"Cosa ti ha chiesto?"mi chiede Isa quando vede che sto tornando. "Oh niente di importante" mento e faccio l'occhiolino a Theo cercando di non farmi notare dagli altri.
Gli dirò tutto.
Lui annuisce leggermente facendosi notare solo da me.Dopo un'ora di geografia e due di laboratorio usciamo da scuola.
"Devi dirmi quella cosa" mi sussurra Theo all'orecchio.
Avviso mia sorella che l'avrei raggiunta più tardi e mi dirigo da Theo.
"Allora? " mi chiede. "Ricordi che mi aveva avvisata su di te consigliandomi di starti lontana? Beh ora me lo ha imposto" dico. "Cosa?! E tu cosa le hai risposto?" chiede. "Le ho detto che non era colpa mia se tu non ti fidi di lei e..." mi fermo. "E...?" si incurisce. "E le ho detto che a me hai raccontato tutto" ammetto abbassando lo sguardo."Hai fatto benissimo" dice sorridendo. "Cosa?" mi supisco alzando lo sguardo. "Se lo meritava, non avrebbe mai dovuto parlarti così" dice annuendo. Annuisco anch'io senza accorgermene.
Se lo meritava sì, ma forse sono stata un po' dura con lei.
Dopo averlo salutato mi dirigo verso casa a piedi, ormai lo scuolabus è già passato.
Ho passato tutto il resto del pomeriggio a leggere e ad ascoltare musica.
Sento bussare alla porta di camera mia e dico un "Avanti" svogliato.
"Beatrice c'è una tua amica di sotto, dice di chiamarsi Amy" dice mia mamma entrando nella stanza.So già di cosa vuole parlare:di quello che è successo oggi in corridoio. Ma io non ne ho proprio voglia, sono troppo stanca.
"Dille che sto dormendo o facendo la doccia, non so inventa tu qualcosa, ma non farla entrare" dico mettendomi seduta sul letto.
"Sicura? Sembra molto preoccupata" dice. Annuisco e lei mi ripsonde con un "Okay" per poi chiudere la porta.Poco dopo torna su ed entra senza bussare. "Le ho detto che stai dormendo" dice. "Grazie" le rispondo.
"Tesoro perché non hai voluto parlarle? C'è qualcosa che non va?" chiede poco dopo. "No, niente di importante"mento.
Se le avessi detto di Amy le avrei dovuto anche raccontare di Theo.
"Devvero? Sai che puoi dirmi tutto tesoro" cerca di incoraggiarmi accarezzandomi il viso. "Davvero mamma, sono solo stanca" mento, di nuovo. "Va bene"dice e torna di sotto.
Non mi fa piacere mentirle, ma non avrei mai potuto dirle la verità.
Il rumore della sveglia mi fa sobbalzare dal letto. Solitamente non metto la sveglia, ma ieri mi sentivo così stanca che ero sicurissima che senza quella non mi sarei mai alzata.
L'ho messa un quarto d'ora prima, così da poter riposare ancora una quindicina di minuti.Dopo aver fatto colazione mi vado a preparare: mi metto uno skinny grigio, un maglione bordeaux con sopra tanti piccoli teschi neri, le mie Doctor Martens nere e una cuffietta dello stesso colore.
Successivamente essermi truccata scendo le scale e parto con mia sorella verso la fermata.
"Ho sentito che oggi,all'ora di francese, dovremo andare con la 2°C in aula magna, la direttrice deve fare un annuncio" dice Isa.
"Sai cosa ci dirà?" chiedo. Scuote la testa e dice: "No".Stranamente alla fermata non c'era Amy, da una parte sono felice perché non credo che l'avrei sopportata a lungo.
Quando arrivo a scuola Niky mi viene subito in contro. "Ciao!" mi abbraccia. "Hey, sei raggiante oggi!" ammetto sorridendole. "Già" risponde, anche lei sorridendo.
"Hai sentito che saltiamo la prima ora di francese?" mi chiede mentre entriamo.
"Sì, siamo con la 2°C, giusto?" chiedo. "Sì, dovrò subirmi un'ora con mio fratello, che palle!" sbuffa.
"Luke va in 2°?! Credevo fosse più grande, che andasse in 3°!" ammetto stupita. "Sì, sembra che sia più grande, ma ha solo 17 anni"dice, sorprendendomi ancora di più. "Credevo avesse 18 anche 19 anni!"dico."Sai dopo che te ne sei andata è venuto in camera mia e mi ha detto che sei stata molto simpatica" dice ridendo.
Mi viene in mente quello che è successo ieri con Luke.
"Ma ci siamo rivolti sì e no due frasi" dico. "Lo so, mio fratello è strano, ormai io mi sono abituata" dice ridendo.
Mentre io e Niky ci dirigiamo fianco a fianco in aula magna sento un braccio appoggiarsi sulle mie spalle: Luke.
Mette un braccio anche sulle spalle di sua sorella e si mette in mezzo a noi."Ragazze" dice guardando prima sua sorella, poi me.
Ha degli occhi da mozzare il fiato!
"Cosa vuoi Luke?!" gli chiede chiaramente infastidita sua sorella. "Tranquilla, sorellina, volevo solo parlare con la tua amica"dice indicandomi con il capo.
Detto questo toglie il braccio dalla spalla di Niky e mi spinge leggermente col suo corpo verso sinistra, facendoci allontanare da sua sorella.
"Allora, bellezza," con quel suo nomignolo arrossisco e lui lo nota dato che sembra essere divertito. "voglio avvisarti che in aula magna mi siederò di fianco a te" afferma.
Sto per aprire bocca per dirgli che no,non mi metterò di fianco a lui solo perché lo ha deciso lui, ma mi precede: "Siamo d'accordo, giusto?" chiede guardandomi profondamente con quei suoi occhi celesti.
"Sì"sussurro, trovando impossibile rifiutare.
"Bene" dice, si gira e se ne va."Hey, cosa ti ha detto?" chiede Niky venendomi incontro. "Ha detto che si sarebbe messo vicino a me"dico. "E a te va bene?" chiede mentre ci avviciniamo alla sala. "Sì"ammetto. "Okay" dice.
Ci sediamo e aspettiamo che l'aula si riempia.
"Ti piace?" mi chiede quando ci sediamo. "Chi?" scatto subito. "Luke" dice. "No, cioè, sembra simpatico" dico. "Ma non mi piace" aggiungo.
"Sembra" dice ridendo e tirandomi un pugnetto amichevole sulla spalla. Rido anche io."Hey, bellezza" riconosco la voce di Luke mentre si siede rumorosamente di fianco a me.
"Hey" dico sorridendogli.In quel preciso istante la direttrice entra nell'aula e tutti noi ci alziamo e diciamo un "Buongiorno" in coro.
"Buongiorno, ragazzi" ci saluta lei sorridente. A quel punto tutti ci sediamo."Ho da dirvi due cose, oggi.
Come ben saprete i vostri colleghi, nonché 3°A e 3°B, da oggi fino a venerdì saranno in campeggio.
Se andrà tutto bene anche voi, da lunedì a mercoledì, andrete nello stesso luogo a campeggiare" a queste parole le due classi, me compresa, iniziamo a bisbigliare.
"Signori! Contenetevi" ci riprende lei seccata."Se tutto andrà come prefissato con le altre classi,venerdì manderemo alle vostre famiglie l'avviso"dice.
"Il secondo avviso che devo darvi è il seguente: da domani, nonché giovedì, l'intero liceo inizierà ad indossare una divisa scolastica" annuncia."Che cosa?!" chiedo abbastanza sconvolta. "Sì, signorina Prior, vi verranno consegnate questa sera" dice.
"E come saranno?"chiede una ragazza un paio di file davanti a me.
"Quelle maschili saranno un pantalone lungo, una camicia, una cravatta e una giacca con sopra lo stemma del liceo.
Mente quelle femminili saranno una gonna, una camicetta, una cravatta e una giacca, anch'essa con lo stemma scolastico, signorina Mason" risponde sorridente.Una gonna?! Fantastico; io odio le gonne.
"Beh, per noi ragazzi sarà un piacere vedere le ragazze con la gonna!" interviene divertito Luke.
"Cosa?! Stronzo!" dico infuriata. Anzi urlo infuriata dato che vedo subito che la direttrice mi fulmina con lo sguardo."Prior, Hemmings, fuori!" ci ordina. "Ma..."inizio a dire. "Fuori! Professoressa Dumont dia loro una punizione adeguata" ordina prima a me, poi alla prof. di francese.
Ora io,Luke e la Dumont ci stiamo dirigendo fuori dall'aula.
"Beh ragazzi, l'avete combinata gorssa. Mi dispiace ma mi tocca darvi una punizione" dice lei.
Sembra gentile, forse non sarà così stronza. Spero."Vediamo...dovrete ordinare il ripostiglio degli attrezzi della palestra,oggi all'una"mi sbagliavo.
Dovrò passare il pomeriggio a riordinare uno sgabuzzino.
Fantastico.
STAI LEGGENDO
Noi per sempre ribelli
DiversosBeatrice si sta trasferendo a Londra con la sua famiglia, Chiristina, la madre, David, il padre e Isabella, la sorella. Non conosce nessuno del posto, fino a quando non incontra Theo. Il ragazzo che la salverà.