Capitolo 32

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Ma una voce robotica ci interrompe: "Siete arrivati nel punto più alto della ruota panoramica".

Ci allontaniamo subito. Fottuta voce!
Iniziamo lentamente a scendere ed usciamo dalla cabina per tornare a casa.

Tornando a casa parliamo del più e del meno, tralasciando il discorso che mi interessa di più:noi.

Dopo aver cenato vado in camera mia. Mi faccio una doccia e mi metto il pigiama. Mi metto sotto le coperte e inizio ad ascoltare un po' di musica.
Scelgo di mettere 'Diamonds' di Rihanna.

Quante cose sono successe oggi!
Ho fatto amicizia con Nicole, ho conosciuto Luke, ho scoperto che Emily, Deborah e Lauren sono delle sfruttatrici e sono andata con Theo al London Eye.

Mi addormento con quei pensieri nella mente e con le note di Bruno Mars nelle orecchie.

La mattina mi sveglio con calma alle 6.10.
Faccio colazione e mi vesto con una camicetta a quadretti rossi e blu, un jeans blu e le mie converse nere.
Mi trucco leggermente e mi faccio uno chignon, poi scendo in salotto per aspettare mia sorella.

"C'é qualcosa che non va, tesoro?" mi chiede mia madre nel vedermi. 'No, sto aspettando Isa per andare a scuola"rispondo. "Oh, lei è già uscita. Non te lo ha detto? È arrivata una sua amica, Carly...Carry, qualcosa del genere, e sono andate" mi informa. "Ah,non mi ha avvisata. Beh allora io vado" la saluto con un bacio sulla guancia ed esco di casa.

Mi incammino alla fermata con le cuffiette nelle orecchie e in poco tempo arrivo a scuola.

Dopo due ore di arte passate a chiacchierare con Niky e Theo finalmente la campanella suona.

Ho scoperto che Niky non ha mai saputo che Theo ha 'rubato' dato che è arrivata solo l'anno scorso e questo mi ha sollevato il morale.

Mia sorella appena mi ha vista si è scusata dicendo che sie era completamente dimenticata di avvisarmi che sarebbe andata a scuola con Clary.
Io l'ho subito perdonata senza pensarci due volte.

Dopo essermi subita due ore di storia a dir poco strazianti tutti ci siamo diretti alla mensa.
Oggi ci sono pasta e polpette.

Mentre parliamo sento una mano toccarmi la spalla destra; mi giro e vedo Amy. "Dovrei parlarti" dice seriamente senza nemmeno salutare. Alza lo sguardo. "In privato" aggiunge.
"Okay" dico e la seguo in corridoio.

"Devi stargli lontana" dice seria. "Cosa? Lontana? Lontana da chi?" chiedo senza capire.
"Da Theo, devi stare lontana da Theo" mi ordina. "Come scusa?! Credi veramente di poter decidere cosa devo o non devo fare? Beh ti sbagli, Amy" dico infuriata.
"Lo dico per il tuo bene, Tris! Ti sei già dimenticata cosa ha fatto?" chiede cercando di calmarsi. "Ha rubato" sillaba. "Ti sbagli" dico secca. "Cosa?" chiede. "Mi ha detto cosa ha fatto veramente, non ha rubato, non è colpa mia se di me si fida mentre di te no" ammetto. "Cosa ti ha detto?" chiede incuriosita.
"Non sta a me spiegartelo, sta a lui, e se non vuole avere a che fare con te ci sarà un motivo" dico tornando in mensa senza darle tempo di reagire.

Noi per sempre ribelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora