Capitolo Sette

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La serata passò velocemente, arrivarono i drink che avevamo ordinato, ce li gustammo in tranquillità parlando, tra uj sorso e un'altro, veramente tanto.

Taemin si era aperto molto con me, raccontandomi alcune cose della sua vita, del suo lavoro, il fatto che aveva una famiglia alle spalle molto grande, a cui voleva molto bene e che era molto unita, ma soprattutto mi parlò dei suoi cagnolini che, prima di tutto, erano i suoi migliori amici.
Inoltre mi aveva accennato, ancora una volta, le sue vecchie relazioni e come erano bruscamente finite, permettendogli di chiudersi in una bolla che gli donava solo rancore e paura verso quel sentimento dell'amore.

Io, invece, fui molto schivo parlando di questo argomento, talvolta evitando completamente il discorso e quindi sviando per grandi linee.
Non volevo raccontare di Yoongi, era un argomento ancora molto, troppo, fresco e lui era entrato nella mia vita da troppo poco per poter ricevere tutti i dettagli.
Bensì gli parlai della mia famiglia, mio fratello e i miei amici che erano ovviamente la parte migliore delle mie giornate.

Tutto ciò, poi, venne accompagnato da alcune carezze, piccoli tocchi e smancerie varie che Taemin era solito fare tutto il tempo, la quale io avevo immortalato e postato sulla mia page social. Mi faceva sentire speciale e unico, mi faceva stare bene, anche se sembrava strano il doverlo dire ad una persona così 'sconosciuta', ma con quel suo essere così dolce, spensierato e carismatico mi aveva colpito.

L'unico punto, purtroppo ancora dolente, era l'immaginazione che mi portava a sentire, vedere, tastare ogni parte del corpo di Yoongi pur sapendo che davanti a me non c'era lui. Ovunque io provassi a sbattere la testa niente e nessuno poteva smuovermi da quella situazione quasi imbarazzante.

Mi schiarii la voce e, mentre era intento ad accarezzarmi la gamba, gli sorrisi
"Vado in bagno, poi mi riaccompagni a casa? Sono davvero stanco"

"D'accordo Jiminie, allora io tolgo da mezzo il conto e ti aspetto fuori, okay?" sorrise dandomi un bacio sulla guancia per poi andare.

Quel ragazzo era zucchero sciolto, davvero.

Andai velocemente in bagno e subito mi avvicinai al lavandino per potermi sciacquare le mani con dell'acqua fresca. Adoravo farlo, mi rendeva più energico e rilassato.
Né approfittai di qualche minuto in più, una volta finito, per guadare anche il cellulare e notai che le notifiche erano aumentate ed ero intento a rispondere a tutto ma ricevetti una chiamata alquanto inaspettata.

"Pronto?" mi richiamò Yoongi dall'altro capo del cellulare

"Yoongi?"

"Sono io, che cazzo stai facendo?"

"Uh? Che significa?"

"Quello che ho detto, chi è quel tizio? E che significa BigHit?"

"Yoongi hyung, sei agitato. Hai bevuto?"

"Non ho bevuto, sono sobrio Jimin, mi dici che cazzo vuol dire?"

"È un mio amico okay? E BigHit significa BigHit. Non c'è bisogno che ti spieghi con il cucchiaino, no?"

"Non avere questo tono con me! Mi devi delle spiegazioni"

"Io uso il tono che cazzo mi pare e non credo di doverti dire niente okay?"

"Cosa? Sei mio...amico e sono solo preoccupato"

"Non mi pare, mi stai aggredendo"

"Non mi interessa come, mi sto preoccupando okay? Adesso per cortesia mi dici cosa cazzo sta succedendo?"

"Non ti dico niente Yoongi hyung, proprio niente. Perché dovrei se tu non hai aperto bocca su come, quando e perché ti sei conosciuto e messo assieme a Yuna. Così, da un giorno all'altro, sono venuto a saperlo e parli tanto di amicizia? E così che tu la consideri? Non credo proprio. Passa la tua mano sulla tua cazzo di coscienza e non farti vedere mai più, che è meglio! Bastardo!" sputai acido mentendomi con una mano al lavandino.

"Rain in the pine grove"// Yoonmin (completata) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora