Capitolo 5

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È stata davvero una giornata pesante e Derek non vede l'ora di tornare a casa dai suoi figli. Non si è fermato nemmeno un momento e ringrazia di essere da solo negli spogliatoi. Si aspetterebbe di sentire solo silenzio ma lo scroscio dell'acqua della doccia attira la sua attenzione: quasi nessuno la usa se non in caso di contaminazione. Si guarda attorno e vede quelle che riconosce essere le scarpe di Stiles fuori dall'armadietto. La sua razionalità gli urla di ignorare il fatto che il ragazzo si trovi nudo a pochi metri da lui ma l'istinto gli sta gridando il contrario. Derek si alza senza quasi rendersene conto: la curiosità di scoprire se tutto il suo corpo è costellato di nei come il collo prende il sopravvento e si ritrova davanti alla doccia, le braccia conserte. Osserva Stiles lavarsi canticchiando, la pelle pallida ricoperta di goccioline esattamente come in quella foto vista nel suo profilo Instagram, i capelli bagnati ancora più ribelli, le labbra rosse per il caldo provocato dall'acqua.

Stiles ci mette qualche minuto ad accorgersi di essere osservato. "Derek!" esclama coprendosi.

"Non farlo, non coprirti" gli dice l'uomo con voce roca.

Stiles sembra incerto, quasi in imbarazzo. Derek si avvicina lentamente, quasi a volergli dare la possibilità di andarsene se lo desidera. Ma Stiles resta immobile e lo guarda tra il confuso e lo speranzoso. "Sei bellissimo" gli dice.

Stiles abbassa lo sguardo arrossendo e Derek pensa davvero di non aver mai visto nessuno di più bello. Gli mette un dito sotto al mento per fargli alzare la testa e poterlo guardare negli occhi. Generalmente è deciso, diretto ma con Stiles sente sensazioni che non ha mai provato prima. "Vorrei baciarti così tanto. Posso?"

Stiles si limita ad annuire e Derek si avvicina piano. Aspetta che sia il ragazzo ad annullare le distanze e a dare il via al loro primo bacio: nonostante siano nello spogliatoio dell'ospedale si baciano con calma, come se avessero tutto il tempo del mondo. Derek si trova sotto al getto della doccia completamente vestito ma non gliene importa. Sente solo il bisogno di accarezzare la pelle nuda e bagnata di Stiles e vuole sentirla contro la sua. Stiles sembra della stessa idea perché le sue abili dita lo stanno liberando da tutti i vestiti inzuppati d'acqua, fino a spogliarlo completamente. Il ragazzo lo guarda con interesse, Derek direbbe quasi con ammirazione. "Sei stupendo" gli dice.

Derek sorride accarezzandogli una guancia. "Lo sei anche tu, ragazzino."

Stiles si morde un labbro e Derek continua a pensare di non aver mai visto niente di più tenero e indecente al contempo. "Non hai idea di cosa vorrei farti" gli sussurra in un orecchio.

"Puoi farmi ciò che vuoi" gli risponde Stiles.

A Derek gli sembra di perdere il nume della ragione mentre comincia a baciarlo, morderlo e accarezzarlo: lo prepara delicatamente ma deciso anche se continua a chiedersi come sarebbe spingersi tra le sue labbra. Ma il desiderio di entrare in lui è più forte di qualunque altra fantasia. Lo solleva senza il minimo sforzo e lo penetra in un solo colpo lasciandolo senza fiato. Il calore del suo corpo lo manda letteralmente in tilt: deve muoversi, ne sente il bisogno, ma non vuole fare nulla che possa fare del male a Stiles. Resta immobile continuando a baciarlo fino a quando non è lui a cominciare a muoversi sul suo membro. È tutto frenetico, i gemiti nascono e muoiono tra le loro labbra, le pelli a contatto, le mani che si cercano e si stringono. Tutto è così perfetto che Derek quasi non si accorge di venire troppo impegnato a studiare le espressioni estasiate di Stiles. Prendono fiato uno con la fronte contro l'altro senza sapere cosa dire. Si asciugano e si vestono in silenzio, ciascuno con i loro pensieri.

Quando Derek passa davanti alla reception spera che Erica non noti il suo stato. Speranza vana dal momento che la ragazza non solo lo nota ma lo segue anche. "Hai fatto la doccia."

"Ho fatto la doccia."

"Non da solo, immagino."

"Erica!"

"Derek non hai fatto nulla di male, lo sai."

Derek si siede sul cofano della macchina e si copre la faccia con le mani. "Non dovevo cedere. Lui è così giovane. Ed è un tirocinante."

"Derek, Stiles è un bravo ragazzo: non userà questa cosa a suo favore."

"Se lo facesse sarebbe perché gliel'ho permesso."

Erica gli appoggia una mano sul braccio. "Non lo farà" lo rassicura.

Il giorno seguente Derek è leggermente in ansia mentre si avvia verso la sala dove deve incontrare tutti i tirocinanti: non era previsto che quel giorno stessero con lui ma il suo collega aveva avuto un imprevisto e l'onere era toccato al primario. Prende un profondo respiro prima di entrare. "Buongiorno" saluta. Gli occhi immediatamente a cercare Stiles. "Il dottor Smith è assente quindi, oggi, tornerete ad essere in mia compagnia."

Il ragazzo, dopo la sorpresa iniziale, si ricompone: non lo saluta, nessun sorriso, nessuno sguardo di sottecchi. A Derek sembra quasi che lo voglia evitare, come se si fosse pentito di quello accaduto il giorno precedente. E la cosa gli dispiace più di quanto ammetterà mai.

La giornata passa tranquillamente e, nonostante tutto, Stiles sembra comportarsi normalmente anche se Derek nota la mancanza dei soliti sorrisi e la leggera tensione che lo pervade. Ha attraversato il parcheggio e ha raggiunto la macchina quando trova il ragazzo appoggiato alla portiera in attesa, lo sguardo sempre basso.

"Ehi, ragazzino."

Stiles lo guarda appena sorridendo. "Ciao."

"Hai bisogno di qualcosa?"

Stiles scuote la testa. "Volevo farti una proposta ma mi sento un po' idiota."

Derek lo trova carino, attraente, dolce ma idiota proprio no. "Che proposta?"

"Non voglio che qualcuno sappia quello che è successo ieri."

Derek sente il fiato mancargli ma lo capisce, capisce perfettamente la decisone che Stiles deve aver preso. Lui stesso avrebbe mille dubbi e perplessità: la differenza di età tra di loro è davvero tanta. "Stiles, va bene. Se vuoi far finta che non sia successo lo capisco. Non subirai nessuna ripercussione da parte mia, te lo assicuro."

Stiles ora lo guarda fisso. "Non sono pentito. E tu?"

Derek si gratta la barba. "Non lo so" ammette.

"Allora posso fare a meno di farti la mia proposta. Ci vediamo, dottor Hale."

"Stiles..."

"Tranquillo, non voglio approfittare di te. E non ho mai nemmeno pensato il contrario. Mi piaci sul serio ma non importa. Dopotutto non è successo niente" dice Stiles andandosene, la testa bassa.  

ER - Compagni in prima linea | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora