Capitolo 16: stranezze

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26 Settembre 2021

Mi porto al petto le coperte in modo da poter tenere nascosto il mio corpo al ragazzo al mio fianco.

Sento i nostri piedi intrecciarsi mentre le sue braccia mi stringono forte. Il suo petto aderisce perfettamente alla mia mia schiena e dalla mia bocca continuano a uscire dei leggeri sospiri «complimenti argentino, hai ricevuto il regalo per il tuo bellissimo goal» sento una risata arrivarmi all'orecchio e il suo petto vibrare «sono stato super fortunato» mi giro verso di lui lasciandogli un bacio sulle labbra.

I miei baci continuano anche lungo il suo collo, per poi arrivare al petto «Ginevra» sento il mio nome proseguire da dei sospiri e i miei baci continuano a scendere sempre di più finché non arrivo al suo addome. Lautaro capisce che sto per iniziare un secondo round e mi ferma «non possiamo, vorrei, ma non possiamo» roteo gli occhi e mi stendo al suo fianco «devo andare alla cena con i ragazzi» annuisco e mi tiro nuovamente le coperte al petto «ti ho vista nuda, non ne hai bisogno» mi lascia un bacio sulla fronte «e per la cronaca» si alza dal letto mettendo il nella vista il suo lato B «sei bellissima» sorrido sprofondando nel letto «anche il tuo culo» gli dico mentre si dirige nel bagno della sua stanza «vieni con me» mi chiama mentre comincio a sentire l'acqua scorrere nella doccia.

Mi alzo e con passi leggeri lo seguo «fai la doccia con me» le mie guance si tingono di rosso. Lautaro lo percepisce e così mi abbraccia «ecco cosa intendevo con quel "tu resti", Ginevra» mi da un bacio sulla testa e poi mi prende per mano dirigendosi nella doccia seguita da me «non sei una ragazza da una notte, non puoi esserlo»

«sei così dolce, buona, bella che è impossibile dimenticarsi di te» continua chiudendo le porte della doccia e facendo bagnare i nostri capelli «non so se voglio continuare» mi guarda negli occhi e io cerco di tenere il suo sguardo «non voglio innamorarmi di te Ginevra»

Sento il cuore battermi a mille. Sia per il capire della doccia che per le sue parole «neanche io voglio innamorarmi di te, Lautaro» lui sorride amaramente «è questo il punto principessa»

Lautaro prende lo shampoo e ne mette un po' sulla mia testa e poi sulla sua «tu non ti innamorerai mai di me ed è per questo che io non voglio innamorarmi di te» comincio a passarmi le mani tra i capelli facendo creare schiuma «in che senso?» gli domando socchiudendo gli occhi «è complicato piccola Pessina»

«Quando te ne renderai conto ne riparleremo, però per adesso sappi solo che è complicato» lo guardo negli occhi cercando di poter leggere quello che lui non è in grado di dirmi «non troverai niente se continui a guardarmi così» mi sorride cominciando a passarmi il bagnoschiuma per il corpo.

«sei bellissima» mi lascia un altro bacio sulle labbra. Mi lascio coccolare da lui e dall'acqua calda della doccia. Poi mi avvicino ancora di più a lui facendogli capire quello che tra li a poco tempo sarebbe successo per la secondo volta in questa giornata tra noi due.

Lui, consapevole, non dice niente, si limita a guardarmi e a desiderarmi.

***

Apro la porta di casa e corro a buttarmi sul divano.

Non avevo mai fatto sesso in doccia

«chi ha avuto l'onore di scoparti in doccia?» faccio un salto quando sento la sua voce e per un attimo non morivo d'infarto «nessuno, cosa vai a pensare» mi alzo dal divano maledicendomi per aver pensato a voce alta.

Poi ci ripenso «ma che ci fai qui?» gli chiedo andandogli incontro «sono venuto a salutarti, semplice no?» lo guardo male «non deviare il discorso»

«Niente Nic, ho guardato un porno in cui questo scopavano in doccia, penso fosse sottinteso» prendo dell'acqua dal frigorifero e con la cosa dell'occhio osservo se Felix ha cibo nella ciotola «e dove lo guardavi? Al parchetto? Sai, non eri a casa»

«la scorsa notte» inizio col dire «non hai una cena?» lui annuisce «si infatti, ti stavo aspettando per poi andare subito via» si lecca le labbra «comunque se lo vuoi provare, sono disponibile» mi guarda facendomi un occhiolino.

Sento le mie guance andare a fuoco e così decido di tirargli un pugno «ma cosa cazzo ti viene in mente?» lui scoppia a ridere «era per ridere Gin, non farei mai sesso con te per divertimento» ingoio un enorme groppo che si era formato in gola.

Mi mordo il labbro e poi metto dei croccantini a Felix nella cupola «sempre simpatico» lui annuisce «in effetti lo sono» mi sussurra all'orecchio mentre si allontana da me e facendomi percorrere un brivido lungo tutta la schiena.

Cos'è questa reazione nei confronti di Nic?

Sarà il tono di voce con cui lo avrà detto a farmi sentire in questo modo, ne sono certa. Deve essere così.

«ora è meglio che io vada» lo saluto senza accompagnarlo alla porta e, appena sento quest'ultima sbattere, finalmente respiro.

A cosa è dovuta questa reazione?

Attualmente forse è l'ultima cosa che voglio sapere.

Mi dirigo verso il divano con il computer e continuo a lavorare a quel maledetto Power Point per l'università sperando di finirlo il prima possibile.

In sottofondo metto un po' di modifica rilassante concentrandomi al massimo.

E tra un'ora e l'altra, ormai si sono fatte quasi le dieci di sera.

Decido di ordinare una pizza al volo, sperando che arrivi il prima possibile e non troppo tardi.

Chiudo il computer perché ormai il lavoro l'ho completato e lo poso sul tavolo del salotto.

Sospiro pensando a quello che è accaduto oggi. Prima con Lautaro e poi con Nic. Scuoto la testa e decido di accendere il televisore per guardare qualsiasi cosa faccia in televisione a quest'ora.

Sul telefono cominciano ad arrivarmi centinai di messaggi a cui non do retta perché l'unica cosa che attendo in questo momento è la mia pizza e poi correre a letto per dormire. Non ho voglia di parlare e vedere nessuno.

Devo risposarmi, ma prima devo cenare e non sarò contenta finché non avrò quella pizza nel mio pancino.

Felix miagola sedendosi al mio fianco e così lo riempio di coccole attendendo la mia cena.

Sei sempre stato tu! || Nicolò Barella || Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora