OK SI, SONO EFFETTIVAMENTE TORNATA DOPO PIÙ DI UN ANNO, ma ehy! Meglio tardi che mai!
Oddio, non so veramente in quel ti attendevamo un vero ritorno di questa storia però eccomi qui! Pronta per completarla (sul serio spero questa volta). Anche se il tempismo non mi sembra dei migliori visto che tra un mese ho la maturità però va bene amici, va tutto bene.
Spero davvero di non abbandonarla di nuovo e di riuscirla a completare! Grazie a chiunque abbia deciso di continuare questa storia e a chi è nuovo e la sta leggendo per la prima volta!
Adesso vi lascio, giuro❤️13 Settembre 2021
Mostro un sorriso malinconico al ragazzo seduto al mio fianco mentre lascio che il leggero vento scompigli i nostri capelli.
Non fiatiamo, eppure sembra quasi che lui riesca a leggermi.
Non sa perché l'ho chiamato, ma nonostante questo sembra aver capito che qualcosa di grosso è successo.
Poso la mia testa sulla sua spalla lasciandomi che mi accarezzi il fianco mentre mi stringe forte a se.
«il Milan fa cagare» tiro su con il naso «si, so che hai questo pensiero» mi spinge leggermente la testa con la sua «si, ma ora più di sempre» mi allontano da lui mostrandogli una faccia disgustata «io giuro che questa volta lo scuoio vivo» si alza in piedi di scatto.
Lo seguo a ruota prendendolo per il polso «che ha fatto?» scuoto la testa «una ragazza oggi mi ha chiesto se tu fossi libero. Non credeva che tu potessi uscire con me visto che siamo migliori amici e si voleva buttare» lui scuote la testa «non me ne frega un cazzo, che ti ha fatto quel coglione»
«e allora io le ho detto che eri impegnato» sorrido portandomi i capelli dietro le orecchie a causa del vento che continua a scombinarli «ma lei ha detto che dovevamo essere amiche in modo che quando tu ti saresti liberato avrei subito chiamato lei» non è esattamente così, ma il senso è quello.
«io sono corsa via, una gatta morta» mi mordo il labbro posando i miei occhi nei suoi «mi hai tolto l'unica opportunità di fidanzarmi, grazie» si allontana leggermente da me ed io sbianco. Corro verso di lui prendendogli il polso, questa volta più forte «non sapevo tu volessi stare con qualcuna. Quando la rivedo allora ci parlo» Nic scoppia a ridere «sei scema» mi tira uno schiaffetto dietro la testa.
«ora mi vuoi dire cosa ha fatto quel coglione?» mi sorride prendendomi per le mani.
Ecco che un'altra lacrima scende dal mio occhio, aggiungendocene una seconda, una terza finché poi non perdo il conto «mi ha tradita» gli sorrido «cosa mai poteva fare un codardo come lui?» scuoto la testa.
Sento le braccia di Nicolò circondarmi il busto «mi sono mangiata due brioche nonostante in quel momento non ne volessi neanche una» il mio migliore amico mi stringe ancora più a se, in questo modo riesco a sentire per bene il suo profumo «non starci male Gin, è lui il coglione che non ha mai capito chi avesse al suo fianco, lo sai tu, lo so io, lo sa lui e lo sanno tutte le persone che ti sono state accanto da quando state assieme. Anche quel coglione di Lautaro se ne è reso conto» scoppiamo a ridere mentre si allontana da me «ora goditi la vita senza uno stupido del genere» posa la sua fronte sulla mia.
«inoltre hai un migliore amico stupendo che è qui e che ti starà sempre accanto, quindi tu non hai perso assolutamente nulla» mi sorride «ti voglio così tanto bene Gin»
Lo stringo nuovamente tra la mie braccia «anche io»
Sono così fortunata ad avere un ragazzo d'oro come lui. Nicolò sarà sempre l'unico ragazzo della mia vita, non posso farci nulla e lui dovrà rassegnarsi a questo.
Credo di non aver mai amato così tanto una persona, ma Nicolò è tutto per me e lo sarà per sempre.
Continuo a tirare su con il naso quando ci stacchiamo per guardarci attentamente «ok» comincio col dire allontanandomi de tutto da lui «ti ho fatto venire in questo posto così preciso per una ragione» sorrido.
Apro la mia borsa prendendo il mio mazzo di chiavi e tirando fuori quello due precise chiavi che ormai non mi serviranno più «voglio buttarle nel fiume» Nicolò scoppia a ridere scuotendo la testa «sai che resteranno sul fondale, vero?» sbuffo «e comunque sarebbe inquinare»
Ha ragione. Ha totalmente ragione, ma non voglio restituirle a quel coglione o tantomeno buttarle, devono scomparire, devono andare il più lontano possibile da me.
«c'è abbastanza corrente, credo che riuscirà a portarle via» sorrido avvicinandomi al fiume «vieni?» annuisce mentre con un passo leggero si avvicina a me «non volevo fare atti vandalici, ma evidentemente non posso restare puro» lo spingo leggermente, dalla sua bocca esce solo una risata che mi scalda il cuore.
Faccio segno a Nicolò di restare lì mentre io, lentamente, faccio qualche passo in dietro e spostandomi leggermente verso la sinistra in modo da poter lanciare in diagonale le due chiavi «al mio tre le faccio volare»
Nicolò mostra due pollici all'insù ed io sorrido «uno» il mio braccio si sposta verso dietro «due» ora verso l'alto «e tre» le lascio andare osservandole cadere nell'acqua. Lontane da dove siamo sia io che Nic «ora sei una cattiva ragazza» si avvicina a me ed io, in tutta risposta, gli do un pugnetto sul petto.
Nicolò si avvicina a me posando nuovamente la sua fronte sulla mia «so che forse non ti va» alzo i miei occhi per guardarlo meglio «ma Domenica ti andrebbe di venire a vedere la partita?» mi mordo il labbro «certo che mi va»
Gli sorrido mentre lui spinge leggermente le nostre fronti «dovresti smetterla di trattarmi come se fossi la tua ragazza, sembriamo una coppia di giovani innamorati» dico con tono teatrale e lui si allontana con un sorriso amaro sulle labbra «sai, le cose con quella ragazza, si stanno facendo serie»
Le labbra si spalancano lasciando intravedere un leggero stupore «ah si?» gli sorrido «quando avevi intenzione di dirmelo? Al matrimonio?» gli tirò un pugno sul braccio e lui scoppia a ridere «oh no, ti pare? Al matrimonio poi ci pensiamo su» mi circonda le spalle con il suo braccio «posso farti una domanda?»
Lui annuisce e si sistema meglio la felpa che ha indosso «posso sembrare veramente una puttana» sussurro e sento Nicolò ridere «scusami perché?» roteo gli occhi alzando leggermente le sopracciglia «eh perché, volevo chiederti se a Lautaro interesso» poi nuovo la testa rendendomi conto che quello che ho detto non ha senso «voglio dire» mi schiarisco un po' la voce mentre vedo Nicolò un po' infastidito dalla mia precedente frase «non per una cosa seria»
È brutto da dire, ma si, voglio divertirmi anche io. Tutti lo fanno ed io in questo momento voglio divertirmi, perché dovrei privarmene quando ho un ragazzo che la scorsa sera mi ha letteralmente riempita di complimenti?
Ovviamente le cose andranno messe in chiaro sin dall'inizio (ovvero che non ho intenzione nulla di serio). La vita va vissuta per tutto, come ci sono le delusione, ci sono anche i divertimenti. Ora voglio divertirmi.
«gli invierò il tuo numero così vi parlate e vedete voi cosa fare, non voglio entrare in nessuna specie di relazione a tre, mettetemi da parte» Nic alza le mani, ma posso sentire per bene che è veramente infastidito dalla nostra conversazione «Nicolò se non vuoi io sto bene, è solo per una serata»
Lui sorride e poi abbassa la testa «no, sta tranquilla, se per voi va bene» ne parla come se tutto fosse già fatto e deciso «vorrei andare a casa che domani devo svegliarmi presto e di conseguenza vorrei cenare ad un orario decente, inoltre ho Martina sola a casa» osservo l'orologio e noto che sono le otto di sera.
Annuisco e poi ci dirigiamo nella sua auto. Si è stato lui a portarmi qui. Nicolò ha un grande cuore e l'ha sempre dimostrato.
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Sei sempre stato tu! || Nicolò Barella ||
RomanceLa vita va vissuta appieno, senza perdersi in piccole parti insignificanti. Lei, Ginevra, lo avrebbe sempre pensato e nessuno potrebbe mai toglierle questo suo punto di vista. Ginevra sembra un po' una bambina sognatrice, nonostante i suoi quasi ven...