Flashback
9 febbraio 2004, nasce Yang Jungwon, è prematuro e molto debole, i dottori stimavano che non avrebbe superato i due mesi di vita.
I genitori pregarono pur di farlo vivere, siccome la signora Yang non avrebbe sopportato un'altra gravidanza, già il fatto che fosse rimasta incinta era un miracolo celeste.
Il bimbo rimase in una incubatrice per molto tempo, piano piano diventava sempre più forte e superò le sue aspettative di vita.
Una volta cresciuto i suoi genitori notarono l'intelligenza, l'agilità e l'intuito del figlio... ma il più suo grande difetto era la timidezza e la poca autostima, che lo condusse a non dare mai il 100% del suo potenziale.
Più volte venne rimproverato per questo, ma lui non capiva perché, a scuola aveva una media bellissima, ma stava sempre solo, dato che suo unico migliore amico venne a mancare in un incidente stradale.
La notizia scosse parecchio Jungwon, che fu costretto a chiudersi ancora più in se stesso, così tanto che anche andare a scuola era la cosa più spaventosa al mondo.
Primo giorno di terza media, Jungwon era seduto tranquillamente al suo posto, stava aspettando la prof per scoprire gli orari nuovi.
"Hey raga, guardate chi c'è, l'asociale depresso" disse un bulletto colpendo la testa del ragazzo con una pallina di carta.
Jungwon iniziò ad agitarsi, era abituato a parlare solo con i docenti, e neanche per tanto tempo...
La classe scoppiò a ridere nel vederlo tremare come una foglia.
Così il suo respiro si fece affannato e la vista gli divenne scura, fino a non riuscire più a controllare il suo corpo.
La sensazione era quella di essere ad un passo dalla morte, ma si risvegliò in un letto d'ospedale, con sua madre preoccupata e il padre con una sigaretta in bocca.
Passò la notte in ospedale e non chiuse occhio, per paura di fare qualche incubo o di non svegliarsi più.
Venne dimesso la mattina del 4 settembre, e la madre annunciò alla scuola che avrebbe proseguito gli studi da casa.
Dopo quasi due mesi il ragazzo ebbe le forze per uscire dall'abitazione, aveva un mazzo di semprevivi tra le mani. Arrivò al cimitero e mise i fiori un un vaso sopra ad una lapide.
"Scusami Sunoo, non sono forte come credevi che fossi, ti ho deluso! TI HO DELUSO!" Urlò, le lacrime iniziarono a rigarli il viso, mentre le mani si strinsero in due pugni.
Odiava se stesso per tutto quanto, voleva sparire, ma morire lo spaventava.
Da quel giorno iniziò a litigare con i genitori quasi per tutto, anche per cazzate, il suo obbiettivo era farsi detestare fino a che la sua scomparsa fosse una cosa positiva.
"NON TI SOPPORTO PIÙ JUNGWON! VIA DA QUESTA CASA E DALLA MIA VITA!" Urlò la madre, così il giovane senza cena e soldi uscì di casa al più presto.
Il resto è già conosciuto...
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20 aprile 2002, nasce il piccolo Jay, già appena nato era circondato fa soldi e fama.
Fin dai primi mesi di vita il padre era assente, ma questo non provocò ne traume e ne mancanze al bimbo.
Aveva tutto, giocattoli costosi, una madre premurosa, una casa gigantesca e amici a volontà.
Crebbe educato e gentile, e questo fu un motivo di vanto per i famigliari.
In quanto scuola ne frequentava una privata e molto prestigiosa, non era il migliore della classe ma comunque era con tutte le materie sufficienti.
Fu così fino ai 12 anni, quando per ordine del padre iniziò a pensare al suo futuro, avrebbe ereditato la mafia e i suoi circoli di droga e assassini.
Non ne era entusiasta, ma se doveva farlo... deludere i suoi genitori era una cosa inammissibile ai suoi occhi.
Questo però comportò il rimanere chiuso in casa a studiare ogni persona della concorrenza, e varie misure di sicurezza.
Non poteva più uscire di casa e rinunciò alla sua vita da adolescente normale.
Finché un giorno, all'età di 19 anni, fu costretto ad agire senza l'auto di nessuno.
Autunno, la sua stagione preferita, amava il mood di Halloween e il freddo si faceva già sentire.
Ma correre in un cimitero con alle calcagna dei servitori della concorrenza non rientrava nei piani.
"Cazzo Jay sbrigati" gli urlava il padre nell'auricolare "fanculo" pensò e si levò l'aggeggio.
Venne calpestato pochi istanti dopo dagli inseguitori.
Un messaggio arrivò sul suo telefono, dovette rinchiudersi nella chiesa per poterlo leggere.
X: congratulazioni giovane Park, presto sarà capo della mafia
Suo padre era morto.
Uscì al più presto per continuare a correre, salì i piani di un grattacielo e arrivò sul tetto, dove lì escogitò una fuga ad effetto.
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Heyy cari amici;
Sono tornata con il capitolo 15!
In questa pausa sono riuscita a pensare come aggiornare la storia fino al capitolo 19, dato che il 20 è già "pronto".
Ho cercato di scrivere un po' ma questo è quello che il mio cervello ha partorito.
Con questo vi saluto e buona giornata <3
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~Do or Die~ 🖇🖤
FanfictionStoria centrata sulla JayWon, non dico altro :) Iniziata: 9 febbraio 2021 Finita: 7 novembre 2021