PROLOGO

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"Mh, sei davvero sicuro di volergli parlare Jiminie?" sospirò Taehyung guardandomi

"Beh, si certo. Perché?" sorrisi

"Non mi fido molto di Yoongi, non voglio che ti spezzi il cuore" sussurrò mordendosi le labbra

"Fidati di me, Taehyungie, proviamo le stesse cose, l'uno per l'altro, ed è palese. Per questo sta tranquillo okay?" annuii "so ciò che faccio" ridacchiai facendogli l'occhiolino

"Eh va bene" sospirò appoggiandomi una mano sulla spalla "sono lì, davanti all'entrata della scuola, assieme a Jungkook" mi guardò indicando il ragazzo, che ci stava osservando e che ben presto alzò la mano per salutarci.

Anche io alzai la mano sorridendo allegramente per poi guadare Taehyung
"Vai, non preoccuparti per me" sorrisi

"Buona fortuna" mi abbracciò, stringendo mi forte per poi raggiungere, come aveva detto, Jungkook.

Mi diressi verso il cancello esterno della scuola, quello che contornava tutto il giardino, appoggiandomi lontano da occhi indiscreti e aspettando con ansia l'arrivo del ragazzo al quale avrei aperto il mio cuore. Sbuffai, asciugandomi più volte le mani sui pantaloni, mordendomi le labbra insistentemente, muovere sú e giù la gamba senza freno; non ce la facevo più a trattenere.

Con Yoongi ci conoscevamo ormai ds una vita intera, eravamo nati con tre anni di differenza e quel lasso di tempo non si sentiva così pesantemente.
Siamo sempre stati migliori amici fin da bambini, quando un carattere più mite e schivo, di Yoongi, venne fuso con uno più espansivo, il mio, e da lì nessuno ci poté più sparare.
Andando avanti con gli anni incontrai nella mia vita anche Taehyung, che fu una delle poche persone a comprendermi davvero e a prendere posto nella mia vita come un fratello, lo stesso Jungkook che aveva dopotutto lo stesso ruolo, ancora Jin, Namjoon e Hoseok che essendo i più grandi davano una specie di sostegno a quella piccola capanna che avevamo creato, a quella piccola grande famiglia.

Solo che, con il passare degli anni, del tempo, capii che l'amicizia che provavo per Taehyung, per Jungkook o per tutti gli altri non era la stessa che c'era quando stavo con Yoongi. Non sentivo le stesse cose di quando stavo con lui, era un qualcosa di più forte, forse anche morboso, visto che avevo bisogno frequentemente di lui, perché Yoongi mi faceva sentire protetto fra le sue braccia, amato, coccolato, speciale. Volevo potergli stare vicino sempre, potermi svegliare spesso con lui di fianco e poter essere l'unico ai suoi occhi.

Volevo solo essere per lui ciò che era diventato per me.

E in quel momento, all'età di diciassette anni quindi, capii che era arrivato il momento di dire tutto ciò che sentivo a Yoongi, aprirgli totalmente il mio cuore e aspettare in una reazione da parte sua. E come già avevo previsto, di sicuro sarebbe stata positiva, era logico.

Alzai lo sguardo, che fino ad allora si era perso fra le mie scarpe, e notai l'auto di Yoongi arrivare verso di noi e quindi svoltare subito verso il parcheggio.
Sorrisi e mi avvicinai lentamente, dopotutto ero ancora agitato e tremavo, talmente tanto che qualcuno mi superò e arrivò prima di me.
Corrugai la fronte e notai Yuna, la ragazza popolare di quinta, quella che si trovava nella sua stessa classe, capelli lunghi e neri, outfit da e-girl, carattere dolce ma schivo, sorridere aggiustandosi i capelli e aspettando Yoongi scendere dalla sua auto prima di lasciargli un bacio a fior di labbra che a poco a poco intensificarono abbastanza.

Il mio statodi shock fu abbastanza palese. Le mie braccia, le mie gambe, non si muovevano più, ero diventato un unico blocco di ghiaccio irremovibile.
Mi sentivo ferito, affranto, ma soprattutto deluso dal fatto che si era fidanzato con una ragazza senza dirmi nulla. In questo modo, almeno, avrei evitato di fare la figura del coglione.

Mi voltai di spalle, promettendo a me stesso di non rimanere un minuto di più in quel posto, così presi tutto il necessario coraggio e iniziai a camminare verso il posto in cui si trovavano Jungkook e Taehyung, abbassando la testa.
Sentivo gli occhi pizzicare, poi del dovuto, e la gola stava bruciando, ma non potevo fare altro che reprimere, reprimere quanto più potessi.

"Uh" sussurrai asciugandomi la parte inferiore agli occhi

"Jimin!" esclamò, improvvisamente, Yoongi da lontano raggiungendomi "che fai, non mi aspetti più?"

Mi leccai le labbra cercando di riprendermi quanto più possibile mi fu, continuando a camminare senza fermarmi
"Ho caldo, mi dispiace" mi schiarii la voce

"Hey, fatti almeno salutare" mi raggiunse poggiandomi la mano sulla spalla

"No sono in ritardo, ho il compito in classe di chimica oggi, scusami" annuii fermandomi leggermente per guardarlo

"Oh buona fortuna allora" sorrise per poi sospirare "mh Jiminie, ti aspetto oggi al bar, ho già avvisato gli altri per telefono, devo dirvi qualcosa di importante. Solito posto, ci conto. A dopo" agitò la mano verso di me prima di andare via

"Ohoh! L'ho visto! È andato bene?" sorrise Taehyung avvicinandosi

"Sicuramente, che carini final-" cominciò Jungkook ma alzai la testa togliendomi una lacrima dalla guancia

"Andiamo in classe" annuii per poi camminare

"Cosa? Jiminie?" si avvicinò Taehyung corrugando la fronte

"Non ne voglio parlare, perfavore" sussurrai andando verso la classe lasciando indietro i due ragazzi perplessi e interdetti.

Mi sentivo come se una porta spalancata all'improvviso si fosse chiusa davanti la mia faccia, così tanto forte da creparmi completamente il cuore, cosi forte da rendermi impotente, debole.

Yoongi non era più mio.
Ed io non ero mai stato suo.

















Angolo autrice

Ciao a tutti! Che bello rivedervi di nuovo in una mia nuovissimo storia, quindi bentornati o benvenuti! Io sono Btsxarmy_italy e vi presento il prologo di "Rain in the pine grove", mi scuso sempre per eventuali errori.
Spero possa piacervi come argomento e in ogni caso lasciatemi un vostro parere, mi fa piacere confrontarmi e leggere ciò che pensate.
Ci vediamo, quindi al prossimo aggiornamento.
Ciao, e buona lettura 💜

"Rain in the pine grove"// Yoonmin (completata) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora