Capitolo. 21🎼

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Ho finalmente trovato i nomi della matrigna e la sorellastra.
Tracy = sorellastra
Anastasia = matrigna
Ho cambiato i loro nomi in alcuni capitoli mi sembra, ma non penso che li cambierò su tutti i capitoli, troppo lavoro.

BUONA LETTURA!
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Si era già fatto buio, e visto che eravamo quasi in inverno , il cielo diventava scuro prima del solito. Io e Caleb avevamo deciso di parlare un po'.

Voleva portarmi in una certa "torre con il fulmine della raimon" e lì vicino c'era un distributore, quindi ci eravamo fermati a prendere qualcosa da bere.

Caleb stava prendendo le lattine, mentre io me ne stavo lì a guardarlo.

<È incredibile come le cose erano cambiate quando siamo andati via, e se non fosse per sua madre forse non l'avrei neanche riconosciu->

Sentii improvvisamente qualcosa di freddo a contatto con la mia guancia sinistra. Sobbalzai dalla sorpresa.
Stavo per mettermi a gridargli contro, ma mi precedette nel parlare

«Non guardarmi in quel modo, ti ho chiamato un sacco di volte, ma sembravi da tutt'altra parte»

Sospirai, lasciandomi cadere le braccia lungo i fianchi. Aveva ragione, avevano tutti ragione! Riccardo, Victor, Caleb...ero troppo distratta.

«Scusa»
Mormorai

«Come come?»
Disse avvicinandosi a me e tentando una mano detro all'orecchio, come per amplificare il suono

«Hai sentito bene»
lo colpi su una spalla

«È la prima volta che ti scusi davvero con me, ma accetto le tue scuse»
Disse scherzosamente

«Avanti su, tieni *mi passò la lattina* oggi non mi sembri molto in vena di scherzi»

Camminammo un'altra po' e aver salito qualche scalino, ci sedemmo su una panchina che si trovava vicino ad un'albero. Era tutto immerso nel verde lassù a parte per la torre ovviamente e una gomma gigante di dimensioni discutibili per un'automobile, che veniva retto sull'unico ramo dell'albero parallelo a noi.

«Allora? Sputa il rospo»

Ero indecisa sul raccontargli tutto o meno, infondo non ci vedevamo da molto, quindi avrei potuto fidarmi?

«Senti, è vero, non ci vediamo da molto, ma da piccoli ricordo che il nostro rapporto se ti veniva chiesto, lo definivi come "migliori amici", a me non piaceva, per niente, ma i migliori amici servono in momenti come questi no? Si vede che c'è qualcosa che non va, la (y/n) che conoscevo non esitava mai»

Lo guardai negli occhi e dalla sua espressione sembra davvero voler sapere. E poi era la prima volta che parlava così tanto e in modo normale. Per normale intendo senza insultarmi.

«Non te lo dicevo spesso e non ho intenzione di ripeterlo quindi apri bene le orecchie mocciosa»
Disse ancora l'ananas

«Diciamo beh che...*mise una mano dietro al collo* che mi importa abbastanza di te. Dopo l'incidente, hai lasciato la squadra e poco dopo sei scomparsa, senza lasciare traccia, pensavo che non ti avrei più rivista, ma un giorno ti hanno presentata come manager, io ti avevo subito riconosciuta, solo che tu non sembravi sapere chi ero, quindi ho preferito aspettare, pensando che magari mi avresti riconosciuto, ma nulla e oggi mentre parlavo al telefono con mia mamma, non smetteva di chiamare, visto che continuavo ad ignorare le sue chiamate, mi ha detto che sei passata al Coffe&Cake house e che avete parlato un po'. Sai anche tu che in genere non parlo in sto modo "cortese", ma sto cercando di aiut-»

Continuò a parlare senza fermarsi e vedendo quanto era imbarazzo, anche dal fatto che continuava a bloccarsi con le parole, decisi di dirgli tutto.

«È iniziato tutto quando mamma beh...*sospirai* è morta...»

Si zitti immediatamente e gli raccontai tutto, dal perché ho abbandonato il calcio, mio padre, Tracy e Anastasia agli incubi. Lui ascolto tutto in totale senza fiatare e quando finii di parlare, ci fù un lungo silenzio e poi disse la sua opinione

«Penso che l'unico modo per risolvere il tuo problema è scoprire la verità, ma sei disposta a sapere a indipendentemente del risultato?»

Annui in risposta

«Se non fosse per la relazione tra te e tuo padre avresti potuto chiedere a lui»
CI rifflettè sù qualche minuto prima di scioccare le dita e guardarmi

«Ma certo! Mia mamma sa come sono andate davvero le cose, quel giorno appena l'abbiamo saputo, eravamo andati in'ospedale»

«Davvero?!»
Chiesi alzandomi dalla panchina

«Si davvero, ma frena piccola rascal»
Disse tirandomi a sedere dalla mano

«Sei sicura che vuoi sapere? Non vorrei che tu stessi peggio di cos-»

«Si, sono sicura. Sbaglio o ti stai preoccupando per me, Caly infondo è un soft-»
Dissi prendendolo in giro

«Z-ZITTA MOCCIOSA! N-NON È VERO, SONO SOLO REALISTA! E NON CHIAMARMI IN QUEL MODO!»

Lo fissai qualche secondo incredula, era in imbarazzo, di nuovo, però poi scoppiai a ridere per quanto era divertente la sua reazione e la sua faccia in quel momento.

«Chiaro chiaro. Grazie per il tuo aiuto, mi sento meglio adesso»
Gli scompigliai i capelli con la mano

«Tsk»
Incrociò le braccia, distogliendo lo sguardo.

<Questo era il Caleb che conoscevo>

«Sarà la prima ed ultima volta che ti parlerò in questo modo»
Disse

«Però sono contento che stai meglio»
Tornò a guardarmi ghignado, ma un ghigno "sincero", si può dire che quello era in genere il suo modo di sorridere.

Gli sorrisi di rimando

«Comunque anche se non ti avevo riconosciuto, potevi venirmi a parlare, anzi che prendere le distanze»
Dissi aggrottando le sopracciglia

Mi guardò a bocca aperta per qualche secondo, per poi mettere l'indice sulla mia fronte, dandomi un colpetto e quasi facendomi cadere

«Sei impazz-»
Stavo per dire toccando quel punto della fronte con una mano e guardandolo male, ma mi interruppe

«No, e se davvero ti avessi parlato, non sarebbe stato imbarazzante se non mi avresti riconosciuto?»
Disse alzando le spalle

«Okay, forse non hai tutti i torti»
Mi guardi come dire "lo so che ho ragione"

Accorgendomi che non dovrei essere fuori così tardi, controllai l'ora ed erano le "20:30" scattai in piedi.

<Avevo perso la cena! E se mio padre venisse a sapere che sono rimasta fuori per così tanto, sarei stata in punizione a vita>





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I'm back! Sono MESI che non aggiorno. Non so cos'abbiano sti prof a Dicembre, ad ogni angolo c'è verifica o interrogazione.
Spero che voi siate messi bene.

-Autrice❄︎

Natsuhiboshi [Riccardo di Rigo x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora