Capitolo 19

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Stiles ghigna, gli piace quell'inaspettato lato dominante e geloso di Derek e vuole vedere fin dove può arrivare. "In una mensa, in biblioteca... continuo?"

Sente Derek ringhiare alle sue spalle. Lo solleva senza il minimo sforzo facendolo urlare per la sorpresa. Derek lo butta nel letto e lo blocca con il suo peso. "Voglio sapere tutto."

"Tutto cosa?" domanda Stiles fingendosi ingenuo.

"Lo sai benissimo" dice infatti Derek stringendo la presa sui polsi.

Stiles si trova ad inarcare la schiena con un inizio di erezione nei pantaloni. Derek se ne accorge e alza un sopracciglio: gli ferma le braccia con un'unica mano mentre con l'altra raggiunge il suo membro cominciando a massaggiarlo da sopra il tessuto. "Ora farai il bravo ragazzino e mi dirai tutto."

Stiles sente il fiato mancargli, è da troppo tempo che Derek non lo tocca e lo desidera. "Der" ansima rincorrendo quelle carezze.

"Il primo bacio?"

"Con un ragazzo o una ragazza?"

Derek sembra stupito. "Credevo fossi gay."

"Prima di capirlo ho avuto una ragazza, sai?"

"Ci sei stato a letto?"

"Sì. Ma c'era qualcosa che non andava. E ho cominciato a farmi delle domande."

"E?"

"Ho baciato suo cugino. Avevo 16 anni e lui era molto più grande di me. Quella sera ho capito il perché con lei non andava."

Derek gli slaccia i pantaloni e poi lo aiuta a sfilarli. "Quanto grande?"

"Sette anni in più."

La mano libera di Derek accarezza la pelle di Stiles sotto la maglia facendolo sospirare. "Ha approfittato di te?" gli chiede.

"Mi ha concesso di infilargli le mani dentro le sue mutande e mi ha fatto un pompino."

"E com'è stato?" gli chiede in un orecchio con voce roca.

Stiles pensa che potrebbe venire solo con il suono della voce di Derek. "È stato bello. Ma non è lontanamente paragonabile alla tua bocca sul mio cazzo."

"È quello che vorresti?"

Stiles annuisce.

Derek gli sfila anche la maglia e la usa per legarlo al letto così da poter avere entrambe le mani libere. Si solleva sulla ginocchia e accarezza le gambe di Stiles fino a fermarle vicine al suo inguine. "Prima volta?"

Stiles geme frustrato, il bisogno di sentire Derek su e dentro di lui sempre più forte. "Danny."

"Lo stesso Danny che ti offre il pranzo ogni giorno? Quello per cui Grace ha una cotta?"

"Proprio lui."

Derek si abbassa verso Stiles, le labbra ad un soffio. "D'ora in avanti pranzerai solo qui, chiaro?"

"Ma Der, è un mio amico."

"Io non scopo con i miei amici."

"Ma lo hai fatto."

"Nessuno che frequento ancora."

"Bene. Ora possiamo procedere con qualcosa di decisamente più piacevole? Ti prego."

"Conversare con me non è piacevole?"

Stiles alza il bacino in un chiaro invito. "Il mio sangue è tutto qua. Al momento temo di non essere un buon conversatore.'

Derek gli abbassa anche i boxer liberando finalmente la sua erezione. "Eppure parli sempre mentre sei su di giri."

"Quello non è colpa mia. Sei tu che sei troppo."

"Troppo?" chiede Derek sollevando un sopracciglio.

"Troppo bello, troppo bravo, troppo intelligente, troppo tutto."

"Adulatore" dice il moro facendosi spazio tra le sue gambe e cominciando a leccarlo piano.

Stiles geme senza ritegno dimenandosi alla ricerca di maggior contatto ma Derek non sembra volerlo accontentare. "Qualcuno ti ha mai fatto questo?"

Stiles nega con la testa non riuscendo a mettere assieme parole di senso compiuto. "Bene" continua Derek riprendendo da dove si è interrotto.

"DerDerDer." Stiles sembra non riuscire a dire altro se non il nome di colui che lo sta mandando fuori di testa.

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Derek si bea del suono della voce di Stiles che lo prega. Sa che non dovrebbe essere geloso delle esperienze passate di Stiles, anche lui, dopotutto, ne ha avute parecchie ma non riesce a sopportare l'idea che qualcuno possa averlo visto completamente abbandonato al piacere. Smette di leccare Stiles sentendo il bisogno di entrargli dentro, di farlo suo: non sarà stato il suo primo uomo ma spera davvero che sarà l'ultimo. Si libera velocemente dei vestiti e ritorna il prima possibile a contatto con la pelle di Stiles. "Posso?"

Derek sa di non aver bisogno di chiederglielo ma è come se sentisse la necessità di avere il suo consenso, come se dietro a quella domanda ci fosse molto di più. Stiles sorride. "Tutto quello che vuoi" gli risponde aprendo maggiormente le gambe.

Derek entra in lui con un unico movimento e comincia immediatamente a muoversi. Le spinte sono subito rapide, il bisogno di venire impellente. Derek libera le mani di Stiles permettendo al ragazzo di stringerlo e lasciargli segni sulle spalle. Ama guardare i segni che Stiles gli lascia ad ogni incontro, è come se rendesse tutto ancora più reale. Vengono dopo pochi minuti, probabilmente anche troppo presto, ma non si univano da così tanto tempo che era inevitabile. Derek si stende sul letto e si tira Stiles sopra. "Forse dovremmo rivestirci. I tuoi figli torneranno a breve e vorrei che Grace non tornasse ad odiarmi."

"Mi piace averti nel mio letto" ammette Derek.

"Lo so. Anche a me piace essere qua, è come se davvero facessi parte della tua famiglia. Ma non mi sembra il caso che ci trovino così."

Derek lo bacia. "Resta qui a dormire stanotte."

"Mi piacerebbe davvero ma..."

Derek lo stringe maggiormente a sé e sospira. Sa cosa sta passando per la testa di Stiles, lo capisce ma ha davvero bisogno di vivere la quotidianità con lui. Resta in silenzio qualche minuto prima di proporgli la sua idea. "Pensi di tornare a casa per le vacanze di primavera?"

"Ci stavo pensando giusto qualche giorno fa. Scott ha già prenotato il volo e mi piacerebbe davvero tornare a casa almeno per qualche giorno."

Derek si morde il labbro. "E se ti proponessi una vacanza solo noi due? Tipo una settimana in uno chalet in montagna."

Stiles spalanca la bocca. "Der..."

"Lo so che non vuoi approfittare di me ma io ne ho davvero bisogno."

"E i ragazzi?"

"Hanno già programmato di passare le vacanze con mamma e le mie sorelle."

"Finirei per diventare dipendente da te com'è successo dopo il nostro appuntamento" dice Stiles.

"È quello che spero."

"In che senso?"

Derek sospira. "Spero che dopo la vacanza tu possa seriamente pensare di passare più tempo con me, con noi. Senza sentirti di troppo."

"È davvero quello che vuoi?"

"Sì."

Stiles sorride. "Va bene, ci penserò. Ma ora è meglio se ci vestiamo o Grace ci mette in punizione" dice facendo ridere Derek. 

ER - Compagni in prima linea | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora