Capitolo 3

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"Oh mio Dio! Ma quello è un cane fantastico! " dice spaventandomi mia sorella. "Mi hai fatto prendere un colpo Isa!"la sgrido abbastanza incazzata.
"Scusa...ma guardalo; è così cuccioloso!" dice. "Sì è carino, ma sai che non sono un'amante dei cani"le rispondo. "E poi è da solo, non ha padrone, potrebbe avere la rabbia"aggiungo." Non dire cazzate, guarda è così indifeso!" dice mentre fa per accarezzarlo.

Quando allunga la mano per accarezzarlo il cane d'un tratto gliela morde. "Ahia!"grida. Io vado per aiutarla ma il cane mi ringhia contro. "Torna qui"le dico senza distogliere lo sguardo dal cane. Mia sorella indietreggia lentamente e mi raggiunge. "Ahia!"ripete." Fa male!"si lamenta.

Le guardo la mano:sta sanguinando e si vedono i segni dei denti dell'animale. "Che ti avevo detto? Dai andiamo a cercare un ospedale" dico.

Gironzoliamo per la città chiedendo alle persone indicazioni. Alla fine ne troviamo uno.

Entriamo di corsa, la mano sta ancora sanguinando e Isa si lamenta ancora.

La fanno entrare subito ed io mi siedo in sala d'aspetto. C'è solo un posto libero:di fianco ad un ragazzo.

Mi ci siedo.

Nella sala ci sono sette persone:una vecchietta, una donna con una bambina, un uomo, un ragazzo, il ragazzo che mi siede di fianco ed io.

Passa un po', poi la vecchietta, la donna e la bambina se ne vanno. Poco dopo il ragazzo di fianco a me si alza e se ne va.

L'altro ragazzo si alza e si siede vicino a me." Hei"dice guardandomi. "Ciao"rispondo secca senza volere." Sono Theo " continua. "Tu?" chiede. "Beatrice"rispondo cortesemente per come mi sono comportata un attimo fa. "Come mai sei qui?"chiedo io. "Un mio amico è caduto dallo skateboard e si è fatto male al ginocchio, tu?"
"Mia sorella è stata morsa da un cane randagio sulla mano" rispondo. "Mi dispiace"dice "Anche a me per il tuo amico"dico per non essere scortese e per non rimanere con l'ultima parola.

Subito dopo arriva mia sorella con una benda alla mano." Possiamo andare, ma dobbiamo tornare per una visita mercoledì" dice lei. Annuisco e mi alzo, poi mi volto per salutare Theo con un cenno e lui risponde sorridendo.

Usciamo dall'ospedale  e chiedo a mia sorella e è qualcosa di grave. "No, non è niente di ché ma hanno detto che abbiamo fatto benea venire"dice. Poi mi chiede:" Chi era il tipo che hai salutato?"

Io arrossisco. "Un ragazzo, non lo conosco ma sembra simpatico"rispondo timidamente.

Arriviamo a casa verso le 15.00 e spieghiamo quello che è successo ai nostri genitori poi io me ne vado in camera mia.

Poco dopo mi arriva un messaggio...

Noi per sempre ribelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora