Capitolo. 3🎼

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«Cos'è il calcio?»
chiese la bambina guardando la madre con occhi colmi di curiosità

«il calcio è uno sport dove c'è una palla, due squadre e due canestri»

«Quindi è uguale al basket?»
disse la bambina sorridendo,pensando di aver compreso.

La madre si piegò sulle ginocchia fino ad arrivare all'altezza della bimba.
Con una mano fece un gesto per dirle di avvicinarsi e così fece.
si avvicinò a lei e quando fù abbastanza vicina,la madre le accarezzò la testa,arruffandole i capelli e ridendo leggermente.

«No sciocchina»
Disse in modo tenere guardandola negli occhi

«il calcio è molto diverso dal basket,per esempio, nel calcio i canestri sono moltro grandi e non stanno per aria,attaccati ad un pallo come nel basket»

«Davvero?»
Chiese la bambina sorpresa

«Si piccola mia. I canestri nel calcio,vengono chiamati porta. Un'altro esempio è che la palla non può essere toccata con le mani,ma si possono usare solo i piedi»

La bambina sembrò scioccata da quell'affermazione della madre.
La ascoltava con attenzione,aprendo la bocca in sorpresa ogni tanto.

«Solo una persona può prenderla con le mani,ed è il portiere. Il portiere ha uno dei ruoli più impegnativi,evitare a tutto i costi che la palla entri nel canesto»

«Ma quindi come degli animali quando inseguono la preda?»
Disse la bambina ridendo

«Più o meno»
Disse la madre ridendo a ruota

//Era il calcio quel giorno l'argomento principale ,più ne parlava la madre e più lei ne voleva sapere//

[IN MENSA]

Il capitano se ne stava zitto e con gli occhi chiusi,pensando a qualcosa.

«Quindi contro chi sarà la prossima partita Capitano?»
Chiese Victor

«Contro la Fiducia incrollabile credo»
Disse poggiando i piedi sul tavolo

«Togli quei piedi dal tavolo Beacons!»
urlò la rosa da un tavolo lì vicino.

«Che seccatura»
Sussurrò il rosso guardando il soffitto e chiudendo gli occhi.

Gli riaprii di nuovo e guardò nella direzione da dove veniva la voce di prima

«NON ROMPERE SCOCCIATRICE!»
Rispose a tono,facendo innervosire ulteriormente la ragazza.

«Capitano?»
Provò ancora Victor,notando che non aveva mai risposto alla sua domanda.

Riccardo riaprì gli occhi

«Si Victor?»
Rispose lui guardandolo.

«Per me il nostro Capitano sta iniziando a sognare ad occhi aperti»
Disse l'ananas che fino a quel momento non era intervenuto e che se n'era rimasto in silenzio ad occhi chiusi.

«Concorto con Caleb»
Anche il grigio che fin'ora se ne stava zitto a masticare una gomma,disse la sua.

«Concordo con voi»
dissero all'unisono Victor e Beacons tornando sull'argomento dopo aver finito di battibeccare con la rosa

«Ma...ragazzi?»
Chiese cinfuso il Virtuoso che ancora adesso,non aveva la benché minima idea di quello che stavano parlando.

[Intanto da Y/n...]

«Dai! Non devi aver paura! Vedrai che andrà bene»
Disse lei cercando di darmi coraggio

«Ma io non ho paura!»
dissi con una risatina nervosa

«Eh certo allora come me lo speghi?»
disse avvicinandosi al mio viso,con un sorriso stampato in faccia.

distolsi lo sguardo girandomi dall'altra parte.

«Solo un pochino di ansia»

«Contenta adesso Skie?»
Dissi tornando a guardarla,e appena lo feci,quest'ultima scoppio in una risata.

Dopo esserci presentate,l'ho aiutata a portare gli asciugamani a lavare,e nel breve tragitto avevamo parlato un po' ,così abbiamo scoperto di avere molte cose in comune,come di essere nella stessa classe,solo che in quei giorni sia lei che le sue amiche,erano in viaggio con la Raimon per una partita,visto che erano le manager della squadra.
Erano tornate soltanto ieri sera.
Con il mio aiuto Skie ha finito prima,così adesso mi sta trascinando in mensa con lei,anche per il fatto che Skie aveva intenzione di presentarmi le sue amiche.

Mentre Skie parlava però,dei dubbi crescevano nella mia mente.

<Raimon...Raimon...mi suona troppo famigliare,ho l'impressione di averlo già sentito,ma dove?>

«Siamo arrivate!»
Esclamò lei interrompendo i miei ragionamenti una volta che fummò davanti ad una porta.

«Non preoccuparti!...»
Cercò di convincermi lei,ma interruppi il suo discorso,con due semplici parole.

«Ok,Entriamo..»
Lei mi guardò e sorrise,senza dire una parola in più per paura di farmi cambiare idea.

Era il momento di affrontare questa mia piccola 'paura'.




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Quattro semplici parole....domani...inizia...la....SCUOLA!
Voi siete pronti? Perché io non credo proprio.
Sarà il primo giorno per alcuni,mentre per altri sarà come tornare nello stesso luogo dopo tanto tempo. Quindi,vorrei augurare a tutti uona fortuna,e se volete,fatemi sapere com'è andato il primo giorno.

-Autrice❄︎

Natsuhiboshi [Riccardo di Rigo x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora