I genitori di Jimin avevano ben deciso di portare loro figlio a parlare con le autorità. Non sapevano nemmeno loro come comportarsi visto che era una situazione così tanto tosta e strana da non poter essere risolta con un semplice 'ci passo sopra', anzi.
Erano rimasti solo, ancora, Hoseok e Yoongi, ma i ragazzi avevano costantemente chiamato per sapere novità e per avvisare che di lì a poche ore sarebbero ripassati.
I due ragazzi avevano attraversato un momento davvero pesante ed entrambi furono così stanchi da addormentarsi sulle sedie di quella sala d'aspetto.Aveva, si e no, riposato gli occhi per qualche minuto quando Yoongi si sentí toccare la spalla più e più volte facendo piano piano riecheggiare una voce sempre più nitida alle sue orecchie.
Aprí leggermente gli occhi notando davanti a sé un lungo camice bianco.
Era un dottore."Signore, signore" continuava agitandolo
Yoongi scattò subito dal suo posto alzandosi, immittendosi di nuovo nella realtà, prima di passarsi le mani sugli occhi
"Mi scusi, dottore, ho provato ad appisolarmi ma ho finito con il dormire" sussurrò mortificato"Non si preoccupi signore, la capisco perfettamente" sorride il dottore prima di prendere la sua cartella fra le mani "se non erro lei è qui per Park, giusto?"
"Si, si siamo qui per lui" annuí indicando Hoseok ancora dormiente
"Bene, allora posso comunicarvi che il ragazzo si è finalmente svegliato ed è in buone condizioni" sorride annuendo
"Mi prende in giro?" sussurrò Yoongi quasi non reggendosi più in piedi
"No, sono più che serio" sorrise il dottore
Yoongi tirò un sospiro di sollievo chiudendo gli occhi appena notò lo sguardo calmo e sereno della persona davanti a sé. Fú uno dei gesti più liberatori che potesse fare in quel momento, apparte anche tremare per l'adrenalina che nel corpo teneva.
"Solo che..." annuí lo specialista bloccandogli occhi prossima mossa "...se viene con me verso la stanza le spiego tutto, così può anche entrare e vederlo" sorrise iniziando ad incamminarsi seguito da un Yoongi leggermente agitato.
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Scelsi ovviamente la foresta.
Non avevo intenzione di perdere ancora, non volevo più essere battuto da nessuno, avevo bisogno della mia identità, della mia realtà, di riprendere la mia vita fra le mani e farne come si fà con un opera d'arte.
Difficoltà, pianti, sconfitte e cadute sarebbero stati solo gli stadi iniziali delle future discese, risate, vittorie e rialzate ed io ero pronto ad affrontare tutto.
Tirai un profondo respiro immergendomi in quella strada fino a quando non aprii gli occhi di scatto sentendo immediatamente il rumore incessante di un qualcosa di fastidioso.
Mettendo bene a fuoco il tutto, notai che quel rumore proveniva da un macchinario al quale erano legati fili e tubi tutti attaccati sul mio petto e sulle braccia. Sbattei le palpebre guardando davanti a me, notando subito una schiera di probabili medici ed infermieri fermi a fissarmi.
"Park, finalmente Park si è svegliato!" urlò una di loro sorridendo
"Cavolo! C'erano probabilità su un milione che, dopo tale aggressività, potesse risvegliarsi. Invece lo ha fatto, che miracolo!" esclamò un altro annuendo fiero
"Sh facciamo silenzio, i rumori forti possono essere causa di malessere in questi casi" annuí un dottore, sicuramente più professionale, avvicinandosi a me "ben svegliato, Park" sorrise poggiando delicatamente la mano sul mio viso.
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"Rain in the pine grove"// Yoonmin (completata)
Fiksi Penggemar"Su la favola bella che ieri m'illuse che oggi t'illude" Quello scenario mistico-fantastico sembrò avvicinarsi a me e senza rendermene conto mi risucchiò completamente facendomi toccare con mano le foglie, sentire sulla pelle l'acqua, camminare su s...