussurrai accarezzandogli i capelli "non capisco perché dovrei farlo"

"Perché mi odiano tutti Jimin" mi guardò incastonando il suo sguardo scuro e serio nel mio "voglio sapere se lo fai anche tu"

"Ti ho già detto che non lo faccio" sussurrai "ma perché ti odiano tutti adesso?" alzai un sopracciglio

"Magari te lo racconterò domani, o te lo diranno loro" annuí guardando altrove

"Perché non tu? Ci sei tu qui con me adesso, dimmelo"

"Jimin, sarebbe uno stress sentirsi dire tutte queste cose improvvisamente e non voglio che tu ti senta male"

"Yoongi hyung, dimmelo, non dirò nulla" annuii guardandolo "sfogati con me" sussurrai accarezzandogli il dorso della mano

Mi guardò per poi mordersi le labbra
"Ecco...é successo un casino davvero. Tutti i ragazzi mi hanno dato la colpa per quello che era e ti era successo, dopotutto anche io ho acconsentito a questo" sussurrò

"Perché mai, non hai co-"

"No" mi bloccò "le ho, ma il punto è che anche io mi sento sbagliato, mi sento colpevole e mi sento condannato a vivere con un peso addosso per davvero chissà quanto tempo. Pensavo che, ad un certo punto, i ragazzi mi avrebbero capito e aiutato invece é il contrario"

"Ti hanno fatto qualcosa?"

"Mi hanno solo continuato a far capire quando rancore provassero verso di me e quanto ancora più sbagliato fossi nell'averti aspettato in sala d'attesa notte e giorno"

"Ma cosa stai dicendo" sussurrai shoccato da quel racconto

"Non gli dò torto, te l'ho detto che hanno ragione su tutto, ma perfavore Jimin..." si avvicinò abbracciandomi "...non mi lasciare, non tu. Ho capito quanto diamine mi sentissi vuoto senza di te, quanto non potessi andare avanti un secondo in più senza di te, perciò non farlo mai" annuí stringendomi leggermente.

Sbattei le palpebre guardando Yoongi e sentendomi inebriato del suo profumo. Chiusi gli occhi stringendolo leggermente mentre provavo a vapore cosa quei ragazzi gli avessero mai detto e perché sembrava così distrutto in quel momento. Di sicuro l'indomani c'avrei visto più chiaro di così.

"Non preoccuparti Yoon, non ti liberi di me" sussurrai

"È questo che voglio sentirmi dire, perché non voglio farlo" annuí lasciandomi un piccolo bacio sulla mano annuendo leggermente.

-

Dopo quella chiacchierata che ebbi con Yoongi mi sentii decisamente meglio e più sicuro, infatti a poco a poco iniziai a smentire le palpebre più pesanti e il sonno impossessarsi di me.

Il giorno dopo, infatti, il ragazzo non era più con me ma mi aveva lasciato un piccolo biglietto sul quale mi ringraziava per la chiacchierata e mi spiegava che doveva lasciare per forza maggiore la stanza ma mi prometteva che l'indomani sarebbe ritornato.

Fú, forse, uno dei risvegli più belli che potessi mai ricevere e che mi fece ripartire quella giornata con il piede giusto.

"Buongiorno Park" sorrise il medico entrando in stanza "ben svegliato"

Mi voltai verso la porta sorridendo
"Buongiorno, dottore" sussurrai

"Ti vedo molto meglio" annuí avvicinandosi iniziando poi a togliere tutti i fili che tenevo ancora addosso

"Lo sento anche io, dottore" sorrisi "l'unica cosa che mi preoccupa è la mia voce, ancora instabile" sussurrai annuendo

"Park, proprio di questo volevo parlarti" annuí guardandomi per poi aiutarmi a mettere in posizione eretta "sistemati nel frattempo, così puoi riprendere confidenza con i tuoi arti"

Annuii scendendo dal letto lentamente sentendomi finalmente vivo dopo aver toccato terra. Sembrava una sensazione così nuova che mi fece salire i brividi lungo tutto il corpo. Poche cose avrebbero potuto rovinarmi quella giornata.

"Vedi Park, come puoi tu stesso intuire, stai benissimo in tutti gli aspetti. Hai una ottima pressione sanguigna, gli esami li hai passati tutti con perfetti risultati, quindi semplicemente sei pronto a tornare a casa" sorrise poggiandomi una mano sulla spalla

"Non è altro per me che una bellissima notizia" annuii scuotendo la testa

"Ma c'è purtroppo un piccolo problema" annuí sospirando "non è grave e nemmeno permanente, però è comunque udibile e visibile. Sto parlando della tua gola, Jimin"

"Lo sento anche io dottore" sussurrai portandomi delicatamente una mano sul collo

"Non posso farti vedere con occhi quello che hai adesso sul collo, anche se è abbastanza intuibile" annuí "questo livido che ti circonda tutta la parte in cui vengono contenute le corde vocali è stata danneggiata dalla stretta che ti è stata data"

Lo guardai leccandomi le labbra
"Mhmh, capisco"

"Ciò significa che dovrai rinunciare alla tua voce, almeno per adesso. Abbiamo fatto la famosa tac dal quale è risultato una lieve distorsione che può risolversi anche senza operazione. Bisogna, appunto, aspettare"

"Oh" annuii grattandomi la nuca risedendomi sul letto "e adesso come posso fare con la mia carriera? I fan?" sussurrai

"Di questo non devi preoccuparti, i tuoi produttori sanno già tutto, basta accordarsi con loro per questa attesa. Spero tu possa essere collaborativo e sforzarti davvero molto poco, mh?" alzò un sopracciglio

"Ci proverò" mi morsi le labbra

"Ti lascio allora sistemare, Jimin, ti auguro ancora una buona fortuna per la tua guarigione" sorrise accarezzandomi delicatamente il braccio prima di uscire.

Mi guardai le mani intrecciate tra loro e sospirai scuotendo delicatamente la testa, i miei occhi avevano iniziato a riempirsi di lacrime e non volevo più utilizzare la velocità per poterle bloccare, ne avevo bisogno di sfogarmi.

Taemin mi aveva salvato da un momento troppo buio portandomi in un'altro ancora più scuro.
Me l'avrebbe pagata davvero cara.

"Rain in the pine grove"// Yoonmin (completata) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora