Capitolo 34

86 9 23
                                    

"Mi dispiace ragazzi, potete tornare nelle vostre classi,la direttrice non aveva nient'altro da dirvi" dice e torna dentro.

"Potevi anche evitare di rispondere,così da non farci andare in punizione!"ringhia Luke appena la porta si chiude.
"Potevo evitare?! Parla lui!"dico infastidita.

Sbuffa, si gira e se ne va. Ma è un'abitudine?

Torno anche io in classe e aspetto gli altri.
La mattina per fortuna è passata velocemente e a musica la prof. ci ha dato il compito di scegliere una canzone da cantare da soli o in gruppo.

Io e mia sorella andiamo velocemente a casa, ed io mangio altrettanto velocemente dato che all'una devo essere a scuola.
Mi riposo giusto 15 minuti sul letto, ma mi arriva un messaggio: "Non andare direttamente a scuola, vieni a casa mia, poi ti spiego" è da parte di Niky.

Per fortuna mi ricordo la strada e quindi ci arrivo senza difficoltà.
Suono il campanello e ovviamente mi viene ad aprire Luke: "Oh, sei solo tu..."mi apre col sorriso, ma appena vede che sono io si spegne. "Già, solo io" sussurro.

Come può un ragazzo essere così attraente e dannatamente sexy ma allo stesso tempo così antipatico?!

Mi lascia entrare e io mi dirigo al piano di sopra, nella stanza di Niky.
Busso e lei mi grida "Avanti!".

Entro e appena mi vede, a differenza di Luke, le si crea un sorriso in faccia. "Hey" la saluto sorridente. "Ciao!" mi viene ad abbracciare.

Sta preparando un borsone pieno di roba.
"Cosa prepari?" le chiedo. "Oh è per nuoto, è per questo che ti ho fatta venire:mi porta Luke in macchina, così ho pensato che potesse portare anche te a scuola dato che dovete pulire assieme" spiega mentre continua a buttare cose a casaccio nel borsone.

Le vorrei rispondere che preferirei passare meno tempo possibile con Luke dopo quello che ha detto, ma il suo pensiero è stato carino quindi mi limito a sorriderle.

Mi siedo sul suo letto e aspetto che finisca. "Pratichi nuoto?" chiedo ripensando a quello che ha detto poco fa. "Sì, nuoto sincronizzato, lo pratico da 5 anni circa" dice. "Anch'io lo facevo, ma dopo 7 anni ho smesso perché avevo troppe cose da fare tra sport e studio"dico. "Che bello, allora magari puoi venire qualche volta, anche solo per nuotare"mi invita. "Certo" rispondo sorridente.

"Ti muovi?!" chiede evidentemente esasperato Luke entrando nella stanza. "Tu ti calmi?!" gli risponde la sorella. "Muoviti!" ringhia e poi sbatte di colpo la porta.

"Vi amate proprio" dico sarcasticamente. "Non sai quanto" finge un sorriso, ma poi scoppia a ridere e io con lei.
"Oggi è più tressato del solito, probabilmente perché deve riordinare quello sgabuzzino con te" ride. "Già, perché io sono ansiosa di passare del tempo con tuo fratello in uno stanzino!" dico sarcastica. "Chi non lo vorrebbe?" ride. Anche io rido con lei.

"Ho finito, possiamo andare" esclama mettendosi la giacca. "Okay"sorrido.

Usciamo e vedo Luke appoggiato a, quella che credo, sia la sua macchina intento a scrivere un messaggio. Andiamo nella sua direzione e quando siamo abbastanza vicine alza lo sguardo su di me.
Mi guarda corrugado la fronte.

"Viene con noi"annuncia Niky. "Quella non sale sulla mia auto"dice continuando a fissarmi.

Non male: siamo passati da "bellezza" a "quella", davvero, non male.

"Non te la rompo, tranquillo" intervengo. "Viene con noi Luke, è pur sempre una mia amica"dice Niky.

Luke sposta lo sguardo su sua sorella e poi torna a me. "Se la rovini, la paghi"ringhia ed entra in macchina.

Mi siedo nei sedili posteriori, e per fortuna Niky si mette di fianco a me e non mi lascia da sola.

Quando arriviamo alla piscina io accompagno Niky dentro e Luke rimane in macchina.

Quando torno mi metto di fianco a Luke, nel sedile anteriore, dietro mi sento impotente.

All'inizio credo sia contrario alla mia decisione dato che mi guarda con una smorfia, ma poi mette in moto.

Arriviamo a scuola verso le 13.15 e, dato che non so dove si trovi la palestra, mi limito a seguirlo in silenzio.

Attaccato alla porta c'è un foglio: "Dovrete tirare fuori tutti i palloni e gonfiarli e dovrete lucidare tutti gli scaffali e il pavimento(se non sapete dove trovare il necessario per fare tutto chiedete ai bidelli)"leggo.
"Io vado a prendere il necessario, tu inizia a tirare fuori tutti i palloni" ordina. "Va bene" rispondo. Più starò lontana da lui, meglio sarà.

Mente lui se ne va io inizio a tirare fuori palloni da calcio, basket e pallavolo. Trovo anche una scatola con dentro delle palline da tennis e tiro fuori anche quelle.

Inizia a fare caldo, ma non perché ho fatto fatica bensì perché in questo sgabuzzino ci saranno minimo 20 gradi.

Decido di togliere il maglione, tanto sotto ho una canottiera nera.

Poco dopo torna Luke con panni, sapone e un secchio, con dentro acqua probabilmente.

Appena mi vede mi squadra. "Che c'è?!" chiedo infastidita. "Ti sei tolta il maglione"dice.

Mi stai dicendo che non hai mai visto una ragazza in canottiera? Wow Luke, mi sorprendi.

"Perspicace il ragazzo"dico.
"Che c'è, sei già stanca e sudata?" chiede con il solito tono di sfida. "Non sono una scansafatiche, come te immagino, ci saranno almeno 20 gradi in quello sgabuzzino"rispondo mentre gli prendo un panno dalla mano.
"Oppure vuoi provare a sedurmi"dice mentre appoggia il secchio e le bottiglie. "Certo" rispondo sarcastica.

Da lì non parliamo più, e questo è un bene, preferisco non sentire la sua voce.
Io mi metto a pulire pavimento e scaffali, mentre lui si mette a gonfiare i palloni seduto per terra.

Chiudo un'attimo la porta per pulire bene tutto il pavimento, ma quando cerco di aprirla non ci riesco.

Noi per sempre ribelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora