29 settembre 2021
Quando apro gli occhi mi ritrovo stesa sul letto della mia stanza eppure so perfettamente di non essermi addormentata qui ieri notte.
Mi guardo attorno cercando il mio migliore amico, ma non lo trovò da nessuna parte e così faccio la prima cosa che mi viene in mente, ovvero controllare l'orario.
Se non è qui significa che sarà già andato agli allenamenti e potrò evitarlo per tutta la mattina, semplice.
L'orario sul cellulare segna le dieci e così rilasso i muscoli.
Che carino, non ha voluto svegliarmi.
Il mio corpo non lo ricordavo libero da ogni indumento e invece indosso la felpa che ieri sera Nic si era tolto.
Non solo mi ha riportata in camera, ma mi ha anche messo la felpa per non farmi sentire freddo. Questo ragazzo è la dolcezza. Continuo a capire perfettamente la me più piccola follemente innamorata di lui.
Forse non è mai andata via.
Scuoto la testa rimuovendo questo stupido pensiero e mi alzo dal letto, dirigendomi in bagno per sciacquarmi il viso in modo da potermi svegliare un po' visto che mi sento ancora nel mondo dei sogni.
Arriccio il naso guardandomi allo specchio e poi esco definitivamente dal bagno e poi dalla mia stanza.
Arrivata in salotto, la prima cosa che noto è un telefono sul tavolino «Nic lo avrà dimenticato qui» affermo osservando la stanza completamente vuota dagli indumenti del mio migliore amico.
Prendo il cellulare di Nic per vedere se c'è qualche telefonata persa, ma fortunatamente nessuno l'ha chiamato.
Sospiro spostandomi verso la cucina.
Mi domando dove ha la testa questo ragazzo per poter dimenticare il cellulare a casa. Adesso è completamente sconnesso dal mondo.
I miei pensieri si interrompono nel momento in cui mi soffermo a osservare il tavolo della cucina.
Mi avvicino scartando piano piano là carte e rivelando un cornetto al pistacchio. Sorrido al gesto carino di Nic e vorrei che fosse qui per poterlo ringraziare. È un ragazzo così premuroso «devo smetterla»
Chiudo gli occhi e mi faccio una foto con il cornetto sul tavolo promettendomi di fargliela vedere il prima possibile.
«sarebbe uno spreco mangiare questo cornetto senza cappuccino, cosa ne dici Felix?» prendo i croccantini del mio gattone e gli riempio la ciotola e poi riempio anche la ciotola dell'acqua.
Felix corre a mangiare e io comincio a preparare il mio cappuccino.
Sono abbastanza confusa rispetto a quello che è successo stanotte. Non me lo sarei mai aspettata eppure ho la sensazione che qualcosa del genere sia successo già, non riesco a capire cosa.
Non riesco a capire se è Nic quella scintilla che mi fa provare forti emozioni e se è la situazione che si è istaurata tra noi.
Nella mia vita, mai avrei immaginato di finire a letto con il mio migliore amico se non romanticamente. Ance se forse, un po' di romanticismo c'era da parte mia, ma dentro di me so di non volerlo ammettere.
Non posso credere che nonostante siano passati degli anni, i miei sentimenti per Nic non sono totalmente svaniti. Faccio fatica a innamorarmi realmente se non reprimo tutto quello che provo per lui. Non potrò mai essere libera e forse dovrei parlarne con lui per risolvere la situazione.
Prendo la tazza tra le mani e comincio a bere il mio cappuccino e do qualche morso al cornetto facendo attenzione a non sporcarmi.
Mi viene da sorridere, non faccio altro che sorridere. Questa situazione mi fa bene evidentemente. Dovevamo discutere per far accendere in me quest'emozione mai provata prima.
Il mio cellulare comincia a suonare e, senza neanche vedere chi possa essere, rispondo «pronto?» ingoio il cornetto che ormai avevo già iniziato a mangiare «bellissima!»
Il mio sorriso si spegne un po', non avevo pensato alle persone che ci sono attorno «ehi argentino» lo sento ridere e in questo momento il mio unico pensiero è quello di sotterrarmi «non so se hai parlato con Nicolò, ma rispetto a ieri sera gli è tornato il buon umore» mi mordo il labbro trattenendo il sorriso «ah si?» chiedo.
«felicissimo direi» annuisco consapevole del fatto che non possa vedermi «senti, ma fai qualcosa oggi pomeriggio?» guardo l'orologio che ho al polso e osservo che oramai si sono fatte le undici «no, in realtà»
«volevo parlarti in tutta onestà» continuo il discorso mettendo il viva voce e cominciando a girare per la stanza «si certo, ti va se ci vediamo in un bar verso le sei?»
«sarebbe perfetto» annuncio fermandomi di colpo «va bene, allora ci vediamo più tardi»
Lo saluto e chiudo la telefonata.
Devo parlare con Lautaro, sento che di lui posso fidarmi e, di conseguenza, confidarmi. Ho solo paura che ci possa restare male, ma non posso di certo tenermelo dentro, ma soprattutto non posso continuare a prenderlo in giro.
Se dopo quello che è successo stanotte, Nic ha riacceso in me un sentimento che pensavo fosse totalmente svanito, non posso ferire Lautaro che con me si è dimostrato dolce e disponibile dal primo istante, sarei una vera e propria merda. Voglio tanto bene a Lautaro, è un amico eccezionale e non me lo sarei mai aspettata.
Decido di portarmi avanti e di andare a fare una doccia in tutta la tranquillità del mondo in modo tale che oggi pomeriggio non devo fare le corse per essere pronta.
Vado in bagno e la prima cosa che faccio è mettere la mia playlist preferita su Spotify, in questo modo posso rilassarmi al cento per cento.
E sotto le note dei Coldplay accendo l'acqua della doccia per poi mettermici dentro dopo pochi istanti. L'acqua della doccia lava ogni singolo odore che Nicolò mi ha lasciato è un po' mi dispiace, ma i ricordi sono quelli che contano.
Il ricordo di questa notte non passerà di certo in breve tempo, resterà fermo nella mia mente e farò di tutto pur di non dimenticarlo mai, una delle sensazioni più belle e mai provate.
Tante persone sono importanti nella mia vita, ma di certo lui resterà sempre un punto fondamentale.
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Sei sempre stato tu! || Nicolò Barella ||
RomansaLa vita va vissuta appieno, senza perdersi in piccole parti insignificanti. Lei, Ginevra, lo avrebbe sempre pensato e nessuno potrebbe mai toglierle questo suo punto di vista. Ginevra sembra un po' una bambina sognatrice, nonostante i suoi quasi ven...