Author's pov:
Le ore di scuola sembravano passare più lentamente rispetto al solito, ma appena suonò l'ultima campanella, (y/n) scatto di corsa fuori dall'edificio, non curandosi alle domande delle sue amiche che la guardavano perplesse.
(Y/n)'s pov:
<Era il momento di scoprire tutto. Mi dispiace Gabi, ma la visita dovrà aspettare>
L'aria oggi sembrava particolarmente diversa, più camminavo e mi avvicinavo alla loro casa, più la mia ansia saliva e l'aria diventava pesante
Vi era mai capitato di sentirvi immobilizzati? Come se il vostro corpo non rispondesse più ai comandi? Sono io in questo momento.
Ero arrivata davanti alla loro casa, ma non riuscivo a varcare il cancello.
La casa non era diversa da come me la ricordavo(immagine sopra), era immersa nel verde.
Inspirai ed espirai.
<C'è la posso f->«Non entri?»
Mi girai e vidi lì Caleb«Hai paura?»
Mi si avvicinò con un ghigno«Che c'è non mi rispondi?»
Fece il finto offeso«C'è..beh..io..ehm...non ho paura»
Incrociai le braccia e guardai dai un'altra parte, ma non rimasi offesa per molto«Su forza fifona, entriamo»
Mi prese la mano e aprì la porta con la chiave che tirò fuori dalla tascaGuardai le nostre mani, la sua emanava un calore che in un certo senso è riuscito a calmarmi un po'.
Entrammo in casa e chiuse la porta.
«Buon pomeriggio ragazzi!»
Ci salutò la mamma di Caleb dalla cucina con una teglia di biscotti appena sfornati in mano.
Lui mi lasciò subito la mano e sa la mise in tasca, guardando nella direzione opposta alla mia«Buone pomeriggio zia!»
Ignorai il fatto e salutai sua madre.
L'ultima volta mi ero completamente dimenticata che in passato la chiavamo così.«Ciaoo (y/n)! Aspetta che poso questi in cucina»
Mi sorrise calorosamente.
«Io vado in camera mamma, dopo esco»
Disse Caleb. Mi girai per guardarlo, lui sfoggiò uno dei suoi ghigni, facendo un cenno con la testaLa mia ansia era tornata, salendo più di prima. Pensieri negativi iniziarono a offuscarmi la mente
<Se alla fine fosse colpa di mio padre? Se l'incidente non fosse stato un caso? E se l'incubo non fosse un'incubo? È stato davvero colpa mia->
Più ci pensavo è più mi sentivo male
«(y/n)?»
Alzai la testa e zia Stonewall mi diede una tazza di tè.
Aveva transportato il servizio da te su un vassoio, insieme ad un piattino con all'interno I biscotti sfornati poco fa«Grazie»
Le sorrisi leggermente«Di nulla figurati. Sei qui per parlare giusto? Cosa vuoi sapere?»
Disse dopo qualche sorso di tèL'aria che sembrava essersi alleggerita, tornò a pressare su i miei polmoni
«Mia madre»
Cercai di mantenere un tono compatto, nonostante l'ansia.Erano servite soltanto 2 parole, ma aveva capito benissimo di che cosa parlassi
«Io, tua madre Sachiko e tuo padre Tashi in passato eravamo compagni di classe. Avevamo frequentato la stessa classe alle medie»
Iniziò a raccontare«Ricordo ancora che tutti e due provavano dei sentimenti l'uno per l'altra, ma troppo timidi per ammetterlo»
Disse con un aria nostalgica'Mio padre timido?'
L'idea mi face quasi ridere
«Non è stato facile, ma alla fine dopo qualche lavoro dietro le quinte, alle superiori si sono messi insieme»
Aggiunse altro zucchero al tè e iniziò a mescolare«Più avanti si sono sposati e poco dopo la notizia che stavano aspettando una figlia, non tanto lontano da quando avevo annunciato che stavo aspettando un figlio. Era uno dei periodi più belli! Eravamo sempre insieme e i nostri mariti facevano di tutto per accontentarci»
Rise al ripensarci.
«Mamma mi aveva parlato di lei-»
Mi corressi«di te, ma non sapevo che la vostra amicizia risaliva ai tempi delle medie e che aveste passato la gravidanza insieme»
Non lo ricordavo così, anzi non me l'aveva mai raccontato
«Eh si, erano proprio bei momenti. Eravamo proprio come sorelle»
Il suo tono poco a poco calò e poggiò la tazza di tè sul tavolo«Poi arrivò quel tragico giorno. Era il tuo compleanno e tuo zio Eric vi aveva fatto avere i biglietti in prima fila per la sua partita. A quell'epoca Mark Evan aveva riunito una nuova squadra, e la leggendaria Raimon era tornata al suo splendore. La Royal Academy vs la Raimon Junio High»
Il mio cuore fece un salto a quelle parole.
<Non era un sogno>
«Stava nevicando e l'autista di un camion, che non riusciva a controllare il veicolo per quanto fosse scivolosa la strada, ha sbagliato corsia. La vostra macchina è stata presa dal camion e...»
Si fermò un'attimo e qualche lacrima calda scese sul suo viso«E tua mamma non c'è la fatta»
Il mio viso si rabbuio
<Quindi era davvero colpa mia>
«(y/n) per favore non dartene la colpa. Eri molto piccola e qualsiasi cosa sia accaduto quel giorno, non era colpa tua e nemmeno di tua madre»
Si alzò e prese le mie mani tra le sue.
«Mamma adessi io-»
Caleb scese le scale in quel momento«Ho interroto qualcosa?»
La signora Stonewall che prima si era abassata alla mia altezza, tornò in piedi e si asciugò le lacrime.
Guardai nella direzione di Caleb che appena i nostri occhi si incontrarono, aggrottò la fronte.Pensando di avere qualcosa in faccia, mi toccai il viso, rendendomi conto in quel momento che mi erano scese delle lacrime.
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BUON'ANNO a tutti!!! E a sto punto anche buon Natale💀.
Ecco a voi un nuovo capitolo. Mi ci è voluto un po' per postare perchè ero accorto di idee, ma oggi ho scritto più di 3 capitoli, quindi si può dire che ho ritrovato l'ispirazione.
(Spoiler) in un futuro non tanto lontano, uscirà uno speciale di Natale e Capodanno.-Autrice❄︎
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Natsuhiboshi [Riccardo di Rigo x Reader]
Fanfiction~Lo sai che è maleducazione chiedere agli altri il proprio nome senza prima presentarsi?~ ATTENZIONE: Questa storia è fatta solo per divertimento, quindi non segue del tutto la trama originale. Può essere letta anche da chi non conosce l'anime. P.s...