Senza accorgernene, il tempo passò molto infretta e il giorno dell'uscita era arrivato, accorciando la distanza dei giorni alla seconda partita.
Mancava ancora un'ora all'uscita ed io me ne stavo nella mia stanza ad annoiarmi.
<Da quando il tempo passa così lentamente?>
Mi chiesi mentalmente, alzandomi dal letto e cercando qualcosa per passare il tempo.
Alla fine non trovando niente, così decisi di uscire e recarmi al luogo d'incontro.
<Non fa mai male essere troppo puntuali>
Il sole era alto nel cielo,nelle strade passava un leggera brezza.
A pensarci bene,era strano...io non arrivavo mai puntualmente, ma per qualche strano motivo, oggi mi ero svegliata in'anticipo di molto e che ci crediate o no, anche prima della sveglia!Feci un salto al posto dove più mi piaceva passare il tempo. Quell'albero di ciliegio e mi sedetti sotto ad essa, creandomi un piccolo spazio sull'erba quasi verde come in primavera, sotto alle lancie morenti di colori autunnali secche, che al solo contatto con la mie dita, avrebbero potuto sgretolarsi(le foglie).
Portai le gambe al petto, incrociando le braccia, e appoggindoci la testa sospirai.
«Cosa devo fare?»
L'incubo era arrivato nel momento sbagliato...
Rimasi là in quella posizione per qualche secondo, ma quando riaprii gli occhi e controllai l'ora, saltai in piedi.
<Come ho potuto addormentarmi?!>
Pensai, camminando velocemente, però che dopo aver ricontrollato l'ora per essere sicura che non fosse un'allucinazione però, iniziai a correre.
Alla fine, riuscii ad arrivare il luogo di incontro, quasi perfettamente in orario, e loro erano vicino alla fontana sulla piccola piazza in mezzo ai negozi, come avevamo stabilito.«Scus...ate...non...mi ero...accorta...dell...dell'ora...»
Dissi affannosamente, tra un respiro e l'altro
«Tranquilla»
Disse la blu sorridendomi calorosamente.«Sei in ritardo di quasi 5 minuti»
Disse Jade guardandosi l'orologioL'affermazione fù abbastanza in'aspettata da farci ridere tutte.
Non a caso era la menager più puntale della Raimon.
«Allora andiamo?»
Chiese Rosie, che indossava un cappellino turchese, con un fiocco sul bordo della visiera.
Lo notai soltanto in quel momento che erano tutte vestite in modi diverso dal solito, non con le uniformi di scuola o le tute da ginnastica che usiamo come menagers, erano vestiti da adolescenti, che facevano vedere i loro stili molto differenti, la cosa che non era cambiata era il fatto che Rosie come sempre, si era portata la telecamera dietro.
«Si,certo!»
Risposi«Ma dove andiamo?»
Chiese Jade con un'espressione curiosa, guardando la blu.«Pensavo di andare prima nel Coffee & Cake house vicino alla fontana. È il più vecchio della città e da poco è stato ristrutturato»
Tutte e 3 acconsentimmo all'idea e ci misimo in marcia.
Arrivate davanti al house caffè, mi resi conto che era molto familiare.
L'insegnante con le luci afforma di un caffè gigante, attiravano molto l'attenzione ed era la più originale tra tutti i negozi là intorno«Su avanti non startene lì impalata, andiamo!»
Mi spinse Skie da dietro.Avete presente le case belle fuori e brutte dentro? Oppure le case brutte fuori e belle dentro? Ecco, in questo caso non si potrebbe dire perché il fuori era bello, ma il dentro era spettacolare. Dalle decorazioni ai tavoli, era tutto elegante al punto giusto, ma anche con un vibe da teenagers.
Ci sedemmo su un tavolo dove le sedie erano attaccate, siccome era un divano.
A darci il benvenuto, venne una signora con capelli castani lunghi, occhi azzurri, che non essendo vestita come le cameriere, supposi essere la proprietaria
«Benvenute ragazze, questo è il Coffee & Cake house che ho fatto ristrutturare da poco. Adesso abbiamo il piano superiore utilizzabile, nuovi mobili, abbellimento e un nuovo menù!»
Disse passandoci i menù.
«Se avete qualche domand...»
Si fermò prima di darmi il menù.
«(y/n) sei tu?»
La squadrai attentamente e poi finalmente mi resi conto del perché questo posto era così famigliare.
«Signora Stonewall? Come sta lei e suo figlio? È da molto che non la vedo»
«Ti ho sempre detto che puoi darmi del tu, sei come una seconda figlia per me lo sai. Guarda che bella ragazza che sei diventata! Noi stiamo bene, invece come stai tu, tuo padre?»
Mi irrigidì a quella domanda
«Grazie *sorrisi leggermente*
Noi tutto bene. Sono cambaite molte cose però. Potremmo parlarne un'altra volta?»«Si si, certo!»
Mi sorrise.Nel mentre della conversazione, il trio mi guardava schioccato.
«Tieni il menù, quando siete pronte per ordinare, fateci sapere»
Mi sorrise«Grazie lo faremo»
Sorrisi di rimandoNonostante se ne fosse già andata, le ragazze continuavano a guardarmi scioccate
«Che c'è?»
Chiesi leggermente a disagio«Aspetta, hai detto Stonewall?»
Chiese JadeAnnui confusa.
<Non capisco perchè sembrano così scioccate...>
«Come Caleb Stonewall?»
Chiese Rosie.«Quello che gioca a calcio nella nostra squadra?!»
Aggiunse Skie.«S-i...Aspetta cosa? Il cognome di Caleb è Stonewall?»
«SI!»
Quasi urlarono in coro, facendo girare alcune persone dei tavoli più vicini.Ci scusammo e alcuni si rigirarono, mentre altri non prima di averci dato delle strane occhiate
<Non assomiglia per niente al Caleb che conoscevo. La prima volta che sentii il suo nome quando si erano presentati, pensavo che fosse solo un caso che avesse lo stesso nome di una persona che conoscevo, perché al modo ci sono tante persone con lo stesso nome>
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Ciao a tutti! Come state? Non so in che regione siete, ma da me la scuola inizia domani. Ho un pochettino di ansia anche se non è primo il mio primo giorno. Per quelli che conoscono My Hero Academia, sapete che finirà presto(a fine 2023 dicevano). Che brutto, ma la fine degli anime giunge sempre.-Autrice❄︎
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Natsuhiboshi [Riccardo di Rigo x Reader]
Fiksi Penggemar~Lo sai che è maleducazione chiedere agli altri il proprio nome senza prima presentarsi?~ ATTENZIONE: Questa storia è fatta solo per divertimento, quindi non segue del tutto la trama originale. Può essere letta anche da chi non conosce l'anime. P.s...